L’Etruria

Redazione

Liberi e Uguali Cortona su ospedale della Fratta

Liberi e Uguali Cortona su ospedale della Fratta

Siamo intervenuti più volte sulle questioni relative all’ospedale della Fratta in questi ultimi mesi, anzi è corretto dire che le vicende di questa importante struttura, assieme ad altre, hanno pesato notevolmente sulla nostra scelta di uscire dalla maggioranza di governo a Cortona. In molte occasioni siamo stati additati da chi riveste cariche istituzionali come dei visionari, in altre come allarmisti. Ci pare invece che i fatti ci stiano dando purtroppo ragione. La Direzione Generale della ASL intanto continua nei confronti di questo Ospedale ad usare la politica della carota e del bastone, con una notevole prevalenza di quest’ultimo. E’ ormai chiaro a tutti che il tanto decantato arrivo del robot, la nuova Tac sono cose importanti ma che rischiano di essere praticamente inutili se si continua e depauperare la struttura di personale e di professionalità mediche e non solo. Ed ecco che allora arriva l’automedica ma sparisce la guardia interdivisionale interna. Viene assegnato al personale del 118 tale incombenza dimenticando magari che non tutti i medici del 118 sono abilitati ad entrare in reparto per garantire il loro intervento e che se impegnati fuori con la suddetta auto medica non sono disponibili per l’attività interna. Vale forse la pena ricordare che questo ulteriore impoverimento si va ad aggiungere al fatto che le attività medico chirurgiche alla Fratta sono ormai ridotte al lumicino e che per qualsiasi urgenza ci si deve rivolgere agli Ospedali di Arezzo o di Montepulciano. Chi ha responsabilità politiche ed amministrative e segnatamente il Sindaco di Cortona nella sua qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci deve mettere in atto azioni concrete per fermare questa penosa emorragia. Il Presidente della Regione Toscana Rossi, l’Assessore Regionale alla Sanità Saccardi debbono essere chiamati a rispondere di questa situazione garantendo una drastica inversione di tendenza mentre il Direttore Generale della ASL Toscana Sud Enrico Desideri deve essere chiamato a dimettersi dopo aver platealmente disatteso  ogni promessa fatta.

 

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