L’Etruria

Redazione

Aristei, Angori e Gallo tra gli studiosi intervenuti alla recente Pfmc di Parigi

Aristei, Angori e Gallo tra gli studiosi intervenuti alla recente Pfmc di Parigi

Da lunedì a mercoledì 16-18 dicembre 2019 si è tenuta  la PFMC, ovvero la PARIS Financial Management Conference nella sede della Business School a Parigi IPAG (Institut de Preparation  Administration General). 

Durante quest'importante conferenza internazionale di economisti  il nostro paese è stato rappresentato da alcune Università italiane, tra cui l’università di Ferrara (con il ricercatore terontolese, Gabriele Angori) e l’Università di Perugia  ( con i professori David Aristei e Manuela Gallo ).

Aristei, Angori e Gallo ( nella foto di corredo) hanno presentato due lavori sulle condizioni di accesso al credito delle imprese. 

Nella mattina di martedì 17 Gabriele Angori ha presentato un paper coautorato da Aristei.Si tratta di un lavoro su dati della banca centrale europea che tratta delle condizioni di accesso al credito in Europa durante il periodo 2015-2018. Il focus principale del paper – ha detto Angori-  è “sul fenomeno della persistenza nella decisione della banca di mantenere sotto razionamento le stesse imprese nel tempo. Il lavoro evidenzia empiricamente questa ipotesi. Tale persistenza è evidente anche nella domanda di credito bancario delle imprese di periodo in periodo, il che non è inaspettato visto il ritardo dell’Europa nell’adottare forme di finanziamento alternativo al credito bancario, soprattutto per le piccole e micro-imprese. Infine, si riscontra un effetto benefico di un costante ricorso al finanziamento bancario sulle attuali condizioni di accesso al credito”. 

Nel pomeriggio dello stesso giorno Manuela Gallo ha presentato un altro studio, sempre coautorato da David Aristei, sulle "condizioni di accesso al credito nelle emerging economies dell’Est Europa con un focus sulla discriminazione verso le imprese a conduzione femminile. Anche in questo caso l’evidenza dei dati avvalora l’ipotesi che esistano forme significative di discriminazione nelle condizioni di accesso al credito delle imprese femminili in questi paesi". (CC)