L’Etruria

Redazione

Confagricoltura: Luca Ginestrini (Arezzo) entra nella dirigenza nazionale

Confagricoltura: Luca Ginestrini (Arezzo) entra nella dirigenza nazionale

Sarà l’aretino Luca Ginestrini il nuovo Direttore dell’Area Organizzativa Nazionale di Confagricoltura. A Roma il toscano, già Vicedirettore della sede di Arezzo di Confagricoltura, è atteso infatti nella sede centrale di Corso Vittorio Emanuele II a sedere a capo della parte che si occuperà delle attività di promozione istituzionale dell’associazione che riunisce le imprese agricole di Confagricoltura e degli eventi. Un incarico importante, inatteso, che il nuovo dirigente di Confagricoltura accoglie con grande entusiasmo. «Da quasi trent’anni sono al servizio di questa associazione e credo di poter raccogliere questo incarico con competenza e soprattutto con la grande passione con la quale in questi anni ho lavorato al fianco dell’agricoltura del mio territorio d’origine – spiega il neo direttore Ginestrini – lo farò con determinazione e con la convinzione che questo settore ha ancora tanto da esprimere e che potrà farlo solo cercando di amplificare la voce delle imprese agricole».

Luca Ginestrini, una vita al fianco degli agricoltori. Dall’apertura dei nuovi uffici periferici in Valdichiana, Valtiberina e Casentino in provincia di Arezzo, alla protesta sull’IMU Agricola, al funerale del grano italiano al casello dell’autostrada A1. La vita professionale di Luca Ginestrini, aretino Doc, classe 1967, si è svolta per larga parte al servizio delle imprese agricole legate a Confagricoltura. Fin dagli anni degli studi con il diploma all’Istituto Agrario Vegni di Cortona (Ar), una istituzione per la formazione agricola in Toscana e non solo, per passare da neo diplomato alla prima esperienza ad Arezzo, allo sviluppo degli uffici di zona di Confagricoltura diventando negli ultimi anni Vicedirettore «In quegli anni l’agricoltura nel territorio di Arezzo era completamente schiacciata dalla forte industrializzazione che ha visto la città decollare con l’oreficeria – racconta Luca Ginestrini – io grazie a Confagricoltura sono stato tra i protagonisti di questa ristrutturazione del settore che fino ad oggi ha portato gli agricoltori del territorio a tornare a credere sulle produzioni di qualità e sul settore, il tutto aprendo vari uffici dislocati nel territorio della provincia e cercando di rendere protagonisti gli imprenditori». Dall’assistenza tecnica al puro lavoro di sindacato, passando per le sfide della cooperazione agricola aretina, fino ai più importanti arbitrati in camera di commercio di Arezzo. «Ho cercato di difendere i diritti degli agricoltori, cercando di fare squadra con tutto il tessuto economico della città e della provincia – prosegue Ginestrini – e ci siamo riusciti anche grazie alla grande collaborazione che abbiamo cercato di portare avanti, con le amministrazioni e con le altre associazioni di categoria del territorio, che voglio ringraziare per il loro lavoro e per la loro visione d’insieme di questi ultimi anni».

 

Il lavoro a Roma: dalla provincia per unire i territori d’Italia. L’esperienza di direttore area organizzativa di Confagricoltura sarà all’insegna della capillarità che Ginestrini vorrà amplificare tra le sedi decentrare e la sede centrale di Roma che rappresenta il canale dell’hub più vicino alle politiche nazionali. «Voglio farmi portavoce dei bisogni dei singoli territori del nostro Paese che sono rappresentati dalle nostre tante sedi territoriali – annuncia Luca Ginestrini – e per farlo potrò sfruttare questi anni di esperienza che mi hanno portato a conoscere l’importanza delle province per realizzare un progetto unitario di rilancio per l’agricoltura». Tra gli obiettivi quelli di snellire i processi tra gli enti pagatori e le imprese agricole; tutelare le produzioni di qualità rafforzandone le varie filiere e mettendo sempre l’agricoltore al centro dell’attenzione politica. Riuscire a produrre per il mercato sarà un’altra sfida che Ginestrini intende portare avanti con il suo nuovo ruolo, per rispondere a consumatori italiani sempre più attenti.

 

Confagricoltura. È l'organizzazione di rappresentanza e tutela dell'impresa agricola italiana. Riconosce nell'imprenditore agricolo il protagonista della produzione e persegue lo sviluppo economico, tecnologico e sociale dell'agricoltura e delle imprese agricole. La presenza di Confagricoltura nel territorio nazionale si concretizza, in modo capillare, attraverso le Federazioni regionali, le Unioni provinciali (in tutte le province) gli uffici zona e le delegazioni comunali (oltre 2.200 uffici), nonché attraverso le Federazioni di categoria (cui fanno capo i sindacati regionali e provinciali di categoria) e le Federazioni di prodotto (che inquadrano le corrispondenti sezioni regionali e provinciali di prodotto). La sede è a Roma, nello storico Palazzo Della Valle. E' anche presente a Bruxelles, con un proprio ufficio di rappresentanza, e in altri Paesi dell'Unione Europea. I datori di lavoro associati a Confagricoltura rappresentano i due terzi del totale delle imprese del comparto e assumono oltre 500 mila lavoratori per un totale di oltre 40 milioni di giornate di lavoro occupate (di cui oltre 23 milioni con delega sindacale, pari ad oltre il 52% delle giornate denunciate dalle imprese agricole associate). Per un totale che rappresenta oltre il 45% del valore totale della produzione lorda vendibile agroforestale (47 miliardi di euro complessivi) e del suo valore aggiunto (27 miliardi di euro) e che copre circa 1/3 della superficie agricola utilizzata. Confagricoltura è rappresentata nel CNEL e presso tutte le principali sedi istituzionali, nazionali ed internazionali, direttamente collegate all'agricoltura o che abbiano, comunque, attinenza con essa. E' parte attiva di tavoli di concertazione fra parti sociali e Governo. Stipula contratti collettivi nazionali per operai, impiegati, dirigenti agricoli oltre al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti delle imprese del verde. Fa parte del COPA - Comitato delle organizzazioni agricole europee, del GEOPA - Coordinamento europeo delle organizzazioni datoriali - e del CES - Comitato economico e sociale europeo.