L’Etruria

Redazione

Visita al Centro Islamico di Camucia e alla Chiesa Cristo Re degli alunni della Scuola dell’Infanzia XXV Aprile di Camucia

Visita al Centro Islamico di Camucia e alla Chiesa Cristo Re degli alunni della Scuola dell’Infanzia XXV Aprile di Camucia

A Cortona si lavora in sintonia tra le varie comunità etniche e religiose per costruire un modello di convivenza basato sulla tolleranza, il rispetto e l’amicizia.

Tutto ciò passa in primo luogo dalla conoscenza e dal contatto diretto e soprattutto deve coinvolgere i più giovani, quelli che saranno i cittadini del futuro.

Con questo obiettivo la Scuola dell’Infanzia i via XXV Aprile di Camucia e l’Istituto Comprensivo Cortona I, diretto dal dirigente Alfonso Noto, hanno promosso  un progetto che ha portato nei giorni scorsi alcuni bambini della scuola dell’infanzia di via XXV Aprile di Camucia a visitare due luoghi simbolo per le comunità religiose cristiane e islamiche, la Chiesa Cristo Re ed il Centro Islamico. L’Amministrazione Comunale ha subito sostenuto il progetto attraverso l’Assessore alla Pubblica Istruzione Tania Salvi e quello alle Politiche Sociali Andrea Bernardini.

In questo viaggio tra due culture i bambini accompagnati dagli insegnanti (Graziella Santi e Ivana Rubinacci per la Scuola dell’Infanzia, e Diego Angori della Scuola Primaria), hanno dimostrato grande interesse e voglia di capire il mondo degli altri senza pregiudizi. Un’esperienza molto positiva, in cui sono stati abbattuti molti muri. Sono state le donne islamiche ha raccontare ai bambini il loro mondo, e i bambini hanno chiesto, si sono informati hanno interagito senza condizionamenti.

L’educazione interculturale non può essere ridotta all’inserimento di bambini stranieri in un contesto educativo italiano ma deve costituire per tutti un’autentica occasione di educazione alla “diversità”.

Questi progetti  ci aiutano a guardare “l’altro” come qualcosa che da valore alle persone e le rende uniche e irripetibili.

Il valore di questo progetto va oltre la semplice esperienza di una giornata, a questo risultato hanno, infatti, collaborato fattivamente anche i genitori dei bambini che hanno compreso e sostenuto con forza questo percorso e questo è senza dubbio un segnale importante per tutta la comunità e dimostra quanto i valori di pace, convivenza, e tolleranza animino la comunità cortonese.