L’Etruria

Redazione

L’aglione di Jacopo e Giada

L’aglio degli innamorati è sbarcato a Portole e dintorni della montagna cortonese

L’aglione di Jacopo e Giada

L’ortaggio  Allium ampeloprasum, varietà Holmense, comunemente chiamato “ Aglione della Chiana” , ma anche “ Aglio degli innamorati” , da un paio d’anni è sbarcato a Portole e dintorni nella montagna cortonese.

Transitando per Portole, più precisamente per quell’angolo di paradiso che è “Casa Montana”, ho visto i giovanissimi Iacopo Lapi e Giada Fusci in mezzo ai loro campi e intenti al delicato e particolare lavoro della rimozione dei fiori o “ talli “ di aglione.

L’aglione è un prodotto agricolo doc che, negli ultimi anni, ha avuto grande successo agricolo e risonanza culinaria nelle terre di Valdichiana ed ora ha trovato coltivazione sperimentale anche nella nostra montagna.

Alla vista di questi due giovani amici imprenditori agricoli cortonesi che sono al lavoro nei loro campi, nonostante l’imminenza del cumbrigliume,  mi sono ricordato dei montagnini di quando ero piccolo che lasciavano i campi e i boschi solo al calar della notte e quindi non ho potuto  non fermarmi per una breve chiacchierata, che riporto quasi per intero, proprio per rendere pubblico il loro amore alla nostra montagna e la loro scelta controcorrente di venire a vivere e lavorare, da un paio di anni a questa parte, nel podere dei loro amatissimi nonni Tonino ed Anna.

Come si vede dalla foto collage qui pubblicata, Jacopo e Giada ( di cui il nostro giornale raccontò la loro scelta di vita nell’agosto del 2024) hanno molta attenzione e cura nel far crescere le loro oltre mille piante di Allium ampeloprasum , che, nel 2023, hanno deciso di coltivare nei campi terrazzati della loro azienda agricola.

Un’azienda agrituristica che gode di un panorama unico e splendido sul Lago Trasimeno e sulla Valdichina di confine tra Toscana ed Umbria e che, dopo le tante fatiche di nonno Tonino Fragai ed Anna Antolini, hanno deciso di promuovere come realtà produttiva del buon cibo biologico, oltre che come splendida  location di riposo turistico e naturistico.

L’idea di coltivare e  produrre aglione - mi dice Jacopo mentre scatto le due foto qui pubblicate -  è venuta a me e Giada non solo perché a conoscenza del successo che questo prodotto ha nella nostra pianura, ma soprattutto per sperimentare e aumentare le coltivazioni biologiche tradizionali dei miei nonni , che sono stati ben felici di aiutarci anche in questa innovazione non semplice per via della terra diversa rispetto alla Valdichiana  e del clima più freddo. Questo è il secondo anno di produzione. Il primo furono seminati circa quattrocento capi da cui, tolti quelli autoconsumati e quelli regalati ad amici e parenti, è stato ricavato il seme per circa 1200 nuovi capi, che hanno costituito questa produzione 2025, ormai in arrivo. Una produzione agricolo-biologica  importante e sicuramente rara nella nostra montagna cortonese. Infatti l'altitudine e il clima più rigido rallentano lo sviluppo e quindi il periodo di raccolta. Questo non va certo incontro all'esigenza del mercato, che inizia a farlo trovare in vendita già in maggio, cioè un mese prima del nostro. Comunque il nostro aglione, che è un prodotto biologico di prima qualità, ha trovato buona casa nei nostri campi terrazzati e, rispetto a quello della pianura,  sviluppa capi di pari grandezza, ma con una consistenza tenera e un sapore delicato dove è assente l'amaro, cioè quella sensazione gustativa che ad alcuni può risultare sgradevole e  che certamente viene fuori a causa di una raccolta anticipata che qui in montagna invece avviene solo a fine giugno”.

Nel ringraziare Jacopo e Giada per disponibilità a farsi fotografare e raccontare brevemente ai nostri lettori la  storia dell’aglione montagnino o degli innamorati, faccio loro i complimenti de L’Etruria,  di cui sono attenti e fedeli lettori , pregandoli altresì di portare il mio saluto personale ai loro nonni Tonino e Anna, che, pur ormai diversamente giovani come me, non si risparmiano un attimo per aiutare nel lavoro i loro bravissimi e simpatici nipoti.

Ivo Camerini