L’Etruria

Ufficio stampa

Campagna educativa "Una vita da Social" ad Arezzo

L'evento si svolgerà martedi 19 gennaio in Piazza San Jacopo

Campagna educativa "Una vita da Social" ad Arezzo

E’Arezzo, la prima tappa del 2016, della campagna  educativa itinerante, “Una Vita Da Social”partita da Napoli il 26 settembre 2015  per poi concludersi a Roma a fine aprile, realizzata dalla Polizia di Stato e dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) nell’ambito del Progetto Generazioni Connesse del Safer Internet Center Italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e dei pericoli della rete.

Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, co-finanziato dalla Commissione Europea, riconoscendolo come una delle migliori “best practices” in Europa.

Le finalità dell’iniziativa, sono quelle di fare in modo che non si verifichino più quei gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti collegate al  dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie.

Ad Arezzo, l’evento si svolgerà martedi 19 gennaio in Piazza San Jacopo dove gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni, a bordo di un truck allestito ad aula didattica multimediale, incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito adatto a tutte le fasce d’età.

Nel corso delle due edizioni precedenti di “Una Vita da Social” gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato circa 150.000 studenti nelle piazze e 800.000 nelle scuole, 25.000 genitori, 10.800 insegnanti per un totale di 2.800 Istituti Scolastici, 18.000 Km percorsi e oltre 130 città raggiunte e una pagina Facebook con oltre 700.000 visualizzazioni settimanali sui temi della sicurezza online.

In terra toscana, il truck proseguirà le tappe di “Una Vita da Social” il 20 gennaio p.v. a Firenze, il 21 a Prato e il 22 gennaio p.v. a Lucca.

Secondo una ricerca di Skuola .net, realizzata per la Polizia di Stato, su un campione di circa 4.000 studenti delle scuole medie e superiori, 2 studenti su 3 affermano che le proprie competenze digital provengono in tutto o quasi da esperienze di apprendimento extra scolastico. Solo l’8% degli intervistati attribuisce alla scuola un ruolo fondamentale nell’alfabetizzazione informatica.

Da questi dati si evince l’importanza delle attività di formazione e sensibilizzazione che, nell’anno passato hanno coinvolto una buona fetta ma non la totalità degli studenti.

Sempre secondo la ricerca di Skuola.net, il 58% degli studenti, nell’anno scolastico 2014-2015 non ha ricevuto dalla scuola incontri di formazione sull’uso consapevole della rete.

La restante parte invece ha potuto usufruire di queste opportunità formative, anche se 1 su 4 ha deciso di non prendervi parte.

I Social Network sono ormai diventati uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager. Preoccupa in maniera forte il fenomeno del cyber bullismo in particolare quello femminile: circa 2 ragazzi su 3 ritengono che fenomeni di questo tipo siano in aumento. Infatti la metà di loro ha avuto esperienza diretta o indiretta di fenomeni di questo tipo.

Per questo motivo 4 su 5 accoglierebbero con favore incontri con esperti per formare gli studenti all’uso dei Social Media.

A tal proposito la dott.ssa Pompò Elena, dirigente del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze, dichiara:” “Una Vita da Social”  non è un evento a sé stante, seppur importante, ma rappresenta sempre più un contenitore progettuale formativo ed informativo,  fulcro delle attività di prevenzione della Polizia Postale e delle Comunicazioni sui rischi e i pericoli del web, in particolare l’adescamento on line e la pedopornografia, dal profilo Facebook di “Una Vita da Social” punto di riferimento imprescindibile per tanti cittadini agli incontri nelle scuole con studenti, docenti e genitori”.

“E’ proprio dal cosiddetto “mondo degli adulti”, prosegue la dirigente, che deve avvenire la riflessione più profonda, in quanto spesso incapaci di gestire con coerenza gli strumenti tecnologici divenendo vittime di sex extorsion e di truffe telematiche,ricercando invece un approccio positivo, consapevole e quando serve critico nei confronti di ciò che offre il mondo virtuale, che possa essere da modello per i più piccoli e giovani utilizzatori.”

Di interesse sono anche i dati statistici relativi all’anno 2015, forniti dalla Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Arezzo, nei quali risultano nr.483 denunce complessive ricevute, tra le quali in particolare: 68 accessi abusivi a sistemi informatici; 45 sostituzione di persona; 167 truffe informatiche (relative in particolare all’e-commerce); 11 diffamazioni on-line; 2 minacce; 6 molestie; 12 estorsioni on line a sfondo sessuale; 2 danneggiamenti; 1 stalking; 5 divulgazioni di materiale pedo-pornografico, dai quali si evince, da un raffronto con l’anno precedente, un incremento del 15% dei reati informatici.

Nella giornata indicata il Questore della Provincia di Arezzo Dott. Enrico Moja, alle ore 11.30, presenterà l’evento agli organi di informazione ed alla cittadinanza, che è invitata a partecipare.