L’Etruria

Redazione

Nella Chiesa del Rivaio l’ultimo saluto a Fabio Salvietti

Tutta Castiglioni si è stretta alla sua famiglia e ai colleghi dell’Istituzione Culturale castiglionese per la perdita prematura del volto storico della Biblioteca cittadina.

Nella Chiesa del Rivaio l’ultimo saluto a Fabio Salvietti

Nel pomeriggio di mercoledì tre gennaio 2024, nella Chiesa del Rivaio, tutta Castiglion Fiorentino , con in prima fila il sindaco Mario Agnelli e la sua giunta, si è stretta attorno alla famiglia Salvietti e ai colleghi di lavoro per l’ultimo saluto cristiano a Fabio, storico volto della Biblioteca cittadina, chiamato alla Casa del Padre, dopo alcuni mesi di malattia incurabile.

Fabio Salvietti, persona buona e, come lo ha definito il suo amico Piero Rossi,nel saluto in chiesa, “ uomo del silenzio e del poco dire, ma persona del sorriso e del suono dolce ed armonioso del silenzio” , ha passato la sua intera vita al lavoro  nel settore culturale del Comune di Castiglion Fiorentino.

A Castiglioni era amico e benvoluto da tutti. Come scrive sui social il suo amico e noto storico castiglionese, Santino Gallorini: “Ciao Fabio! Ci mancherai.Questo 2024 comincia proprio male. Si è portato via Fabio Salvietti, una bravissima Persona. L'ho conosciuto tanti anni fa, quando arrivò alla Biblioteca di Castiglion Fiorentino in appoggio allo storico Direttore Piero Fusi. Fabio iniziò a modernizzare la Biblioteca, lavorando molto con il PC appena acquistato dal Comune. Fabio era bravo a lavorare con il computer e Piero gli delegava volentieri quel tipo di lavoro. Ma Fabio era anche bravo a fare il bibliotecario classico e riusciva a trovare qualsiasi pezzo nascosto nell'ancora non catalogato Archivio Storico. Sempre gentile, sempre disponibile, sempre sorridente. Era un piacere incontrarlo dentro e fuori dalla Biblioteca. Negli ultimi anni si era dato alla fotografia e scattava splendide foto. Spesso la mattina pubblicava su FB una foto di Castiglioni scattata al momento, commentando il tempo e augurando il buongiorno. Ricordo di averlo trovato una sera in fondo alla Stradone di Montecchio con Mario Menci. Entrambi "armati" di potenti teleobiettivi, attendevano il rientro di certi uccelli ai loro nidi ricavati nelle antiche leopoldine. Poco più di due anni fa Fabio era andato in pensione e il Sindaco Mario Agnelli gli aveva consegnato una targa per ringraziarlo dei 37 anni trascorsi a lavorare per il Comune di Castiglion Fiorentino.  Purtroppo la malattia non gli ha permesso di godersi la pensione e a noi di continuare a godere della sua amicizia e delle sue splendide foto. Riposa in Pace Fabio”.

Personalmente ho avuto modo di conoscerlo alla fine degli anni 1990, quando fui in Castiglioni come Presidente del Distretto Scolastico Valdichiana e di consolidare poi la nostra amicizia nel corso delle tre donazioni di libri e di documenti storici, che, tra il 2000 e il 2015, ho fatto arrivare alla Biblioteca Comunale di Castiglion Fiorentino. Dei circa venticinquemila volumi lui ha fatto il riversamento elettronico del  primo inventario essenziale, che nei vari scatoloni dei Fondi Morese, Iscos, Decesaris,Biblioteca Cisl, assieme a me, avevano appuntato a mano Piero e Monica. Apprezzai molto la sua collaborazione, la sua gentilezza e stima nei miei confronti, che io contraccambiavo di vero cuore. E oggi sono davvero commosso di aver potuto coltivare la sua amicizia anche dopo che due anni fa era andato in pensione. Oggi porto con me, negli occhi, il suo sorriso sincero e spontaneo, che mi riservò in quest’inizio di estate 2023,  quando al bar sotto le Logge cinquecentesche del Vasari, in Piazza del Municipio, ebbi l’onore e il piacere di condividere ancora una volta un caffè con lui e con l’attuale direttrice della Biblioteca, dottoressa Stella Menci.

Piazza del Municipio era il suo giardino di casa e tutti lo salutavano e conversavano con Fabio, che per tanti anni è stato una grande colonna,  un riferimento della biblioteca comunale  e  che ha goduto della stima di tutta l’amministrazione comunale nei suoi 37 anni di servizio all comunità castiglionese. Come ricorda il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli, nel suo messaggio di cordoglio: "Non è passato molto tempo da quando insieme a me tutto il Consiglio Comunale di Castiglion Fiorentino aveva salutato e ringraziato Fabio Salvietti per i suoi 37 anni di lavoro svolti nel nostro comune e in particolare nella sua amata biblioteca. Ora che poteva dedicarsi alla sua grande passione della fotografia, una brutta malattia l'ha portato via prematuramente dalla sua Castiglioni alla quale, sono certo, rimarrà eternamente legato, come noi lo siamo stati a lui. Riposa in pace caro Fabio".  Anche Margherita Scarpellini, ex responsabile del sistema museale castiglionese, ha avuto parole di stima e di accorato dolore per la morte di Fabio : "Un uomo perbene, gentile, disponibile, attento, educato, rispettoso, operoso, generoso (gli aggettivi positivi per definirlo sono infiniti) che porterò sempre nel cuore. Da lui, per le sue capacità tecnologiche, sono stata supportata per anni per una infinità di iniziative nella promozione del Museo Archeologico di Castiglion Fiorentino oltre alle attività della Biblioteca e della Pinacoteca. Fabio era sempre disponibile e desideroso che tutto funzionasse".

L' ex-sindaco Paolo Brandi così ricorda Fabio nella sua pagina di FB: " per  lunghi anni  ho collaborato con Fabio, una persona di grande valore professionale e umano. Fabio Salvietti è stato una figura centrale per il rilancio del ruolo della biblioteca, dell’archivio storico e della rete museale castiglionese. Il suo, per tanto tempo, è stato un impegno continuo, attento ai dettagli, un’attività indispensabile e discreta di cui tutti oggi comprendono finalmente l’importanza. Grazie a lui, al direttore Piero Fusi e ai tanti collaboratori  che si sono succeduti negli anni la Biblioteca si era trasformata da semplice raccolta libraria in un centro propulsore di cultura e iniziative. Era diventata l’Istituzione Culturale ed Educativa Castiglione. Un’entità viva, attenta alle novità, ma capace di conservare gelosamente la tradizione (. ....)Spero che nel tempo la sua memoria non si indebolisca, sarebbe bello, passato questo momento di intesa emozione, ricordarlo per sempre. Magari dedicargli uno spazio nella “sua biblioteca” o nel museo. Sarebbe un modo giusto per mantenere la memoria un uomo che ha dato molto a Castiglioni".

Parole toccanti e commoventi, che hanno fatto scendere più di una lacrima tra i presenti ai funerali, sono state dette in chiesa  dalle figlie Federica e Giulia (con una lettera letta dalla loro amica Sara) , che hanno così salutato il loro amatissimo babbo: “ tu ci hai insegnato ad amare la natura e i tramonti (….) Per tutta la vita resterai tu il nostro tramonto più bello”.

Anche L’Etruria si unisce al dolore dei familiari, degli amici e della comunità castiglionese per la perdita prematura di questo caro amico buono, mite, colto, dal sorriso e dal silenzio che parlavano a tutti, porgendo loro cristiane condoglianze.

Ivo Camerini