L’Etruria

Redazione

Per alcuni decenni, tra il ‘500 ed il ‘600, la storia “vera” passava da Montepulciano

I Contucci festeggiano il V Centenario della costruzione del Palazzo di Famiglia

Per alcuni decenni, tra il ‘500 ed il ‘600, la storia “vera” passava da Montepulciano

La fiction di successo di Rai1 “I Medici”, andata in onda nell’autunno 2016 e di cui è già in programmazione la seconda serie, ha virtualmente riportato a Montepulciano le vicende ed alcuni esponenti della dinastia fiorentina protagonista del Rinascimento e, in generale, della storia italiana ed europea per quasi quattro secoli.

In realtà, sui teleschermi, Montepulciano ha fatto da “controfigura” a Firenze, interpretandone il prestigioso ruolo, ma il racconto, inevitabilmente romanzato, delle vite di Giovanni di Bicci, interpretato da Dustin Hoffmann, autore dell’ascesa dei Medici, e dei figli Cosimo e Lorenzo, insieme ad una sorta di Medici-mania, che ha trasformato in best seller i libri dedicati alla famiglia, rivelando un’insospettata passione degli italiani per la storia antica, ha anche ridato smalto a ricerche e riflessioni sul passato di Montepulciano, dimenticate dai più.

Perché vi sono stati decenni cruciali del ‘500 in cui Montepulciano ha avuto un ruolo centrale in quegli eventi storici: la "vera" storia di quell'epoca è passata proprio nella città della Valdichiana ed uno degli assoluti protagonisti di tali passaggi è stato il magnifico palazzo oggi della famiglia Contucci, situato in Piazza Grande.

Nel palazzo, fatto edificare dal Cardinale Antonio Del Monte allo straordinario architetto Antonio da Sangallo il Vecchio, hanno soggiornato i “grandi” di quel periodo, fino alla metà del ‘600; e anche le complesse, e talvolta altrettanto romanzesche, vicende dei passaggi di proprietà dell’edificio, oltre a gettare luce sulla storia di quegli anni, rivelano aspetti delle vite di personaggi potentissimi o almeno influenti del ‘500.

Grazie agli approfonditi studi del Prof. Mauro Cozzi, autore – tra l’altro – del volume “Antonio da Sangallo il Vecchio e l’architettura del ‘500”, è stato inoltre possibile accertare che la posa della prima pietra del palazzo avvenne a maggio 1517 ovvero esattamente cinque secoli or sono. E tale datazione, se da una parte consente di sottolineare che in due anni Montepulciano vide iniziare la costruzione del Palazzo Del Monte e del Tempio di San Biagio (di cui nel 2018 si celebrerà appunto il quinto centenario), ha dato lo spunto alla Famiglia Contucci per varare un programma di iniziative di carattere artistico e culturale.

Quattro gli eventi che i Contucci, per festeggiare il 5° Centenario della costruzione del Palazzo di Famiglia, hanno messo in calendario, il 27 maggio, il 17 giugno, il 16 settembre ed il 23 settembre. Gli incontri, ad invito, si terranno nel Salone delle Feste, affrescato da Andrea Pozzo e si articoleranno su una conferenza culturale, un concerto ed una degustazione di specialità eno-gastronomiche naturalmente accompagnate dal Vino Nobile di Montepulciano DOCG (e dagli altri vini di qualità) prodotto dall’azienda Contucci.

I relatori saranno, nell’ordine, l’Architetto Riccardo Pizzinelli, il Prof. Alessandro Angelini, il Dott. Duccio Pasqui e l’Architetto Alessandro Piccardi; i concerti avranno come protagonista il soprano Eleonora Contucci, che giocherà “in casa”, accompagnata al prezioso fortepiano Graf (1826), da sempre di proprietà della famiglia, dai Maestri Costantino Mastroprimiano, Alessio Tiezzi e Röland Boer e dal giovane artista Paolo Scartoni.

Oltre ad offrire agli ospiti il piacere di condividere la bellezza del palazzo ed il piacere trasmessi, in questo scenario dall’approfondimento culturale e dalle esibizioni musicali, i Contucci – la cui essenza sul territorio è datata oltre 1000 anni e che già nel Trecento figuravano tra le famiglie più in vista della città – intendono proprio ridare lustro a quei passaggi storici che sottolineano la centralità di Montepulciano.

Ad innescare i fatti è, nel 1511, il ritorno di Montepulciano sotto l’influenza di Firenze; da quel momento la città diventa uno snodo importantissimo, non solo per la sua posizione geografica, e il palazzo ospita i “grandi” del momento oltre ad essere oggetto di avvicendamenti di proprietà collegati alle alleanze ed alle parentele che si stringono (e si sciolgono) tra le famiglie.

I Medici, dai cui i Del Monte ricevettero grandi benefici, consideravano il palazzo come “casa loro”. Secondo gli studi dell’Architetto Pizzinelli nel palazzo della famiglia Contucci soggiornarono per periodi più o meno lunghi, oltre naturalmente al Cardinale Antonio Del Monte, anche Papa Giulio III (1487 – 1555), nipote del Cardinale; Papa Clemente VII, nel 1533; Papa Paolo III Farnese, nel 1538, Pontefice che si faceva precedere dal proprio cantiniere Sante Lancerio, il quale definì il Nobile “vino perfectissimo”; il Granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici, nel 1593; il Granduca Cosimo II, figlio di Ferdinando I, con la madre Cristina di Lorena, nel 1612, ed il Granduca Ferdinando II nel 1632. Tutti erano naturalmente accompagnati dalle rispettive corti, formate da personaggi potenti ed influenti. Il palazzo fu poi residenza vescovile di Talento Talenti, Vescovo di Montepulciano dal 1642 al 1651.

Dopo quest'epoca di eventi storici così rilevanti, Montepulciano fu anche al centro dell'ultima guerra combattuta dal granducato, la cosiddetta "Guerra di Castro"; prima della metà del seicento il palazzo, che nel frattempo era passato in parte ai Tarugi e poi ai Bellarmini, fu oggetto di una contesa ereditaria grazie alla sentenza della quale, nel 1646, passò definitivamente all'Alfiere Gregorio Contucci.