L’Etruria

Redazione

Carlo Roccanti: pronto a dare il mio contributo per una battaglia unitaria pro-stazione.

Carlo Roccanti: pronto a dare il mio contributo per una battaglia unitaria pro-stazione.

Sulla questione della stazione di Terontola ci ha inviato una dichiarazione il terontolese Carlo Roccanti, noto e apprezzato intellettuale e della cultura del dialetto chianino. Roccanti, dirigente del locale Centro Sociale di cui realizza periodicamente anche  il giornalino è uno  stimato esponente di base del centrodestra ed è stato, negli anni 1980, un attivo consigliere comunale per la Democrazia Cristiana.

"Terontola, nel senso di "Terontola Stazione" per differenziarla dalla più antica Terontola Alta, è nata con la Ferrovia e la Ferrovia è stata da sempre la nostra..."FIAT", uno sbocco fondamentale per l'occupazione. Il lavoro in ferrovia è stato, fino dal '900 e ancor più con la ricostruzione degli anni '50, alla base del benessere e dello sviluppo edilizio del nostro centro abitato, secondo per popolazione tra quelli dell'intero Comune di Cortona.  Non per niente il CENTRO SOCIALE DI TERONTOLA, sodalizio di cui sono attivo dirigente, ha proprio una locomotiva come suo "logo" ufficiale. Da vecchio "pendolare" fino al 2009, ho notato anch'io il progressivo venir meno di quella importanza , fino agli anni '80 sempre mantenuta, della Stazione FFSS di Terontola. Ciò in virtù della sua invidiabile posizione geografica di "porta" verso l'Umbria., un bivio imprescindibile nella tratta storica Roma-Firenze.  Dispiace constatare che le sterili liti di "bottega" tra i politici (un tempo potenti...) Umbri e Toscani abbiano finito per depotenziare questa invidiabile e funzionale struttura a tutto vantaggio di Chiusi. Con in più la nefasta possibilità che nel prossimo futuro debba divenire Chiusi la "porta" dell'Umbria a nostro scapito, anziché potenziare e raddoppiare la tratta Perugia-Terontola alla quale mi legano tanti ricordi del periodo Universitario nella prima metà degli anni '70.  Ora che economicamente il tempo delle "vacche grasse" è finito, non mi sembra logico parlare di nuove (e onerose...) strutture quando si potrebbe  facilmente intervenire adeguando  un impianto già vasto e funzionale che è utilizzato solo in minima parte. Dunque massima vigilanza da parte di tutti , gettando dietro le spalle le sterili divisioni ideologiche e politiche che hanno sempre meno senso, perché questo lungo declino venga a cessare una volta per tutte.  Occorre ascoltare la voce dei pendolari riproponendo convogli e fermate troppo frettolosamente accantonati e potenziando il servizio della biglietteria.  Ma solo questo non basta: bisogna intervenire anche sulla funzionalità e il decoro esterno della Stazione di Terontola proprio per favorire l'afflusso turistico che ora sconta una atavica carenza di informazioni e di servizi di trasposto locale. Non dimentichiamoci della nostra fortunata posizione geografica e facciamo tornare la Stazione di Terontola ai fasti degli anni 60/70: non per niente siamo la prima "vetrina" ,che molti turisti notano , delle infinite bellezze naturali, artistiche e gastronomiche di Cortona e della Valdichiana intera. Concordo quindi con quanto espresso su L'Etruria da Lorena Tanganelli, Enrico Mancini e Chiara Gagnarli, cioè che  debba partire da subito un comitato di tutti per il bene dell'intera  comunità cortonese e di quelle limitrofe del Lago Trasimeno."