L’Etruria

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Il Pd sul Teatro di Castiglion Fiorentino: "Finita la farsa...si apra il sipario"

I rappresentanti del partito chiedono chiarimenti

Il Pd sul Teatro di Castiglion Fiorentino: "Finita la farsa...si apra il sipario"

Nell’o.d.g. del Consiglio Comunale del 30 luglio, al punto 6 è scritto testualmente :

“ AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL TEATRO COMUNALE PER LA DURATA DI ANNI TRE “

Già è iniziato il tam tam delle dichiarazioni del Sindaco e degli Assessori che ci presentano questo atto come la trionfale dimostrazione che si sta finalmente andando verso la riapertura del Teatro Comunale.

Come cittadini che hanno a cuore le sorti di Castiglion Fiorentino avremmo anche noi due buoni motivi per essere contenti: la citata riapertura e l’intenzione – speriamo sincera – di veder affidata la gestione della programmazione delle attività teatrali a delle figure competenti .

Resta però quel condizionale..”AVREMMO..”; sì, perché quello che  i cittadini probabilmente non sanno è che

IL TEATRO COMUNALE NON DOVEVA ESSERE CHIUSO!!

Come ampiamente documentato in una interrogazione presentata dal Gruppo Consiliare “Democratici per Castiglioni” nel Consiglio Comunale del 30 giugno (leggibile interamente nella Delibera di Consiglio - n. 29 del 30/06/2015 insieme alle tante altre presentate) e della quale è attesa una circostanziata risposta scritta da parte dell’Amministrazione, non c’erano reali motivi perché il nostro Teatro venisse confinato in un anno sabbatico che ha avuto soltanto il sapore di una mossa dettata sia dalla cattiva conoscenza del problema che da torbide manovre politiche: “chiuderlo ingiustamente dando la colpa ad altri e riaprirlo assumendosene i meriti” è quanto di più squallido ci potesse attendere da un’ Amministrazione che ha opacizzato fin da subito la tanto sbandierata trasparenza.Riportiamo uno stralcio della citata interrogazione, cogliendo l’occasione per invitare in generale i castiglionesi a documentarsi su quanto sta accadendo nelle stanze del Palazzo:    

           Sintesi dell’ interrogazione presentata al Sig. Sindaco Mario Agnelli su “Teatro Comunale”

            con richiesta di risposta scritta  (Consiglio Comunale del 30 giugno 2015)

“…Sull’annosa questione del teatro e della sua riapertura  vorremmo ricevere chiarimenti che saranno richiesti di seguito alle premesse che riportano date ed eventi salienti , solo recenti , della storia di questo importante Teatro.                                                                      Sottolineiamo inoltre  che

NON abbiamo ancora avuto risposta alla nostra precedente interrogazione   formulata per iscritto in data 28 novembre 2014 durante il Consiglio Comunale , vedi D.C.C. n. 43/2014 ……..

…E’ stato deciso di spendere la gran parte di euro 25.376,00 e la totalità di euro 7.866,56 per produrre documenti dai quali risulta che il teatro è solido e robusto: sarebbe bastata la documentazione in possesso  del Comune oppure richiedere al progettista* e D.L. tutto quanto necessario secondo il verbale del 2001!! Il verbale  del 26 novembre 2014  lo dice chiaramente . (*L’Arch. Maschi aveva ricevuto a suo tempo l’incarico – molto ben remunerato – dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Presentini)

Quale è la giustificazione di questa scelta a fronte di una che avrebbe prodotto lo stesso risultato, ma a costo zero?

La verifica della vulnerabilità sismica è importante ed obbligatoria soprattutto per gli edifici scolastici  e nulla è stato fatto se non per la scuola elementare  di Montecchio…

Con euro 35.000,00 si sarebbero potute fare importanti verifiche su edifici  sensibili! Per la sua teoria, Sig. Sindaco - più volte data in pasto alla stampa - secondo la quale non avrebbe riaperto il teatro senza avere tutte le certificazioni,  in qualità di  “Massima Autorità Sanitaria del Comune” dovrebbe allora immediatamente chiudere tutte le scuole, tutte le chiese e tutti gli altri edifici pubblici… Nessuno di questi edifici ha la verifica di vulnerabilità sismica! Lo stesso art. 2 , punto 2, del Ord. P.C.M. 3274 del 2003  elenca i casi in cui non va eseguita ed il teatro sembra proprio abbia queste caratteristiche in quanto i lavori non solo sono iniziati ma anche terminati prima della sua entrata in vigore. Come si giustifica tale scelta ?

Come è stato possibile utilizzare a maggio per la mostra fotografica dal titolo “MANTA”  la sala ubicata nel  sottotetto del teatro?  Il tetto che sta lì sopra è anche lo stesso del teatro che voi avete ingiustificatamente chiuso: non vi eravate accorti che sotto ci stava il teatro?  Questa mostra era così importante per Lei da fare una deroga alle sue tante paure?

Cosa avreste fatto  se il teatro  fosse risultato non   idoneo per la vulnerabilità sismica? Lo avreste mantenuto perennemente chiuso  in base ad una legge successiva al restauro che in questa fase è  tra l’altro solo conoscitiva?

Quale è la lista  delle determine di spesa e quindi il totale delle spese effettuate o da completare per la tanto agognata riapertura?

Quali sono gli estremi autorizzativi rilasciati della Sovrintendenza per la realizzazione di modifiche tipo l’istallazione di corrimano alle scale, visto che l’immobile è vincolato?

Infine la domanda finale , quando sarà riaperto il teatro?  E’ prevista una data o si aspetta l’OK di Roberto Benigni?   Quante foto con fascia tricolore nei giornali  dobbiamo ancora attendere prima dell’evento?

In conclusione vorremmo sottolineare che ci  dispiace vedere tanta leggerezza nello spendere denaro pubblico: molte volte “nel più non ci sta il meno “ e questa è proprio uno di quei casi.

La questione è seria e desideriamo far luce fino in fondo!!

                                                                                                                      Gruppo “Democratici per Castiglioni”

                                                                               Unione Comunale del Partito Democratico di Castiglion Fiorentino