L’Etruria

Redazione |

"Area archeologica di Camucia presto ricoperta?" Lettera urgente al Ministro

Voci sempre più insistenti parlerebbero di un nulla osta per la ripresa dei lavori di edificazione di un nuovo fabbricato

"Area archeologica di Camucia presto ricoperta?" Lettera urgente al Ministro

Al Signor Ministro dei Beni Culturali, On. Dario Franceschini.

Da indiscrezioni raccolte qua e là, parrebbe che il Ministero dei Beni Culturali avesse dato il suo nullaosta per la ricopertura degli scavi e dei saggi archeologici di Via Capitini a Camucia (Cortona - AR), eseguiti  tra il 2015 ed il 2016, con conseguente ripresa dei lavori di edificazione di un nuovo fabbricato.

Se fosse vero, ci sfuggirebbe la logica della decisione, dopo le determinate affermazioni del Soprintendente Archeologo per la Toscana, Dottor Andrea Pessina, il 19 marzo 2016 in occasione dell’inaugurazione della Mostra “Gli Etruschi, Maestri di Scrittura”. Ecco quanto dichiarato dal Dott. Pessina: “Pensiamo … che Cortona possa quindi a breve arricchirsi di una nuova ampia area archeologica e naturalmente per realizzarla contiamo di poter disporre dell’aiuto anche della Regione Toscana per questa grandissima opportunità … Anche gli stessi cittadini ci hanno in qualche modo aiutato e spronato per andare avanti in quello che sembra essere un nuovo capitolo della storia di Cortona, che in questi giorni stiamo scrivendo …”.

Lo stesso Soprintendente, negli stessi giorni, in un’intervista apparsa su La Nazione affermava: “… sono venuti alla luce strutture murarie e manufatti riferibili ad un vasto ed imponente complesso edilizio che sembrano promettere un passato ancora più felice per il patrimonio archeologico della città … Non dobbiamo più fare gli errori del passato e daremo a questa area archeologica la sua giusta importanza”.

Il Sottosegretario ai Beni Culturali, On. Antimo Cesaro, in risposta ad un’interrogazione dell’On. Chiara Gagnarli scriveva: “Gli scavi, in corso dal 17 dicembre 2015, sotto la direzione scientifica del funzionario responsabile, hanno portato al rinvenimento di strutture murarie e manufatti riferibili a un vasto e imponente complesso edilizio, connesso probabilmente con quanto già individuato in occasione degli scavi condotti, nell'arco dell'ultimo ventennio nelle adiacenti aree de "I Vivai" e dell'attuale piazzale Europa”.

Ora, appare fin troppo evidente che la ripresa dei lavori porterebbe ad un epilogo analogo a quelli già conosciuti sia per l’area dei Vivai che per quella di Piazzale Europa, dove le “ragioni” edilizio-economiche prevalsero su quelle della valorizzazione e della fruizione di un’area unica, dal punto di vista dell’archeologia dell’età etrusca: unica non solo nel territorio cortonese, ma anche nel resto dell’antica Etruria. Quindi, gli “errori del passato” - come giustamente li definisce il dott. Andrea Pessina - non solo verrebbero ripetuti (e il ripetere gli sbagli, secondo il proverbio è “diabolico”), ma ampliati. Inoltre, se 25 anni fa si poteva anche furbescamente fare appello sull’ignoranza degli operatori, adesso che la vicenda è stata illustrata a tutti i livelli (dalla Soprintendenza Archeologica della Toscana, alla Direzione del Ministero, al Sottosegretario Antimo e su, fino al Ministro Dario Franceschini), cosa si potrà mai inventare ai posteri per giustificare l’obliterazione di queste antichissime ed importanti MEMORIE della Cortona etrusca?

Speriamo che si tratti solo di voci incontrollate e disinformate. Ma ormai in Italia, a pensare male, spesso ci si indovina …

Chiediamo comunque un chiaro intervento del Ministro On. Dario Franceschini e dei Funzionari del Ministero dei Beni Culturali.

Enzo Moretti (Cortona) - Santino Gallorini (Arezzo)