L’Etruria

Redazione

Il domani d’Europa e d’Italia nell’appassionato discorso cortonese del Presidente Sassoli

Rivolto al Pd  ha chiesto di andare avanti marciando tutti assieme per gestire la complessità del non facile oggi,in quanto un partito corale serve al Paese e all'UE.

Il domani d’Europa e d’Italia nell’appassionato discorso cortonese del Presidente Sassoli

La seconda giornata del convegno di Areadem-Pd a Cortona  si è conclusa con un appassionato e applauditissimo discorso del neo-presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli , che tanti cortonesi votarono come parlamentare alle ultime europee.

Sassoli arrivato in città nel primo pomeriggio è entrato all’Auditorium di Sant’Agostino attorno alle cinque e , dopo aver ascoltato diversi interventi di esponenti  democratici territoriali e nazionali ,anche di primo piano come il neoministro Paola De Micheli e il neosottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta, ha chiuso i lavori serali  dell’assise pd, parlando subito dopo il gesuita padre Francesco Occhetta, che ha invitato i politici di centro-sinistra ad essere inquieti,concreti e pieni di immaginazione in questo tempo di transizione verso un futuro tutto da costruire e dove le differenze, gli opposti , come insegna Eraclito,non si escludono a vicenda, ma nel loro divenire generano armonia oltre che pòlemos.

Proprio partendo dall’invito dell’illustre gesuita, il Presidente Sassoli ha tenuto ai presenti un elevato e argomentato discorso, dove ha assicurato che il Parlamento europeo  chiederà nuove regole e opererà per una nuova Europa  ricondotta ai valori democratici della fondazione e del primato dei cittadini sulle élites, sui cuori di pietra della finanza.

Un’Europa nuova, dove l’Italia sarà protagonista per superare le politiche restrittive dei bilanci puramente ragionieristici e dove la governance dovrà  trovare programmi, fatti , soluzioni per impedire quel cammino all’indietro verso i sovranismi e i nazionalismi ottocenteschi che in troppi vanno predicando e proponendo.

Un’Europa unita e allargata, che, facendosi carico dei bisogni dei popoli, sposi il popolarismo e chiuda le porte ai populisti, che invocano le forme democratiche per uccidere la sostanza della democrazia e della libertà.

Cultura, istruzione, sanità, agricoltura, industria non devono più essere settori violentati dai tagli del neoliberismo  e su questo -ha assicurato ancora Sassoli - il nuovo Parlamento europeo chiederà alla Commissione e  ai governi nazionali di voltare pagina accogliendo da subito la proposta del nuovo ministro Gualtieri di scorporare le spese per investimenti  produttivi e industriali dai bilanci degli stati membri.

Così come -ha aggiunto inoltre Sassoli-  il Parlamento chiederà che sull’emigrazione si strutturino risposte comunitarie “perché il problema non è italiano , ma europeo”.

Così come – ha sottolineato il presidente Sassoli -  europeo è ormai il problema dei confini del Nord, dell’allargamento dell’Unione a tutti i  paesi balcanici, della creazione di un’area di libero scambio mediterraneo, proposta dall’Italia e su cui il nuovo governo potrebbe essere protagonista decisivo portando in porto sicuro , fuori dai mari procellosi, la nostra piccola barca dell’economia nazionale.

Così come -ha detto Sassoli-  sarà europea ed atlantica la risposta da dare a Putin , che, con la sua famosa intervista di luglio, ha chiesto di superare la tripartizione democratica dei poteri , i valori di libertà e di democrazia personalistica su cui invece credono gli italiani che hanno a cuore la loro Costituzione e l‘Europa immaginata e voluta da Degasperi, Adenaur e Schuman.

“ La mia elezione a presidente - ha inoltre chiosato David Sassoli – non è nata a Strasburgo, ma qui a Cortona nelle riflessioni che facemmo insieme nel nostro incontro dell’anno scorso, quando ci ponemmo il problema del futuro e del dialogo con i diversi da noi, con gli avversari politici che però credono nel bene comune dell’Italia e dell’Europa”.

“ Il governo italiano appena partito- ha poi concluso il Presidente Sassoli- dovrà far comprendere che l’Italia non è un fortino assediato, che da soli non si va da nessuna parte e soprattutto far riconciliare tutti i cittadini con la politica con la P maiuscola. Quella cioè che crede nei valori di libertà, di pluralismo, di condivisione e di pace, che, a settant’anni dal tragico settembre 1939, ancora non sono patrimonio di tutti, di tutta l’Europa”.

In questa seconda giornata tanti i discorsi politici di dirigenti e amministratori democratici intervenuti. Tutte riflessioni attente e indirizzate all'odierno momento delicato italiano ed europeo e che hanno arricchito il dibattito di questo incontro cortonese 2019 di  Area-dem .

Non possiamo darne conto come meriterebbero. Nel segnalare i nomi di alcuni dirigenti nazionali PD, come Roberta Pinotti, Piero  Fassino, Silvia Costa,Giuseppe Lupo  e di governo, come il ministro Paola De Micheli e il vice ministro Pier Paolo Baretta , riassumiamo ai lettori alcuni concetti più volte evidenziati in tutti i discorsi ascoltati. Discorsi pieni di buona politica e di senso civico, che hanno chiesto al Pd pragmatismo , trasparenza nell’azione di governo intrapresa con gli avversari di ieri e soprattutto interfaccia quotidiano con le realtà territoriali e regionali e con la vita di quei cittadini italiani le cui famiglie  non sbarcano il lunario o lo fanno con sacrifici immensi, causa tasse e precarietà economica e di lavoro.

Baretta,Lupo e Costa , in questa direzione, hanno sottolineato  che il governo appena costituito “ non potrà fallire” se il suo programma sarà popolare e condiviso con le forze sociali e sindacali, con il ceto medio, che rischia di scivolare nel lumpenproletariat, con gli esclusi dalla società del benessere, con coloro che non hanno voce.

Due discorsi di grande contenuto accademico e argomentativo sono stati quelli tenuti dal gesuita padre Francesco Occhetta e dal professor Paolo Feltrin.

Ha presieduto i lavori anche di questa seconda giornata il neo Viceministro degli Esteri dell'Italia, Marina Sereni. 

Per saperne di più : www.areadem.info dove ci sono sintesi e videoregistrazioni.

Nella fotocollage: il momento del discorso del Presidente Sassoli in Sant’Agostino, la platea dei presenti con in prima fila il ministro Dario Franceschini ; David Sassoli e Silvia Costa in centro città al termine dei lavori mentre leggono L’Etruria del 15 settembre.

Ivo Camerini