L’Etruria

Redazione

Meoni: montagna cortonese abbandonata

Meoni: montagna cortonese abbandonata

Peccato, ancora una occasione perduta, la tristezza di vedere un territorio ricco di offerte ed espansione economica abbandonato a se stesso, grazie ad una amministrazione che non solo è poco attenta ma non si interessa proprio dello sviluppo dello stesso.

La nostra montagna cortonese, potrebbe offrire tanto, su questo abbiamo a suo tempo presentato anche un serio progetto, bisogna ricordare che ai turisti e non solo, oltre al tema storico culturale, piace anche la natura, i paesaggi, la montagna.  Tra l’altro le strade basolate, le vecchie fonti ed altri riferimenti storici fanno parte della montagna e potrebbero essere collocate nei percorsi turistici, nei pacchetti vacanza. Oggi purtroppo ci dobbiamo “accontentare” di avere una pineta del monte S.Egidio in precarie condizioni con l’aggravante della strada che è stata di fatto distrutta dal passaggio dei mezzi di trasporto. Sulla  strada ho avuto modo di approfondire il problema anche in consiglio comunale, adducendo che l’amministrazione comunale non si è avvalsa di nessuna garanzia che possa domani tutelarci in termini di ripristino della viabilità, ad oggi in pessime condizioni.  Molti cittadini ci hanno contattato, quindi non solo i turisti,  rimasti basiti dopo essersi recati nella pineta di S.Egidio, un tempo metà e svago per tutti, infatti ancora predominano gli alberi a terra, l’incuria, l’impossibilità di poter passare un po’ di tempo libero in montagna. Anche i sentieri, le strade di montagna segnano il passo con questo abbandono, con la mancanza di manutenzioni,  presentando a coloro che si recano in quota uno spettacolo raccapricciante. ( parte delle pinete sono di proprietà privata )

Credo che sia giunta l’ora di iniziare un percorso nuovo, con persone che amano il territorio, la nostra montagna deve ripartire, non può e non deve essere abbandonata a se stessa, da S.Egidio, monte Castel Giudeo, Ginezzo, può nascere una realtà che oltre a portare turismo, può dare un segnale importante per l’occupazione, creando sentieri attrezzati, sport all’area aperta, percorsi e soprattutto ripulendo le strade basolate ricche di storia e cultura. 

Non dobbiamo permettere a questi “signori” di cancellare la nostra storia, il nostro progetto, già presentato e ricco di idee senza nessun impatto con l’ambiente, può dare una svolta al territorio tutto, alle attività ricettive, all’economia del nostro territorio. Lo stesso prevede dei punti di ritrovo per gli amanti del Trekking, con attività collegate, ripulitura e manutenzione di tutti i sentieri, i punti di ristoro e informazione ( ovviamente in legno  e amovibili )  dovrebbero essere collocati nella vetta del S.Egidio, monte Castel Giudeo e monte Ginezzo, in modo da fare dei veri collegamenti naturali.

Basta un po’ di impegno, credere nel progetto, per ridare linfa ad un gioiello che ad oggi resta isolato ed abbandonato, ci sono zone d’Italia, che senza offesa hanno montagne non meglio delle nostre, tuttavia riescono a renderle fruibili e in buone condizioni, attirando turismo ed economia.

Basta con questo modo di amministrare, di vantarsi solo dei numeri di eventi creati ad hoc solo per facciata, per farsi pubblicità, abiurando la nostra storia, le nostre tradizioni, la nostra cultura. La montagna deve essere rivalutata, non possiamo permettere che questo bene dei cortonesi venga distrutto, per questo ci batteremo.