L’Etruria

Redazione

Oltre la buca delle nane.

A quando una ricostruzione in 3D dell’urbanistica etrusca di Camucia e dintorni?

Oltre la buca delle nane.

Nei giorni scorsi, tramite i social, è pervenuta al nostro giornale una lunga mail da parte di un giovane ingegnere cortonese, che però ha chiesto di non apparire come autore. La lunga lettera pone il problema dei ritrovamenti etruschi in Camucia e dintorni  e propone una ricostruzione storica animata in 3D di quest’importante patrimonio culturale . La questione di una mappatura storica è molto delicata e pure la storia archeologica di questi preziosi beni culturali camuciesi è complessa e molto difficile da raccontare in quanto intrecciata al business edilizio locale, come mi ha accennato Santino Gallorini  l’altro giorno in treno in un troppo breve viaggio Chiusi-Terontola .

Con la promessa di ritornarci sopra appena possibile , magari con un’intervista al colto ed appassionato Santino Gallorini, pubblico volentieri il testo quasi integrale della mail pervenuta. Naturalmente lasciando il testo così come pervenuto e virgolettandolo anche se l’autore non vuole apparire.

“Ho sempre seguito con passione i ritrovamenti che nel tempo sono stati fatti nel ns comprensorio, seppur sempre da debita distanza e così ho avuto modo di vedere anche la battaglia che Lei assieme ad altri avete condotto per gli scavi in Via Capitini a Camucia: siete stati bravissimi. Rimane in me una duplice amarezza: per come è andata a finire e per come la  Sopraintendenza e le Amministrazioni abbiano gestito in malo modo e a mio dire "malizioso" il periodo di sospensione dei lavori edili e la successiva fase di scavo per lo studio archeologico: nulla da loro è stato fatto per coinvolgere la cittadinanza, trasformare lo scavo come attrattiva per scuole e turisti; sappiamo il perché; ma la cosa peggiore, a mio dire è stata un'altra: lasciare a quel modo quella "buca delle nane" (perché così veniva appellata) inondata di acqua, in un apparente stato di abbandono ha fatto si che molti dei comuni mortali, anche favorevoli a bloccare il tutto per riportare i resti alla luce, hanno iniziato a chiedersi se forse non era meglio aver dato corso ai lavori edili senza impedimenti; si, a mio dire, l'aver ingenerato il dubbio in molti; è quanto di peggio potesse capitare a quella giusta causa: Sopraintendenza e Comune sono quasi riusciti a trasformare una sonante sconfitta in una mezza vittoria: i lavori continueranno e la “mala gestio” della pubblica amministrazione risulta attenuata e in aggiunta a ciò, in casi di analoghe circostante future, coloro i quali si opporranno alla PA in nome della "giusta causa" avranno maggiori difficoltà per aver sostegno da parte delle Gente Comune (per non sminuirla con il termine di Pubblica Opinione) 

Così che, giorni addietro, nel vedere che nella zona dell'Ex magazzino del Comune di Cortona era in corso attività di scavo e con consapevolezza che oramai tutti abbiamo, certi che anche li, vi saranno rinvenimenti, mi son detto che ci saremmo ritrovati pari , pari di fronte ad un'altra Via Capitini.

Allorquando ne parlarono ad un incontro del m5s a Camucia, nell'evidenziare i VS meriti di cui sopra feci presente anche della mia amarezza e che laddove vi fosse necessità di doversi contrapporre anche per i lavori del Ex Magazzino era necessario aggiungere ulteriori elementi per contrapporsi; da qui la mia proposta, ma certamente ve ne possono essere altre. In aggiunta a ciò il poter disporre ad esempio di una "animazione" di come l'urbanistica storica del comprensorio Cortona - piana sottostante si è evoluta costituirà un elemento di supporto a ulteriori studi; così come una ricostruzione 3d di un paio di edifici etruschi ricostruiti ipoteticamente in base ai ritrovamenti (quale ad esempio poteva essere quello del vivaio del Felici ) determinerebbe a mio dire una presa di coscienza collettiva di quanto siamo stati sciocchi nell'aver acconsentito a questa distruzione.

Infine un ultimo aspetto, di non secondaria importanza: i costi per fare il "lavoro" che io immagino oltre a capacità tecniche occorre poter disporre di informazioni "privilegiate" e software evoluti, e tempo. Rivolgersi a professionisti richiede costi elevati stante che questi avrebbero comunque difficoltà nel relazionarsi con Sopraintendenza e Archivi.Rivolgersi al mondo universitario attenuerebbe queste difficoltà; non solo e questo per me sarebbe l'aspetto più importante: lo studio sarebbe di una persona "appassionata" quale sempre è uno studente universitario”.

NdR: Naturalmente il “lei” dei primi righi è L’Etruria e non il sottoscritto, che sull’argomento  ha scritto molto poco.

Ivo Camerini