L’Etruria

Redazione

Concerto d’organo nella storica Chiesa di Metelliano.

Domenica 19 agosto, ore 18,00

Concerto d’organo nella storica Chiesa di Metelliano.

Il 19 agosto prosegue a Cortona la  XVIII EDIZIONE  RASSEGNA MUSICALE E ORGANISTICA . Tutti sono invitati infatti alla storica  Pieve di S. Michele Arcangelo, in  località Metelliano di Cortona,  dove domenica 19 agosto 2018, alle ore 18.00, Eleonora Matsuno violino, Jamiang Santi violino, Francesca Turcato viola, Cosimo Carovani violoncello eseguiranno opere di : Giovanni Battista Viotti (Fontanetto Po, 1755 – Londra, 1824): Quartetto nr.2 in Sib Maggiore I Larghetto – Tempo giusto (Piuttosto vivo) ,II Andante, III Minuetto (Piuttosto presto) , IV Allegretto;  Johannes Brahms (Amburgo, 1833 – Vienna 1897); Quartetto nr.3 in Sib Maggiore op. 67 I Vivace, II Andante, III Agitato. Allegro non troppo; Trio IV Poco Allegretto con variazioni.

Note al programma riprese da depliant-invito. “ L’eclettismo e le peregrinazioni in Europa caratterizzarono la vita di Giambattista Viotti. violinista, compositore, impresario teatrale, musicista non ancora trentenne alla corte di Maria Antonietta a Versailles. Immigrato a Londra ai tempi della rivoluzione francese, fu espulso dall’Inghilterra per sospetto giacobinismo. Riparato in Germania si dedicò all’insegnamento ed alla composizione. Rientrato in Inghilterra vi rimase, salvo una breve parentesi a Parigi, sino alla morte. L’influenza di Viotti sulle scuole violinistiche tedesche e franco belghe rimase per tutto il XIX secolo come si rileva dagli elogi che gli tributò Brahms in una lettera a Clara Schumann del giugno 1878. Nella sua ampia produzione, soprattutto per violino solo, trovano spazio anche i Quartetti d’archi, circa una ventina. Il Quartetto nr.2 in Sib Maggiore fa parte di un gruppo di tre quartetti di recente ritrovamento. In quest’opera di Viotti , in particolare, si nota una forte vena preromantica, un gusto tutto italiano del senso melodico, un uso del contrappunto non come metodo compositivo basilare ma come elemento di colloquio fra i quattro strumenti, che alternano momenti di cantabilità e momenti virtuosistici. Nel 1875, Johannes Brahms scrisse il Quartetto per archi n. 3 in Sib. Maggiore. Come sempre critico nei confronti della propria opera, Brahms non diede subito alle stampe il Quartetto che fu pubblicato l’anno successivo. Il 30 ottobre 1876, in Berlino, alla Singakademie am Unter der Linden, il pubblico presente accolse con entusiasmo la prima esecuzione di questo gioiello musicale. In quest’opera Brahms, servendosi di soli strumenti ad arco, raggiunse un rapporto organico fra gli schemi classici e lo spirito romantico. Il Quartetto inizia con un esuberante Vivace ricco di spunti tematici per proseguire con un Andante dalla straordinaria linea melodica. Il terzo movimento, Agitato, è ricco di accenni di danza, in una atmosfera di poesia autunnale. L’ultimo movimento, Vivace e Frammentario, manifesta in pieno l’abilità straordinaria di Brahms nel “gioco delle variazioni”.

Ivo Camerini