L’Etruria

Redazione

L’Amministrazione Comunale di Montepulciano replica al Comitato del NO

Il confronto sul progetto di fusione con Torrita: “Non provocare allarmismo”

L’Amministrazione Comunale di Montepulciano replica al Comitato del NO

L’Amministrazione Comunale di Montepulciano replica al Comitato torritese “NO alla fusione”.

Il Comitato “NO alla fusione Torrita di Siena – Montepulciano”, in un comunicato diffuso agli organi di informazione, dopo essersi dichiarato per ben tre volte “esterrefatto” per avvenimenti verificatisi – a suo dire – a Torrita, afferma anche che “il Comune di Montepulciano è molto più indebitato e con un maggior carico fiscale rispetto a quello di Torrita e, dopo l’eventuale fusione, per i torritesi il salasso sarà inevitabile”.

Questa spericolata esternazione ci sorprende fortemente; anzi, con uno sforzo di creatività, potremmo dire che ci lascia esterrefatti.

L’estensore della nota dimostra infatti quanto il Comitato del NO sia del tutto disinformato in materia di fiscalità locale e di bilanci comunali, confermando che, a fronte di un’evidente mancanza di idee, abbia deciso di continuare a giocare alla “viva il parroco”, continuando a tirare calcioni alla cieca e a buttare affannosamente la palla in tribuna.

Il Comitato del NO, per scrivere quell’affermazione, ha probabilmente pescato tre numeri in ordine sparso e su quelli ha costruito la sua fragilissima tesi che non solo non corrisponde alla realtà ma non trova nemmeno elementare riscontro nei servizi erogati da ciascun Comune ai propri amministrati.

Anziché provocare allarmismo e creare verità fasulle nel processo di fusione (che va invece avanti su basi molto serie, avvalendosi del contributo di forze politiche sia di maggioranza sia di opposizione), il comitato torritese farebbe bene, nel rispetto dei propri concittadini, ad entrare nel merito delle questioni, a studiare i numeri, a presentare problematiche reali e non a lanciare slogan indimostrabili.

Il Comune di Montepulciano, convinto della estrema bontà della fusione con Torrita di Siena, che sta dimostrando giorno dopo giorno con chi si confronta sui contenuti, rispetta tutte le posizioni, anche quelle di chi è contrario; l’Amministrazione Comunale, a sua volta, non è mai entrata nelle questioni di Torrita, ritenendo che maggioranza e opposizione di quel Comune siano legittimate a curare le proprie questioni. A questo stesso atteggiamento si attengono le forze politiche ed i movimenti di cittadini di Montepulciano favorevoli al progetto; ma uscite di tale tenore sulla stampa ci sembrano veramente fuori luogo ed impongono la replica.

Per non sparare cifre a caso – e per rimanere sul tema della sostenibilità economica, che in questa occasione appare tanto caro al comitato del NO – ci limitiamo a ricordare che, dal 2009, nel Comune di Montepulciano la ricchezza ha fatto registrare un tasso di crescita annuo tra il 6 ed il 7%, di gran lunga superiore al PIL nazionale; ce lo dimostrano i dati dell’addizionale IRPEF che sono lo specchio del reddito prodotto dalla comunità nel suo complesso.

Tale incremento, segno di un’economia reale che, al tempo stesso, macina sviluppo e crea occupazione, ci ha consentito di mantenere inalterate le quote con cui i cittadini compartecipano al costo dei servizi a domanda individuale (mensa e trasporti scolastici, asili nido, pasti a domicilio etc.), situazione che è esattamente contraria a quanto affermato dal Comitato del NO.

Mentre invitiamo quindi il Comitato del NO a confrontarsi ancora sul progetto di fusione tra Montepulciano e Torrita di Siena, riteniamo di poter esigere che, quando si tirino in causa realtà diverse dalla propria, lo si faccia con competenza e con dati certi ed incontrovertibili, nell’interesse della correttezza del confronto ma soprattutto dei cittadini. La differenza di comportamento rende evidente a chi veramente stiano a cuore le sorti degli amministrati.