L’Etruria

Redazione

M5 Stelle su Scuola di via XXV Aprile e fusione Coingas-Aisa Impianti

M5 Stelle su Scuola di via XXV Aprile e fusione Coingas-Aisa Impianti

Nell'ultima seduta del Consiglio Comunale abbiamo presentato un interrogazione per sapere quale sia la situazione del plesso scolastico di Via XXV Aprile a Camucia, reso inagibile dopo la conclusione delle verifiche di vulnerabilità sismica e strutturale recentemente condotte.
L'edificio scolastico è risultato carente da un punto di vista statico, la qualità del cemento utilizzata per edificarlo non era adeguata avendo in proporzione troppo materiale inerte e poco cemento.
Abbiamo quindi chiesto al sindaco quali siano i lavori necessari al consolidamento della struttura e i tempi in cui è prevista la sua riapertura.
Quello della scuola di Via XXV Aprile è l'ennesimo episodio che evidenzia lo stato in cui sono tantissimi plessi scolastici in Italia, secondo il Miur 9 scuole su 10 non sarebbero a norma da un punto di vista sismico, in Toscana solamente il 17% è a norma, a Cortona la situazione non è migliore e rispecchia l'andamento nazionale e in un paio di casi si sono verificati addirittura problemi statici.
L'edilizia scolastica deve rappresentare un punto di ripartenza per il paese, sia di sviluppo sociale e culturale che economico potendo fare anche da volano per l'edilizia.

Nel corso del Consiglio Comunale è stata discusso anche il nuovo piano di razionalizzazione delle partecipate che prevede l'indirizzo per la fusione tra Coingas e Aisa Impianti.
Il M5S ritiene ache la scelta sia profondamente sbagliata e vada contro gli interessi dei cittadini non solo cortonesi ma di tutte le province di Arezzo, Siena e Grosseto, essendo preambolo dell'ingresso di ESTRA SPA nel capitale di SEI Toscana.
Da un punto di vosta meramente economico è evidente la sconvenienza per una partecipata pubblica al 100% come Coingas, dei comuni aretini, di investire soldi pubblici in un progetto come SEI Toscana che ha già manifestato tutti i suoi limiti, chiudendo con 4 milioni di Euro di passivo l'ultimo bilancio e con il fallimento dei 2 suoi principali soci: La Castelnuovese e la Unieco che con ogni probabilità vedranno rilevare le loro quote di partecipazione in SEI proprio da ESTRA SPA.
Da un punto di vista invece dell'assetto del servizio di gestione rifiuti nelle tre province del sud della Toscana, questione forse più importante, stiamo invece assistendo all'intento da parte dei nostri amministratori pubblici, sia di DX che di SX, di voler in tutti i modi portare avanti l'attuale modello di gestione rifiuti, che si è rivelato fallimentare sotto tutti i punti di vista, non solo economico ma anche qualitativo e sopratutto con un conflitto di interessi tale da rendere inutile o peggio inattuabile qualunque buona politica sui rifiuti essendo i proprietari di SEI Toscana gli stessi degli inceneritori e delle discariche.

Il MoVimento 5 Stelle con la sua proposta di legge sper l'economica circolare presentata da Giacomo Giannarelli, ha tracciato da tempo una strada alternativa, con l'abolizione degli ATO e il ritorno effettivo del controllo e indirizzo della gestione rifiuti ai comuni come prevede la normativa nazionale, lotti di affidamento più piccoli e omogenei in grado di generare concorrenza e date un servizio parametrato sulle vere esigenze del territorio, e infine la netta separazione tra ente appaltante, gestore della raccolta rifiuti e proprietari degli impianti di smaltimento.

Il cambiamento politico avvenuto nell'aretino e non solo, che ha portato la DX a sostituire il PD è da Gattopardo, dove tutto cambi affinchè tutto resti uguale, lo vediamo con questa operazione sui rifiuti e anche sull'intenzione ancora viva in ESTRA, controllata dalla DX aretina facente capo al sindaco di Arezzo, di entrare nel capitale di Nuove Acque proponendo l'operazione come una sorta di ripubblicizzazione del servizio idrico quando invece non ci sarebbe nulla di più lontano, essendo ESTRA una SPA che opera con logiche di mercato e che si appresta alla sua quotazione in borsa.