L’Etruria

Redazione

Il Circolo di Castroncello tra le famiglie terremotate - il racconto

Il Circolo di Castroncello tra le famiglie terremotate - il racconto

Domenica 29 ottobre 2017 si è concluso un percorso che il Circolo Culturale Castroncello di Castiglion Fiorentino aveva iniziato proprio un anno fa qualche giorno dopo la prima scossa di terremoto che ha colpito le popolazioni del centro Italia. Fin da subito ci eravamo attivati per comprare alcuni beni di prima necessità e immediatamente consegnati ai primi centri di raccolta creati nella provincia di Rieti.

Non ancora soddisfatti di questo primo segno di solidarietà abbiamo maturato la voglia di poter andare a consegnare direttamente alcune prime necessità alle famiglie terremotate. Quest’idea si è potuta realizzare grazie alla conoscenza che è maturata in questo ultimo anno con due persone eccezionali, volontarie presso la Misericordia di Cortona: Cesare Perucchio e Denise Burbi.

Grazie alla loro assidua operosità ed eccellente organizzazione abbiamo dato seguito al nostro percorso e proprio domenica scorsa siamo riusciti a consegnare più di mille euro di beni ad alcune famiglie del Comune di Accumuli e di Amatrice.

Noi, piccola frazione del Comune di Castiglion Fiorentino, abbiamo portato non solo materiale ma anche un po' di conforto ad altre piccole frazioni quali Poggio Vitellino, Tino, Sommati, Casale, Saletta, Santa Giusta, Cossara. L’acquisto dei prodotti è stato possibile grazie ai proventi raccolti durante la cena della “Festa del Grano”, festa che si svolge annualmente nel mese di luglio presso i locali del Circolo. Tutto questo è stato reso possibile non solo grazie all’aiuto dei soci volontari del Circolo e di Cesare e Denise ma anche a tante altre persone che si sono si sono volute spontaneamente unire a questa iniziativa offrendo pane, pasta, mangimi per animali, fieno, cibi per celiaci, abbigliamento, ecc… e mettendo a disposizione il proprio tempo ed i propri mezzi: è una lunga lista ma qui ci limitiamo semplicemente a dirgli GRAZIE!

Quello che è stato fatto ci ha riempito veramente di gioia e l’espressione commossa di chi ha ricevuto i beni ha ripagato di tutta la stanchezza accumulata. Sappiamo che il gesto è troppo piccolo per riuscire a sanare il dolore e la disperazione che stanno vivendo attualmente i nostri amici del centro Italia ma siamo altresì convinti che la goccia d’acqua che noi oggi abbiamo gettato nel deserto della disperazione assieme a tante altre gocce d’acqua possono provocare una pioggia scrosciante per ridare speranza e fiducia a queste persone e per trasformare anche un deserto in un terreno rigoglioso e pieno di nuova vita.