L’Etruria

Redazione

I protagonisti del Gruppo Storico della Città di Cortona

Intervista a Francesco Morè, tamburino e attuale rullante del Gruppo Storico

I protagonisti del Gruppo Storico della Città di Cortona

Per la serie delle interviste ai protagonisti del Gruppo Storico, in vista del Trentennale del GS del 2024, abbiamo incontrato Francesco Morè, giovane tamburino, attualmente rullante del Gruppo Storico.

Quando sei entrato nel GS?

Sono entrato nell’estate del 2017, all’età di 10 anni. E’ ed è stata una bella sfida vinta, che prosegue tuttora con tanta passione.

Che ruolo rivesti all’interno del GS?

Sono entrato come tamburino semplice ed attualmente rivesto il ruolo rullante. Ho avuto comunque anche la possibilità di provare la chiarina e la bandiera, ma mi sono reso conto che non sono ruoli adatti a me. Se non avessi avuto queste possibilità, magari non avrei consolidato la mia passione nel rimanere tamburino.

Che rapporto hai con i tuoi compagni all’interno del GS?

Io li definisco davvero degli amici, perché quando entri nel GS si forma una comunità di persone, che tengono l’uno all’altro. Ci vediamo molto spesso anche al di là delle prove.

Che atmosfera hai percepito quando sei entrato nel GS ?

La prima volta, che arrivai alle prove, mi accompagnò la mia mamma. Ero in soggezione da una parte perché c’erano ragazzi più grandi e dall’altra perché pensavo di non essere all’altezza. In realtà sono stato subito accolto calorosamente da tutti. Mi ricordo in maniera vivida ancora la prima volta che ci siamo messi a cerchio per imparare a suonare il timpano ed in particolare le prime lezioni di Arianna Osservanti e di Francesca Adreani.

Cosa è cambiato dal tuo punto di vista nel GS, crescendone all’interno?

È cambiato sicuramente il numero. Adesso siamo molti: ogni volta che suono e mi volto a vedere dietro di me, è emozionante vedere la fila di tamburini, nonché il suono forte e ritmico che sprigioniamo.

Inoltre è cambiato il modo di affrontare i ruoli: quando sono entrato i ruoli erano più rigidi ed era più difficile diventare rullante o cambiare ruolo all’interno del GS. Ora invece si può fare con maggiore tranquillità e fluidità.

Quale uscita ti ha più emozionato fino ad ora?

Mi è rimasta impressa l’uscita che abbiamo fatto a Chateau-Chinon in Francia, dove siamo stati accolti dalle famiglie francesi del gemellaggio. Abbiamo girato il paese durante le sfilate e anche al di fuori dei momenti di rievocazione.

L’altra uscita molto interessante è stata quella di Poggio a Caiano (PO): ci sono delle uscite che rimangono impresse più di altre sia per i momenti di condivisione, sia per i luoghi dove si svolgono le esibizioni.

Cosa provi quando entri in Piazza suonando per il GS?

Sicuramente provo ansia e tachicardia negli istanti prima di entrare in Piazza. Una volta in Piazza possiamo sfogare questo sentimento direttamente sul tamburo con colpi più intensi. E questa metodica permette di raggiungere nel giro di pochi minuti tranquillità, ma anche di mantenere la giusta tensione, per evitare gli errori.

Suonare uno strumento all’interno dl GS ti ha permesso di crescere. Come ti vedi ora rispetto a quando sei entrato nel GS?

Mi sento più confidente in me stesso rispetto all’inizio. Anche tecnicamente sono notevolmente migliorato. Adesso addirittura io stesso insegno alle nuove leve: mi rendo conto che uso gli stessi termini che hanno usato con me, quando imparavo.

Un’altra importante lezione di vita che imparato nel GS è il fatto che è necessario seguire una disciplina, un ordine, per fare delle belle esibizioni e per migliorare costantemente. Comunque questo non preclude mai i momenti di divertimento e di leggerezza. Sicuramente dopo aver fatto molto prove ed aver fatto una bella esibizione, sapendo di aver dato tutti se stessi, il festeggiare è ancora più piacevole.

Nel 2024 viene festeggiato il trentennale del GS. Tu come sei venuto a conoscenza della presenza del GS a Cortona?

Conosco il GS fin da quando era molto piccolo. Con la mia famiglia ho sempre sfilato durante l’Archidado. Sono entrato nel GS, quando appunto avevo 10 anni, spronato da una mia amica, che era appena entrata a suonare il tamburo. Lei mi fece capire che nonostante fossimo molto piccoli, ci avrebbero insegnato a suonare il tamburo o a sbandierare.

Cosa ti aspetti dal futuro del GS?

Siamo molto determinati ad andare avanti. Ci sono alcuni ragazzi più grandi che stanno spingendo il Gruppo verso una crescita lenta, ma costante: questo è il nostro segreto. Pertanto mi aspetto solamente il meglio dal futuro per il GS.

 

La passione, con cui Francesco ha affrontato questi pochi, ma intensi anni nel GS, si riflette anche nei suoi occhi e nelle sue espressioni, mentre ne parla. Francesco, pur essendo molto giovane, dimostra delle idee chiare, definite e positive sulla sua esperienza nel Gruppo Storico.

Le foto utilizzate in questo articolo sono di Andrea Migliorati e Mattia Vagnetti

Chiara Camerini