L’Etruria

Redazione

Prendiamoci cura: il progetto finanziato da Calcit Valdichiana

Prendiamoci cura: il progetto finanziato da Calcit Valdichiana

alle Istituzioni locali, ai cittadini della zona affinché l’accesso alle cure palliative, alla qualità di vita (e del fine vita) non rimanga un privilegio di pochi ma un diritto di tutti come prevede la Legge 38/2010».

 

«Abbiamo scelto di finanziare il progetto – spiega Massimiliano Cancellieri, presidente Calcit Valdichiana Odv – perché è importante aiutare a dare sollievo ai pazienti e a chi si occupa di essi contribuendone a ridurre lo stress. Abbiamo, inoltre, individuato chi dovrà fornire l’operatore per supportare il caregiver del paziente seguito dalla U.F. Cure Palliative e cioè la Cooperativa Polis. Il supporto psicologico verrà fornito da una esperta individuata dalla Fondazione Cesalpino attraverso una borsa di studio che abbiamo finanziato come Calcit».

« E' un progetto innovativo che partirà in forma sperimentale in Valdichiana aretina – prosegue Cancellieri – e che potrebbe essere replicato in tutte le vallate. Troppo spesso si pensa al paziente e poco a chi si occupa di lui. Enorme è lo stress fisico ed emotivo dovuto al carico assistenziale. Oggi vogliamo contribuire ad evitarlo. Un’idea della dottoressa Liberatore che noi abbiamo subito sposato».

Il progetto metterà a disposizione 640 ore annue, in media 2 ore al giorno per una spesa di mille euro mensili finanziati da Calcit Valdichiana per complessivi 12 mila euro l’anno.

 

Ma come si fa ad accedere al servizio? È necessario essere in carico all’U.F. Cure Palliative. I medici palliativisti Maria Magdalena Bozzi e Adelina Kapllani, con la dottoressa Sofia Seri, psicologa e psicoterapeuta, effettueranno una prima valutazione dei bisogni. Un successivo colloquio con il caregiver misurerà la necessità e l’appropriatezza di ricorrere ad un operatore qualificato e formato che si occupi del paziente per qualche ora la settimana. Uno screening che permetterà alla psicologa di approfondire la conoscenza del paziente, nel contesto in cui vive e di individuare eventuali bisogni e richieste che saranno, poi, analizzate e quindi sottoposte alla Cooperativa che dovrà erogare il servizio.