L’Etruria

Redazione

Cortona: servizi cimiteriali, le preoccupazioni del Movimento 5 Stelle

Cortona: servizi cimiteriali, le preoccupazioni del Movimento 5 Stelle

In questi giorni si sta svolgendo la gara per l'individuazione di un  socio privato per Cortona Sviluppo, società ad oggi totalmente  controllata dal Comune di Cortona , e conseguentemente per l'affidamento della gestione dei servizi che sono attualmente svolti dalla partecipata comunale.

La gara in questione è stata bandita dall'amministrazione cortonese su mandato del Consiglio Comunale ed ha un doppio oggetto tra le sue finalità:i partecipanti dovranno presentare 2 offerte distinte.

La prima offerta riguarda l'acquisto di parte del capitale sociale di Cortona Sviluppo, mentre  la seconda offerta riguarderà  la gestione dei servizi che verranno svolti dalla partecipata, come la gestione del centro convegni di Sant'Agostino, il mattatoio comunale nonché i servizi cimiteriali che sono stati affidati alla Cortona Sviluppo dall'amministrazione cortonese a partire dal Luglio del 2015 con una semplice determina dirigenziale senza che venisse svolta nessuna gara pubblica, come legge prevede nei casi di completa proprietà pubblica della società a cui vene fatto l'affidamento.

Premesso quanto sopra, è nostra intenzione far giungere ai cittadini quello che è il punto di vista del MoVimento 5 Stelle su questo argomento, puntualizzando anche il fatto che da quando è stato approvato il nuovo regolamento di polizia mortuaria e i servizi cimiteriali sono stati dati in gestione alla Cortona Sviluppo, si è verificato uno spropositato aumento dei costi per le prestazioni rese agli utenti per gli stessi servizi, in alcuni casi si  notano addirittura importi triplicati rispetto a quanto invece veniva chiesto prima.

Va detto che i costi notevolmente più bassi  applicati in precedenza per i servizi tanatologici , potevano derivare molto probabilmente da una gestione diretta da parte del Comune di Cortona fatta in maniera molto "casereccia"  servendosi in maniera impropria di soggetti "terzi" che peraltro non avrebbero dovuto in alcun modo operare all'interno dei cimiteri comunali, e che quindi un adeguamento dei prezzi  poteva essere necessario ,  tuttavia questo aumento ci pare spropositato e non ci sembra giustificabile in alcun modo con la qualità del servizio reso ai cittadini, ritenendo che tali costi avrebbero potuto e dovuto subire un aumento molto più modesto oltre che essere modulati in maniera più attenta alle esigenze dei cittadini, trattandosi di un servizio di pubblica necessità che viene svolto in regime di monopolio come lo sono parimenti il servizio idrico e la gestione dei rifiuti.

Un altro aspetto piuttosto controverso su questo argomento che secondo noi è destinato a peggiorare ulteriormente la situazione, è quello del conflitto di interessi che si viene a creare come in questo caso, quando un ente pubblico si mette in società con un soggetto privato per erogare servizi di pubblica utilità come abbiamo detto sopra.

Infatti dalla gara a doppio oggetto  scaturirà un nuovo socio di Cortona Sviluppo, quindi in pratica un nuovo socio per il Comune di Cortona, il quale andrà a gestire materialmente i servizi che sono a tutt'oggi svolti dalla partecipata cortonese.

Quest’ultimo pur essendo un socio di minoranza si troverà a rivestire la carica di  amministratore delegato della società e quindi ad indirizzarne le scelte che inevitabilmente penderanno sicuramente nella direzione degli interessi del privato, con una partecipazione pubblica che seppur di maggioranza  risulterà , come  oramai ha ampiamente dimostrato , di essere incapace di fare da contrappeso per gli interessi dei cittadini.

Lo schema che si sta delineando è il solito, ben consolidato nelle nostre zone, in cui i privati entrano in società con gli enti pubblici con quote minoritarie, ma che determinano gli indirizzi ed il controllo delle scelte economiche e tariffarie , che ovviamente vanno sempre nella direzione di maggiori introiti e guadagni per l'azienda a scapito dei cittadini che si trovano puntualmente a pagare i  rincari tariffari.

Gli esempi di quanto stiamo dicendo sono sotto gli occhi di tutti , basta analizzare la gestione del servizio idrico e della raccolta rifiuti , entrambi casi dove il pubblico è in società con privati e dove si evidenziano costi molto alti e non giustificati dalla qualità del servizio.

Secondo il M5S è proprio la commistione pubblico privata a generare questi risultati, infatti l'ente pubblico, che è sia titolare dell'affidamento del servizio sia socio dell'azienda a cui viene affidato il servizio stesso, con questo sistema misto non riesce più a svolgere la funzione di controllore e svolgere la funzione pubblica di tutela nell'interesse dei cittadini,  finendo per assecondare molto spesso agli interessi portati dal socio privato essendone essa stessa partecipe agli utili.

In pratica si perdono totalmente i ruoli di controllore e controllato, permettendo così il proliferare incondizionato di aumenti tariffari e quanto altro.

In tutto questo siamo preoccupati non tanto per il centro convegni di Sant'Agostino, pur importante per la vita culturale cortonese, quanto invece per i servizi cimiteriali che vengono svolti in regime di monopolio e che pertanto potranno essere erogati solamente da chi risulterà vincitore della gara di cui vi abbiamo parlato  e che, se dovesse confermarsi il trend delle altre esperienze, vedranno aumentare le tariffe di anno in anno per garantire al socio privato lauti guadagni fatti sulla pelle dei cittadini.

Secondo il M5S la soluzione ottimale per la gestione del servizio cimiteriale, considerata l’impossibilità per gli enti pubblici di assumere personale per una gestione diretta, sarebbe stata quella di una privatizzazione totale, senza commistione tra pubblico e privato all’interno del capitale del soggetto gestore, in maniera tale che i ruoli privato e pubblico sarebbero rimasti ben distinti tra loro ,  entrambi con le proprie funzioni: l’Amministrazione avrebbe mantenuto il ruolo di ente controllore e garante degli interessi dei cittadini , ed il privato avrebbe portato avanti la propria legittima attività imprenditoriale come gestore di servizi pubblici.

Purtroppo non è stata scelta questa strada e adesso temiamo per le conseguenze.

Da parte nostra cercheremo di vigilare con tutte le nostre forze sull'operato del Comune anche in questo ambito affinché  nei prossimi anni non vi siano aumenti tariffari sconsiderati o servizi non adeguati a quanto dovuto.