L’Etruria

Redazione

Il “Dopo di noi” spiegato alle persone con disabilità e alle loro famiglie - incontro all'ospedale della Fratta

Il “Dopo di noi” spiegato alle persone con disabilità e alle loro famiglie - incontro all'ospedale della Fratta

Incontro aperto alla popolazione, e soprattutto alle persone con disabilità e alle loro famiglie, per presentare il progetto “Dopo di noi” in Valdichiana. L’iniziativa si terrà mercoledì 21 novembre alle 16 nella sala riunioni dell’ospedale della Fratta. La organizza la Zona Distretto.

I saluti saranno affidati al presidente della Conferenza dei sindaci Francesca Basanieri. Seguiranno gli interventi di Anna Beltrano (direttore Zona Distretto) che presenterà la normativa nazionale del progetto, le risorse a disposizione e l’organizzazione territoriale necessaria per portarlo avanti; poi  l’assistente sociale Francesca Marinelli che illustrerà le  modalità di accesso a risorse e servizi, i referenti e i contatti nel territorio e tutte le informazioni più concrete destinate alla popolazione. Tra i presenti, anche i partner, cioè Koinè, Comars e Fondazione Riconoscersi, oltre all'associazione “Ragazzi speciali” che è sostenitrice del progetto.

 

Nella Zona Distretto Valdichiana, il “Dopo di noi” può contare su un fondo pari a 306.036,25 euro (in parte sono finanziamenti regionali e in parte cofinanziamento da parte dei soggetti partner).  E’ un progetto legato alla Legge nazionale 112/2016, in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, in quanto mancano entrambi i genitori o perché i genitori non sono in grado di dare il giusto sostegno, oppure in previsione che questo verrà meno. L'obiettivo è di  offrire servizi e cure ai disabili gravi tra 18 e 65 anni, rimasti senza adeguato sostegno familiare, e momenti di sollievo a quelle famiglie che per gravi motivi necessitano di sostegno assistenziale, o ancora, soluzioni residenziali per alcuni periodi al fine di favorire le autonomie personali di vita quotidiana.

“Costruire percorsi di vita, partendo dai bisogni della persona con disabilità grave - spiega Beltrano - ricostruendo un ambiente familiare e garantendo le cure primarie e socio sanitarie. Il tutto con un unico obiettivo: far acquisire la maggior autonomia possibile alla persona. Si tratta di una importante rassicurazione anche per la famiglia”.

 

Durante l’incontro di mercoledì, sarà possibile fare domande e chiedere tutti i chiarimenti necessari. La popolazione è invitata a intervenire.