L’Etruria

Redazione

Chiusi vuole diventare una città cardioprotetta

Installato in Piazza Dante il primo defibrillatore portatile della città

Chiusi vuole diventare una città cardioprotetta

È stato installato in Piazza Dante di fronte alla stazione ferroviaria di Chiusi il primo defibrillatore portatile della città in suolo pubblico. L’iniziativa, organizzata dalla locale associazione di Pubblica Assistenza con il patrocinio del Comune e con il sostegno di Banca Valdichiana, rappresenta un passo importante verso l’obiettivo di una Chiusi cardioprotetta, progetto lanciato alcune settimane fa in una conferenza stampa congiunta tra alcune associazioni del territorio, il Comune e la Regione Toscana. Durante l’installazione del defibrillatore, già adesso a disposizione della cittadinanza in caso di emergenza, una volontaria della Pubblica Assistenza ha svolto un’efficace dimostrazione pratica sul corretto utilizzo dello strumento con l’impiego di un manichino.


“L’installazione di questo nuovo defibrillatore è importante – dichiara il sindaco Juri Bettollini – perché rappresenta un passo in avanti verso la realizzazione di una città cardioprotetta. Un ringraziamento non può che andare alle associazioni di volontariato per essersi dimostrate ancora una volta il cuore pulsante della nostra città rendendosi disponibili a vincere, insieme a noi, questa sfida non semplice, ma assolutamente necessaria per una città che vuole una qualità della vita sempre migliore. Complimenti anche per la dimostrazione pratica che è stata fatta sul campo perché ha confermato la grande professionalità degli operatori della nostra Pubblica Assistenza. Nelle prossime settimane, grazie alla Pubblica Assistenza, alla Misericordia e a Volto Amico, installeremo altri defibrillatori sia in suolo pubblico che negli impianti sportivi in piena sintonia con la nuova legge regionale che ci trova il nostro pieno appoggio perché la difesa della vita deve essere la priorità per tutti noi.”


"Prosegue a pieno ritmo la sfida per dar vita ad una Toscana cardioprotetta, impegnata su più fronti a difendere la vita  dichiara Stefano Scaramelli, presidente commissione sanità della Regione Toscana - La città di Chiusi con questi defibrillatori mette in atto, grazie alla generosità del volontariato, azioni concrete per diventare più sicura e protetta dal rischio di arresto cardiaco in una terra, la Toscana, che è la prima regione in Italia ad aver fatto una legge e reso applicabile a tutti gli effetti, grazie al Regolamento attuativo,  la normativa sulla diffusione dei defibrillatori nell’ambito della pratica fisica e sportiva".


“Siamo contenti di aver raggiunto l’obiettivo – dichiara Enzo Fiorini presidente Pubblica Assistenza Chiusi – di aver messo la cittadinanza in condizione di poter utilizzare uno strumento che può salvare la vita. Salvare anche una sola vita è importantissimo e per questo ringrazio tutti i soci che hanno contribuito all’acquisto del defibrillatore, l’azienda Mencaglia e tutti gli enti, Banca Valdichiana e Comune, che si sono dimostrati veramente sensibili e vicini alle esigenze dei cittadini.”


“Banca Valdichiana – dichiara il presidente Carlo Capeglioni – è sempre stata vicina alla Pubblica Assistenza e insieme sono state organizzate delle belle iniziative. L’installazione del nuovo defibrillatore rappresenta la conferma di quanto le associazioni di volontariato siano preziose per le nostre realtà. Tutto questo sarà sempre un punto di riferimento per la nostra banca e anche una volta che la fusione con la Banca di Montepulciano sarà fattiva possiamo assicurare che la vicinanza agli impegni delle associazioni non verrà mai meno perché rappresentano la parte importante del tessuto sociale delle nostre città.”
Al nuovo defibrillatore seguiranno i corsi di formazione che si svolgeranno presso la sede della Pubblica Assistenza di Chiusi. I primi cento saranno completamente gratuiti perchè già coperti nelle spese proprio da Banca Valdichiana. Il cammino della Città di Chiusi per diventare una città cardioprotetta è sempre più concreto.