L’Etruria

Redazione

Oltre 1300 aretini in cura al Ser.d

Tutti i numeri delle dipendenze in un convegno che si è tenuto alla Borsa Merci

Oltre 1300 aretini in cura al Ser.d

Oggi i giovani non consumano un solo tipo di droga, ma sostanze stupefacenti di diversi tipi e in maggiori quantità rispetto al passato. E’ quanto emerge dal convegno sulle dipendenze giovanili promosso dal Rotary Club aretino alla Borsa Merci di Arezzo.

 “In città seguiamo circa 1000 tossicodipendenti e 300 alcolisti - ha spiegato il direttore del Serd di Arezzo Marco Beccattini - Con droga e alcool si inizia quasi sempre nell’adolescenza per soffocare lo stato  di angoscia tipico dell’età e per sentirsi all’altezza del gruppo.”

"Spesso anche  negli ambulatori privati giungono adolescenti che chiedono aiuto per vari motivi - ha spiegato la psicoterapeuta Guendalina Rossi- I giovani  riferiscono di bere e di utilizzare sostanze stupefacenti, ma non ne parlano come  un problema.”

Circa la metà degli studenti toscani tra i 14 e i 19 anni  hanno abusato di alcool nel corso dell'ultimo anno e circa un terzo di loro ha assunto almeno una sostanza stupefacente. Questi i dati che emergono da uno studio della regione Toscana (Studio Espid).

Il neurologo Giovanni Linoli ha spiegato che gli effetti neurotossici da alcool e droghe presentano spesso danni a organi diversi. “ Ad esempio la cocaina, oltre agli effetti sul sistema nervoso, può provocare infarto acuto del miocardio o alterazioni del ritmo cardiaco, causa di morte improvvisa in soggetti giovani. Per avere degli effetti negativi sul sistema nervoso, causati da sostanze stupefacenti, può bastare un’ assunzione del tutto occasionale.”

“Attraverso un particolare esame del cervello - ha spiegato Giulia Montelatici (medicina nucleare) - è possibile esaminare le immagini e comprendere i meccanismi di funzionamento delle droghe fino ai danni e alle alterazioni che provocano.”

Soddisfatto il presidente del  Rotary club Roberto Giotti, che grazie alla  collaborazione con la Asl Toscana sud est, le scuole aretine, il Calcit, Federfarma e la Fondazione  Cesalpino ha permesso di affrontare il tema caldo delle dipendenze nel territorio aretino.