L’Etruria

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Chiusi- Ruzzi della Conca: Biffe pronte per qualche cosa di storico

Nel bracciale femminile trionfa il Mar Nero

Chiusi- Ruzzi della Conca: Biffe pronte per qualche cosa di storico

I Ruzzi della Conca di Chiusi si sono accesi in un primo fine settimana molto intenso che ha regalato conferme, ma anche risultati a sorpresa che hanno mescolato le carte in vista del prossimo week end, dove una contrada alzerà al cielo l’ambita conca in segno di vittoria. Le prime a scendere in campo sono state le ragazze della palla al bracciale femminile nel quale hanno trionfato, confermando la vittoria dello scorso anno, i colori nero/azzurri del mar nero. Chiara Rapicetta, Cristina Feri e Cinzia Santopaolo hanno lasciato poco o nulla alle avversarie che una dopo l’altra, compresa la Fornace arrivata in finale ma mai veramente in partita, si sono dovute arrendere ad un gioco veloce, potente e tecnicamente ben fatto.  La seconda conca consecutiva del Mar Nero, nel bracciale femminile, ha tutta l’aria di essere l’inizio di un’egemonia difficile da far cadere visto che, in campo, le ragazze in nero/azzurro hanno dimostrato veramente di essere di un altro pianeta.

 Se il bracciale femminile ha confermato, quindi, la propria contrada regina, nel bracciale under 20 il nuovo re veste in colore verde/arancio delle biffe. I giovani biffaioli oltre a un bel gioco hanno dimostrato anche tanto cuore e voglia di vincere lottando punto a punto in una finale infinita contro il granocchiaio, che sono scesi in campo da campioni in carica, terminata 17-15. Per le contrada delle Biffe la vittoria nel bracciale under 20 non può che essere una bella notizia visto che rappresenta anche un vivaio florido dal quale attingere tra qualche anno per il bracciale maschile.

 E proprio nel maschile è arrivato forse il risultato, alla vigilia, più inatteso quello che dai pronostici avrebbe sbancato il botteghino. La prima finalista “dei grandi” è, infatti, la contrada verde/arancio delle biffe che con Davide Giannotti, Matteo Micheletti e Giacomo Ferretti ha fatto chinare la testa a tutti le altre contrade senza neanche troppa difficoltà. Il Granocchiaio (campione in carica) ha pagato il cambio di squadra e il solo Marco Gobbini (kimbo) in campo degli storici campioni veterani non è bastato ad arginare l’onda d’urto delle rivali. La Fornace (seconda lo scorso anno) si è classificata quarta dopo aver perso, senza quasi far sentire la propria presenza, una prima partita con il Sottogrottone che al contrario ha chinato la testa solo in finale contro le Biffe. In casa verde/arancio la conca è arrivata solo 6 volte e l’ultima nell’ormai lontano 2001; per Giannotti, Ferretti, Micheletti & Company il sapore di qualche cosa di storico è, quindi, ormai nell’aria.

Oltre al bracciale nel primo fine settimana è andata anche in scena la corsa del maiale dove per il secondo anno consecutivo si è imposto il Mar Nero con Giulio Scarpanti. Sia sabato che domenica le ore notturne si sono poi animate con gli stand gastronomici e la cucina dello Speluzzico, ristorante delle contrade, che sera dopo sera si conferma una delle scommesse più riuscite dei Ruzzi della Conca degli ultimi anni.