L’Etruria

Redazione

Festa cortonese per i cinquant’anni di Luca Gradassi

Festa cortonese per i cinquant’anni di Luca Gradassi

All’ agriturismo“I Pagliai” di Montalla, nella  mite serata settembrina di domenica 17 settembre , con uno splendido convivio allestito da terre Etrusche di  Vittorio Camorri, Luca Gradassi ha festeggiato i suoi primi cinquant’anni di vita.

La grande festa cortonese per il Presidente provinciale della Croce Rossa di Arezzo è stata organizzata dai genitori Ivo e Luciana  ed ha visto la partecipazione di parenti, amici e tantissimi volontari della benemerita istituzione di volontariato aretino, che hanno portato cuore e gioia, facendo corona, sotto il cielo stellato della Val d’Esse, ad un emozionatissimo Luca, che per una sera si è fatto cortonese, facendo felici i suoi amati genitori, che da anni hanno casa a Camucia.

L’Etruria ,informata dell’evento da babbo Ivo e mamma Luciana, abbonati del nostro giornale, prima della festa ha incontrato brevemente il Presidente della Sezione  aretina della Croce Rossa, che, con molta cortesia, si è prestato ad una chiacchierata,che qui riportiamo nei suoi passaggi essenziali.

Perché questa festa, così importante per il suo viaggio di vita, qui a Cortona?

Amo da sempre Cortona e i suoi magnifici  borghi. Poi già l’anno passato babbo e mamma,che hanno una casa in Camucia, avevano festeggiato proprio qui ai Pagliai  le loro nozze d’oro e quando in agosto  mi hanno detto che avrebbero festeggiato qui il mio compleanno sono stato molto felice perché la location è davvero straordinaria e i convivi di Terre Etrusche sono banchetti rinascimentali da condividere volentieri in un ritrovo gioioso con parenti ed amici”.

Ecco  questa sera  vediamo che sei contornato da tanti amici del volontariato aretino, cos’è per te, libero professionista dare il tuo tempo libero agli altri e ad una istituzione che è bandiera italiana primaria nella solidarietà al prossimo?

Donarsi al prossimo, nel proprio tempo libero o  a tempo pieno nelle emergenze, che sempre più spesso ci chiamano a dare aiuto e solidarietà a chi si trova nel bisogno e nel dolore, per me è stata una scelta di vita che ho fatto a ventisette anni e che mi ha fatto crescere e diventare persona nel senso umano e cristiano del termine, cioè di condivisione del mio tempo vita con il prossimo, con la comunità aretina. I tanti amici del volontariato accorsi questa sera in Val d’Esse a Cortona per festeggiare il mio compleanno mi regalano quella gioia e speranza in un mondo solidale e migliore che anche loro sentono nel loro cuore e desidero ringraziarli pubblicamente assieme ai mie amati genitori che hanno scelto Cortona per la festa dei miei cinquant’anni”.

Lei è presidente della nostra Croce Rossa dal marzo 2020, cioè dal momento in cui l’Italia intera, assalita dal Covid, fu chiusa in casa per il primo lockdown. Come ha vissuto il tempo della pandemia e quale messaggio oggi invierebbe ai giovani che desiderano fare volontariato?

“L’ emergenza sanitaria per me presidente è stata un vero battesimo del fuoco, ma , in quei mesi di dura esperienza sociale e sanitaria ,credo di aver fatto del mio meglio per contribuire, assieme a tutta la Croce Rossa toscana e a tutte le altre benemerite associazioni di volontariato, a non far cadere i nostri concittadini in un dramma ancora più grave, assicurando piena funzionalità ai nostri 118 aretini e regionali. Come Croce Rossa , per venire incontro a coloro che dovevano andare al lavoro, aprimmo poi nel 2021 un punto vaccini domenicale che, pur dandoci tanto lavoro straordinario, funzionò alla grande e con soddisfazione da parte dei cittadini, che negli altri giorni non potevano andare a vaccinarsi. Il mio messaggio ai giovani che oggi desiderano fare volontariato è che devono vivere con entusiasmo questa esperienza , come un mezzo e non un fine,  per crescere insieme e bene, perché le associazioni di volontariato sono, e devono essere ancora domani , luoghi d'incontro fra le generazioni, dove dialogare e dare il proprio contributo pratico alla comunità locale, nazionale ed internazionale”.

Luca Gradassi, nella foto collage qui pubblicata con i genitori e in un primo piano da volontario della Croce Rossa, è presidente della sezione aretina dal 2020 quando fu eletto a larga maggioranza, nell’ultima consultazione elettorale per il rinnovo delle cariche, dai soci e dai volontari del sezione  di Arezzo.

Luca Gradassi, nato nel 1973 ad Arezzo, nella vita è un consulente per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, ma vanta un'esperienza ventennale in ambito Croce Rossa, durante la quale ha ricoperto diversi incarichi, senza mai rinunciare a quello a cui tiene maggiormente: fare il volontario.

Oggi, come presidente del Comitato Locale di Arezzo, Luca porta vanti con grande professionalità ed amore  i  sette  principi fondamentali del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ( che ne costituiscono lo spirito e l'etica e che sono: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità) e , nei tempi nuovi della rivoluzione digitale, sta introducendo tutti quegli aspetti innovativi che risultano vitali per un'associazione che ambisce ad essere un punto di riferimento nel Terzo Settore per la solidarietà,per l’ assistenza sociale e sanitaria, per la protezione civile.

A Luca Gradassi , nel ringraziarlo per aver scelto Cortona e la sua Val d’Esse per festeggiare i suoi primi cinquant’anni di vita , rinnoviamo qui gli auguri più cari dell’Etruria e quelli miei personali: trovare sempre la gioia nel viaggio della vita e di abbracciare per altri cinquant'anni e più  il mondo del volontariato e della solidarietà aretina, cortonese ed italiana.

Ivo Camerini