L’Etruria

Redazione

La Cisl da Giulio Pastore ad Annamaria Furlan -1

Si apre oggi a Roma il XVIII congresso nazionale della Cisl che verrà seguito anche dal nostro giornale.In questo non breve articolo una sintetica storia dei congressi del cosiddeto "sindacato nuovo"

La Cisl da Giulio Pastore ad Annamaria Furlan -1

Sul tema “ Per la persona, per il lavoro”, si apre oggi a Roma il XVIII Congresso della Cisl e alla seduta d’apertura sarà presente anche il nostro giornale. In questo non corto articolo diamo conto della storia dei congressi del secondo sindacato. Insomma, date, nomi e idee di una lunga marcia iniziata il 30 aprile 1950.

La Cisl viene fondata il 30 aprile

1950 con l’approvazione del “ Pat-

to di unificazione delle forze sin-

dacali democratiche” , votato al-

l’unanimità dai delegati della Lcgil, del-

la Fil e della Ufail, riuniti in assemblea

generale costituente al teatro Adriano

di Roma. In quel “patto” costitutivo di

cinquantun anni fa, tra l’altro, si affer-

mano i seguenti punti: “La Cisl sorge

per stringere in un unico volontario vin-

colo sindacale tutti i liberi lavoratori ita-

liani che - convinti della necessità di re-

spingere un sindacalismo fondato, ispi-

rato e diretto da correnti politiche e

ideologiche - vogliono impostare il mo-

vimento  sindacale  sull’autogoverno

delle categorie esercitato nel quadro

della solidarietà sociale e delle esigen-

ze generali del Paese. La Cisl afferma la

sua decisa volontà di tutelare il rispet-

to e la dignità della persona umana co-

me condizione primaria di vera giusti-

zia sociale e proclama i seguenti fonda-

mentali diritti dei lavoratori, che pren-

de solenne impegno di difendere e pro-

pugnare:

1) diritto al lavoro, come naturale mez-

zo di vita, e alla sua libera scelta;

2) diritto alla giustizia sociale, fonda-

mentale mezzo di pace duratura nella

convivenza civile;

3)  diritto all’inserimento delle  forze

del lavoro negli organi che determina-

no gli indirizzi della politica economica

del Paese;

4) diritto alla garanzia e alla stabilità

dell’occupazione, nella più ampia liber-

tà individuale e familiare;

5) diritto all’assistenza e alla previden-

za, contro ogni concezione paternalisti-

ca, da realizzare attraverso una legisla-

zione che garantisca stabilmente il sod-

disfacimento delle esigenze dei lavora-

tori e delle loro famiglie in ogni tempo

e in ogni evenienza della vita;

6) diritto alla costituzione di libere or-

ganizzazioni democratiche e al libero

esercizio della loro azione sindacale,

ivi compreso il diritto di sciopero, per

la legittima difesa degli interessi di chi

lavora;

7) diritto alla rappresentanza dei lavo-

ratori negli organismi, che esistono e

possano esistere, in modo da rendere

determinante l’influenza del  mondo

del  lavoro sugli  orientamenti sociali

della vita nazionale;

8) diritto all’immissione delle forze del

lavoro nella gestione e nel possesso

dei mezzi di produzione”.

La Segreteria confederale eletta dal-

l’Assemblea generale dell’Adriano ri-

sulta così composta: Giulio Pastore (se-

gretario generale), Giovanni Canini, Pa-

olo  Consoni,Roberto Cuzzaniti,  Luigi

Morelli, Enrico Parri (segretari), Alber-

to Cajelli, Paolo Cavezzali, Dionigi Cop-

po, Giuseppe Giuffrè, Amleto Mante-

gazza, Anselmo Martoni, Appio Clau-

dio Rocchi, Bruno Storti ed Ermanno

Trebbi (vice segretari).

E’ la prima segreteria confederale ed è

quella che porterà la Cisl al suo primo

Congresso nazionale del 1951.

Questi dirigenti, di diversa provenien-

za politica e culturale, sono i protagoni-

sti del non facile passaggio vissuto dal

‘libero’ sindacato dopo la rottura del

1948 e vengono oggi indicati dalla lette-

ratura storica come ”coloro che seppe-

ro accendere il fuoco del sindacalismo

democratico nell’Italia del secondo no-

vecento. Questa definizione è riferita

anche  ”all’attraversamento del  mar

rosso” che  dovettero compiere nel-

l’estate del 1948 in seguito allo sciope-

ro politico proclamato dalla componen-

te social comunista dopo l’attentato a

Palmiro Togliatti. Un attraversamento

che ebbe come tappe intermedie, ma

fondamentali, la costituzione della Lcgil e della Fil.

