L’Etruria

Redazione

Veneri (FDI regione Toscana) e Carini (FDI presidente del Consiglio Comunale di Cortona): "Ospedale La Fratta, guardiamo oltre il Covid"

Veneri (FDI regione Toscana) e Carini (FDI presidente del Consiglio Comunale di Cortona): "Ospedale La Fratta, guardiamo oltre il Covid"

“L’attuale emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha fatto emergere con forza l’importanza di un tessuto sanitario capillare del quale il nostro territorio non può fare a meno. La sciagurata linea politica, che ha portato la Regione a tagliare servizi sanitari e presidi ospedalieri in tutta la Toscana, oggi ci presenta il conto -dichiarano il Presidente del Consiglio comunale di Cortona, Nicola Carini, e del Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Gabriele Veneri- Aver gestito la sanità pubblica dando più importanza alla parte manageriale rispetto a quella sanitaria, trattando la Asl più come aziende interessate alla riduzione dei costi che alla qualità dei servizi, ha messo in secondo piano i bisogni dei cittadini e ci vede in affanno nella lotta contro il virus. La medicina territoriale deve avere maggiore importanza e non svolgere un ruolo comprimario, bisogna valorizzare i medici di famiglia così che possano interporsi tra l’ospedale ed il paziente. Al di là degli accordi tra Asl e conferenza dei sindaci della Valdichiana per trattare i pazienti Covid direttamente nel nostro territorio, dobbiamo guardare oltre, dobbiamo avere una visione per il futuro che eviti gli errori del passato e ci faccia trovare pronti di fronte a nuove emergenze. Pensiamo a gettare la basi, in Consiglio regionale e in Valdichiana, per garantire il potenziamento dell’ospedale La Fratta presentando un progetto organico alla Regione. Dobbiamo individuare strumentazioni, personale e nuovi reparti, (come la terapia intensiva), per consolidare il Santa Margherita e per evitare il sovraccarico del San Donato di Arezzo. Inoltre, condividiamo le parole del sindaco Ghinelli riguardo la volontà del Governatore Giani che vorrebbe staccare Grosseto e Siena lasciando in zona rossa la sola Arezzo -aggiungono Carini e Veneri- L’Asl Toscana sud est è stata voluta e creata dalla Regione, l’area vasta deve valere nella normalità e nell’emergenza. In caso contrario va subito rivista, siamo o non siamo figli della stessa madre? Giani non si inventi altri criteri”.