L’Etruria

Redazione

Romana Severini racconta il progetto della nuova sezione del MAEC dedicata al padre Gino

L'annuncio durante il premio Cortonantiquaria 2016

Romana Severini racconta il progetto della nuova sezione del MAEC dedicata al padre Gino

In uno scenario suggestivo, quello del salone Mediceo di Palazzo Casali, si è svolta martedì 30 agsoto la cerimonia di consegna del Premio Cortonantiquaria, giuno alla sedicesima edizione.

Il prestigioso riconoscimento, nato nel 2001, si è saputo imporre come uno degli eventi di maggior richiamo e prestigio dell città di Cortona e quest’anno è andato a Romana Severini, figlia del grande pittore cortonese Gino Severini, uno dei maestri futuristi del novecento, del quale ricorre il cinquantesimo della morte.

Spettacolare l’allestimento della serata che ha posto al centro della sala l’opera più importante di Severini, La Maternità del 1916.

Assieme al Sindaco di Cortona Francesca Basanieri, Romana Severini ha ripercorso l’epopea artistica ed umana del padre e della sua famiglia, lanciando anche alcune preziose anteprime sul progetto che porterà entro breve all’ampliamento e riallestimento della sezione Severini del MAEC.

“Un impegno, ha dichiarato il Sindaco Basanieri, che ci siamo presi con entusiasmo non solo per il valore artistico dell’operazione, ma soprattutto per il valore storico e umano che questo progetto assume per Cortona.

Gino Severini, e tutta la sua famiglia, rappresentano uno dei capisaldi della storia culturale di Cortona e in questi anni il rapporto con Romana ha accresciuto questo sentimento. Sarà uno dei progetti più importanti e spettacolari che coinvolgeranno la nostra città nel prossimo futuro, e l’aver insignito Romana del Premio Cortonantiquaria è solo un altro segnale del nostro affetto per Lei.

Le nuove sale Severini del MAEC ripercorreranno con opere, immagini e testi il legame fra la città natale e il più internazionale dei suoi cittadini.”

“Mio padre, ha dichiarato Romana Severini, ha sempre considerato Cortona la “Sua” città, qui è nato e qui è voluto tornare per l’eternità.

Negli ultimi anni della sua esistenza era così felice di poter passeggiare per Cortona, incontrare i vecchi amici al bar e lavorare a progetti per la città. E’ mia intenzione riconsegnare al Museo non solo opere di mio padre, ma la sua sensibilità e la storia dells ua vita. Il progetto, infatti, non sarà semplicemente un allestimento di dipinti, ma anche la ricostruzione del suo studio pittorico, gli abiti da lui progettati e cuciti da mia madre, documenti e bozzetti che rappresentano un viaggio nell’arte pittorica del novecento.

Le sale del MAEC, con il concorso di molte immagini e con un allestimento evocativo e immersivo, apriranno una finestra sul patrimonio di opere diffuse nel mondo e stabiliranno un dialogo di grande efficacia e valenza didattica con i capolavori presenti nel Museo. ”

La nuova sezione Severini, su progetto dell’Architetto Andrea Mandara, andrà ad occupare le sale alte del MAEC, quelle che oggi ospitano la sezione egizia che troverà spazio nella parte bassa del museo. L’allestimento restituirà con immediatezza e vivacità il mondo privato e degli affetti familiari che sempre pervase i suoi capolavori. Gli oggetti del suo atelier – immortalati in decine di splendide nature morte – la tavolozza, gli appunti, i costumi delle sue Maschere della Commedia dell’arte, faranno da contrappunto alle opere esposte e guideranno il visitatore nella conoscenza della dimensione più intima e privata del suo mondo d’artista.

I capolavori presenti a Cortona saranno presentati al pubblico in un innovativo allestimento articolato in tre sale che ripercorreranno la sessantennale carriera dell’artista cortonese con l’aiuto dei più moderni strumenti di restituzione visuale. Le molte opere in collezione costituiranno i perni di un lungo racconto biografico che si avvarrà di materiali documentari, schermi interattivi, modelli originali, ricostruzioni d’ambiente, schizzi, disegni, appunti, cataloghi e affiches di mostre.

“Cortona, ha proseguito Romana Severini, ha sempre rappresentato per mio padre Gino un punto di riferimento fondamentale per tutta la sua vita. Le tante pagine dedicate alla sua città nel volume di memorie ne sono la traccia evidente, mentre quella materiale e artistica è segnata dai numerosi capolavori che costellano alcuni dei suoi luoghi più significativi (dalla Chiesa di San Marco, alla Cattedrale alla via Crucis). E’ stata una grande emozione ricevere questo premio legato ad una delle manifestazioni che anche mio padre a molto amato. La data, poi, è stata speciale, proprio il 30 agosto del 1913 mio Padre e mia madre Jeanne si sono sposati.”

Alla cermonia erano presenti il Sindaco di Cortona Francesca Basanieri, Il Presidente della Banca Popolare di Cortona, main sponsor, Giulio Burbi il vice Lucumone dell’Accademia Etrusca Paolo Bruschetti, Nicodemo Settembrini presidente dell’omonima Fondazione, l’AD di Cortona Sviluppo Andrea Viti, Furio Velona direttore scientifico della mostra Cortonantiquaria, Lucia De Robertis Vice Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, l’Assessore alla Cultura del Comune Albano Ricci.

Il premio, consistente in una bella opera in argento dell’artista Paolo Babetto è stata donata dalla galleria Antonella Villanova.

La motivazione letta dal Sindaco cita: “A Romana Severini.  Per racchiudere nella sua storia familiare e personale l’anima profonda della nostra città, illuminata da un esempio unico di genio e sensibilità .Custode generosa di una tradizione artistica e umana che ha reso grande Cortona.”

La serata è stata accompagnata dalla musica dell’Ensemble Hubay, (Damiano Babbini violino, Elena Casagrande violino, Stefano Rondoni, violini, Ivano Rondoni clarinetto e Ermanno Vallini violoncello) con una splendido concerto prodotto dall’Associazione Amici della Musica.