L’Etruria

Redazione

Fra Luigi da Cortona è stato chiamato alla Casa del Padre

Fra Luigi da Cortona è stato chiamato alla Casa del Padre

Il 13 marzo 2024 fra Luigi da Cortona è stato chiamato alla Casa del Padre. Così il Comune di Arcidosso, dove fra Luigi era stato guardiano del locale convento dei Cappuccini,pubblicamente, lo  ha ricordato: “dopo una brutta e repentina malattia, ci ha lasciato un frate molto amato da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, Padre Luigi.
Era nato a Cortona nel 1937 ed è stato per oltre 10 anni Padre Guardiano del Convento dei Cappuccini di Arcidosso. È stata una persona notevole, simpaticissima, dalla fede incrollabile e allo stesso tempo dal cuore grande e puro come un bambino.
Padre Luigi è stato un sicuro riferimento spirituale per il nostro territorio fino a quando il nostro convento è rimasto aperto. Nell’ultimo periodo risiedeva ad Arezzo, ma spesso ci veniva a trovare avendo mantenuto con l’Amiata e la sua gente un legame profondo.
Caro Padre Luigi, ci mancherai molto, ma ora siamo certi che sarai felice, finalmente tra le braccia del Padre. Riposa in Pace!”.

I funerali di fra Luigi si sono tenuti il 14 marzo nella chiesa dei Cappuccini di Castiglion Fiorentino, nel cui cimitero ora  il corpo di Fra Luigi riposa.

Molti i ricordi e le condoglianze espresse nei social. Ne riportiamo tre che ci danno un essenziale ritratto di questo frate buono, che aveva fatto il noviziato alle Celle di Cortona e dove spesso aveva dimorato. “Un frate che ha dato il cuore nella piccola frazione San Lorenzo alle pendici del Monte Amiata” (Lorenzo ). “Una persona squisita e di grande intelletto. Buon viaggio padre verso l'infinito” ( Claudio). “…era squisito,ci rasserenava l'anima!Grazie per tutto Padre Luigi.....per sempre nel nostro cuore! Riposa in pace” ( Daiana).

Anche il nostro amico e lettore de L'Etruria Roberto Saccarello così lo ricorda:" Un grande religioso cortonese figlio della grande e indimenticabile epoca novecentesca della nostra chiesa guidata dal vescovo mons. Giuseppe Franciolini".

Ivo Camerini