L’Etruria

Redazione

Francesco Attesti torna a suonare per la sua Cortona

Francesco Attesti torna a suonare per la sua Cortona

Sabato 12 agosto alle ore 21.15, presso la chiesa di San Domenico di Cortona, Francesco Attesti affronterà l’esecuzione delle Variazioni Goldberg BWV 988 di Johann Sebastian Bach. L’evento si inserisce nella Stagione concertistica organizzata dagli Amici della Musica di Camucia – Cortona. 
Le Variazioni Goldberg (BWV 988) sono considerate una delle opere più importanti per strumento a tastiera, considerata il vertice dal punto di vista stilistico e tecnico – esecutivo. Consistono in un'aria con trenta variazioni strutturate secondo un precisa logica matematica e simmetrica che le conferiscono tanta coesione e continuità da non avere eguali nella storia della musica. Composte tra il 1741 e il 1742 vennero dedicate a Johann Gottlieb Goldberg, a quel tempo in servizio a Dresda come maestro di cappella presso il conte von Brühl, grande estimatore di J. S. Bach, all'epoca della pubblicazione di quest'opera era ambasciatore russo presso la corte di Dresda. Il conte, prese sotto la propria protezione il giovane promettente Goldberg in modo che potesse studiare con il più anziano figlio di J. S. Bach, Wilhelm Friedemann. È il primo biografo di Bach, Forkel, che ci racconta l’antefatto di quest’opera;  “In cattiva salute, il Conte soffriva sovente d'insonnia, e Goldberg che viveva in casa sua, doveva distrarlo, in simili occasioni, durante le ore notturne, suonando per lui in una stanza attigua alla sua. Una volta il Conte disse a Bach che gli sarebbe molto piaciuto avere da lui alcuni pezzi da far suonare al suo Goldberg, che fossero insieme delicati e spiritosi, così da poter distrarre le sue notti insonni. Bach concluse che il miglior modo per accontentare questo desiderio fosse scrivere delle Variazioni, un genere che fino allora non aveva considerato con molto favore per via dell'armonia di base, sempre uguale. Sotto le sue mani, anche queste Variazioni divennero modelli assoluti dell'arte, come tutte le sue opere di quest'epoca. Il Conte prese a chiamarle, da allora, le "sue" Variazioni. Non si stancò mai di ascoltarle e, per lungo tempo, quando gli capitava una notte insonne, chiamava: "Caro Goldberg, suonami un po' le mie Variazioni". Mai Bach fu ricompensato tanto per un'opera come in questo caso: il Conte gli diede in dono un calice pieno di 100 Luigi d'oro. Ma tale opera d'arte non sarebbe stata pagata adeguatamente nemmeno se il premio fosse stato mille volte più grande” (J. N. Forkel) 
Francesco Attesti, con questa esecuzione nella città natale, anticiperà il recital pianistico che terrà il 2 novembre prossimo con lo stesso programma presso il Kennedy Center di Washington.