L’Etruria

Redazione

A Monte San Savino "Viva la bontà", abbasso lo spreco"

Protocollo d’intesa fra Comune, Scuola, azienda che gestisce il servizio mensa e associazioni di volontariato. Scarpellini: “Facciamo squadra aiutando chi è in difficoltà”

A Monte San Savino "Viva la bontà", abbasso lo spreco"

Si chiama “Viva la bontà… abbasso lo spreco!” il protocollo di intesa firmato oggi a Monte San Savino per il recupero e la destinazione a fini sociali del cibo che non viene consumato nelle mense scolastiche. Un progetto innovativo ideato dal Comune e sottoscritto insieme con Cir Food, società che gestisce il servizio mensa, l’Istituzione Scolastica e le associazioni di volontariato che operano nel territorio savinese.

Fulcro del nuovo progetto è il nuovo centro cottura inaugurato sabato scorso presso la scuola primaria “Magini” del capoluogo, atto finale della re-internalizzazione del servizio mensa, ‘riconquista’ di un servizio che era stato allontanato dal territorio comunale oltre vent’anni fa e che ora può essere messo a disposizione non solo delle scuole, ma delle fasce bisognose della popolazione.

Il protocollo di intesa firmato stamani, al quale hanno aderito oltre al Comune e Cir Food anche l’associazione Arca, Arci – Circolo Ciaperoni, Croce Bianca, Croce Rossa e Misericordia si propone di raccogliere le eccedenze alimentari delle Mense delle scuole savinesi destinandolo, con la collaborazione delle associazioni, a soggetti indigenti individuati in base a precisi criteri dai Servizi Sociali del Comune.

“Un progetto nella strada che ci eravano prefissi sin dall’inizio del mandato, quella di creare una Monte San Savino più solidale e coesa, in cui nessuno fosse lasciato solo” dichiara il Sindaco Margherita Scarpellini “Con questo protocollo si compie un altro passo importante nella tutela dei più deboli, facendo squadra per evitare gli sprechi e dare un concreto aiuto a chi è in difficoltà, rafforzando un sistema socio-assistenziale che è cresciuto molto in questi anni e punta ad essere ancora più solido e moderno. Da qui, con nuovi strumenti come questo, si potrà crescere ancora”