L’Etruria

Redazione

Le Buone Notizie di don Italo

Una recensione dell'ultimo libro dell'arcivescovo di Lucca,S.E. Mons. Benvenuto Italo Castellani

Le Buone Notizie di don Italo

È in libreria da qualche mese il bel libro delle Edizioni Paoline "Le buone notizie" di don Italo, come ancora lo chiamiamo noi cortonesi.

Come tutti avrete compreso sto parlando dell' ultimo libro di S.E. Mons. Benvenuto Italo Castellani, arcivescovo di Lucca e già vescovo di Faenza. Cioè dell’ultima pubblicazione di Italo Castellani, Buone Notizie. Pensieri ‘cuore a cuore’ di un vescovo, Edizioni San Paolo.

Ho letto questo prezioso diario nei giorni della scorsa Pasqua ed è stata una bella,positiva lettura. Un dono dello spirito che mi ha fatto bene.

Il vescovo Benvenuto Italo vi raccoglie le sue conversazioni tenute alla televisione lucchese “Noi TV”, nella rubrica del sabato sera “ Parla il vescovo”. Il volume ce le ripropone in una sequenza cronologica che ci fa rivivere ben otto anni ( 2009-2016) del suo ruolo pastorale a Lucca.
La semplicità e scorrevolezza del linguaggio del vescovo Italo è rimasta quella della buon parroco di campagna, che si fa messaggero fraterno (e non solo istituzionale) dei valori evangelici di pace, di solidarietà, di libertà, di rispetto reciproco nella comunità di persone cui apparteniamo.

Sì, proprio la vita comunitaria, l’ incontro tra fratelli: sono al centro delle oltre trecento “chiacchierate” (absit iniuria verbis) del vescovo Italo, che in ogni pagina di questo suo bel libro cede continuamente la cattedra al piccolo/ grande parroco di campagna, che i cortonesi ebbero la fortuna e l'onore di conoscere alla chiesa di Fratticiola in Valdichiana e poi al Duomo di Cortona.
Nelle due prefazioni a firma di Raffaele Luoise e di  Franco Cerri si segnala al lettore non solo la scorrevolezza della forma lessicale e del contenuto magistrale delle conversazioni, ma soprattutto “la semplicità, la leggerezza e la prossimità sorridente del suo essere in mezzo alla gente”. Ed ancora : qui ritroviamo “ l’affabilità e la disponibilità di un Pastore, che ha fatto della ‘vicinanza delicata’ la cifra del suo ministero episcopale … che si realizza attraverso un atteggiamento di dono continuo, di disponibilità vicendevole, che ti porta sull’onda di Papa Francesco, tanto che in tutte le conversazioni sembra di ascoltare il Pontefice”.
Come accenavo sopra, sono conversazioni che don Italo ha tenuto di sabato sera,dal gennaio 2009 al marzo 2016, a Noi Tv di Lucca. Ora sono letture, pensieri "cuore a cuore", a disposizione di tutti e, come cortonesi, vogliamo ringraziare pubblicamente don Italo per questo regalo editoriale delle sue " Buone notizie" .

Notizie che ci giungono in un momento di particolare crisi “della piccola e della grande patria”, dell’humanitas occidentale e della stessa religione cristiana, messe sotto accusa dalla ragion critica e dalla ragion pratica delle politiche del neoliberalismo e della globalizzazione selvaggia.

In questi dialoghi “ cuore a cuore con la gente” don Italo ci rilegge il quotidiano di questi anni di lunga crisi alla luce del Vangelo e ci dice che il “Vangelo fa ancora bene all’umanità e rende la vita buona, bella e beata”.

Questi valori evangelici di vita li troviamo riproposti anche attraverso una narrazione che non disdegna l’ ironia della civiltà contadina toscana, cui il vescovo Italo appartiene. Alle pagine 46 e 47 vi è infatti una vera e propria lezione  da contadino toscano e  da  frate semplice francescano.

Ad una signora in tiro che tutte le mattine passava vicino al suo campo facendo footing e, dicendosi stressata dal suo esercizio, e che le chiedeva come faceva ad avere una forma fisica così invidiabile un nonno contadino risponde: “ come vede , signora,io faccio vanghing, zapping, naffing, roving…”.

Prosegue Don Italo: “ La signora, incapace di cogliere l’ironia dell’anziano ( che aveva inglesizzato il vangare, lo zappare, l’annaffiare e il tagliar rovi..) replica : Che palestra frequenta? Nella mia queste cose non le ho mai sentite. E lui, con pazienza, le dice: Signora, venga qui con me  a lavorare tutti i giorni nell’orto e vedrà che troverà la salute del corpo, ma anche la serenità dello spirito”.

Da cose semplici, da esempi di vita semplice una morale semplice, non arrogante che ti ripropone per l’oggi e il domani i grandi valori di quella immensa civiltà contadina cristiana che un grande poeta dell’Ottocento iconizzò nella poesia Comune rustico e che trovava nei valori evangelici il suo modo di essere e di divenire comunità.

Una comunità che invece oggi si sgretola nelle isole individuali e nel rifiuto maggioritario ad essere parte di un  tutto. Le Buone notizie del vescovo Benvenuto Italo Castellani ci aiutano a rimetterci sul cammino giusto, sul cammino vero dell’uomo pellegrino del mondo, parte di un tutto, membro attivo della comunità cui appartiene.
Ivo Camerini