La Lcgil, costituita il 17 ottobre 1948 da

Pastore e dai sindacalisti della corren-

te cristiana della Cgil unitaria, fu la pri-

ma roccaforte del sindacalismo demo-

cratico italiano e risultò essere l’edifi-

cio portante dell’unificazione del 30

aprile 1950 che diede appunto vita alla

Cisl.

 

I CONGRESSO

Napoli

11-14 novembre 1951

Il I Congresso confederale si svolge a

Napoli nel salone del Museo nazionale.

I lavori sono presieduti da Renato Cap-

pugi. Partecipano al Congresso 768 de-

legati, di cui 322 rappresentanti delle

Usp e 446 rappresentanti delle Federa-

zioni e sindacati di categoria. Il tema

congressuale è: “Uomini liberi nel sin-

dacato libero”.

La Cisl conta 1.189.882 iscritti. Questa

la segreteria che guida la Cisl dopo il

primo Congresso: Pastore (segretario

generale); Morelli (segretario generale

aggiunto), Storti, Coppo, Cuzzaniti, Par-

ri, Canini, Cajelli, Cavezzali e Rocchi

(membro di diritto in quanto direttore

di “Conquiste del lavoro”).

 

II Congresso

Roma

23-27 aprile 1955

Il II Congresso confederale si tiene a Ro-

ma al Palazzo dei congressi dell’Eur ed

ha per tema “Il rafforzamento del sin-

dacato, il miglioramento del tenore di

vita dei lavoratori,lo sviluppo economi-

co, sociale del Paese”. Vi partecipano

955 delegati, di cui 342 per le Usp e

613 in rappresentanza delle federazio-

ni e sindacati di categoria, per un tota-

le di 1.326.542 iscritti. Presidente del

Congresso è Renato Cappugi. Argomen-

ti principali del dibattito congressuale

sono l’autonomia fuori da ogni influen-

za del partito, il netto rifiuto di ogni pe-

ricolosa collusione col padronato, la ne-

cessità dell’unificazione delle forze sin-

dacali democratiche. In più si richiede

l’unificazione tra Cisl e Uil. Nella

mozione conclusiva si prende atto de-

gli importanti successi organizzativi re-

alizzati tra il primo e il secondo Con-

gresso e si indica per l’attività futura

della Confederazione la necessità di “u-

no sforzo organizzativo a tutti i livelli a

sostegno  di  un  maggior  dinamismo

contrattuale con l’adozione di opportu-

ne strumentazioni degli organi vertica-

li nei luoghi di lavoro ed il promovimen-

to di sezioni sindacali di azienda,fabbri-

ca, di cascina o fattoria”.

Sui problemi sindacali e contrattuali il

Congresso ribadisce le scelte già opera-

te nel Consiglio generale nella sessione

svoltasi a Ladispoli dal 24 al 26 febbra-

io 1953. In particolare si sostiene che:

la contrattazione collettiva deve esse-

re intesa sempre più come lo strumen-

to principale a disposizione delle classi

lavoratrici; l’introduzione di sistemi di

remunerazione adeguati ai diversi pro-

cessi produttivi deve diventare mate-

ria di contrattazione aziendale collega-

ta ai benefici derivanti dal migliora-

mento  dell’efficienza  produttiva;  la

contrattazione collettiva deve trovare

un rafforzamento nella sua efficacia an-

che attraverso l’istituzione di commis-

sioni paritetiche conciliative e deve svi-

lupparsi ,oltre che ai normali livelli ca-

tegoriali ed intercategoriali, anche a li-

vello nazionale in sede di discussione,

elaborazione ed applicazione delle di-

rettive di politica economica dei pubbli-

ci poteri.

La segreteria, eletta il 28 aprile dal nuo-

vo Consiglio generale, risulta così com-

posta: Pastore (segretario generale),

Storti (segretario generale aggiunto),

Cavezzali, Coppo,Canini, Parri, Macario (segretari).

III Congresso

Roma

19-22 marzo 1959

Il III Congresso confederale si svolge a Roma al Palazzo dei

congressi dell’Eur. Vi partecipano 662 delegati, di cui 261 rap-

presentanti delle Usp e 401 delle federazioni e sindacati di

categoria. Gli iscritti alla Cisl sono 1.654.242. I lavori sono pre-

sieduti da Renato Cappugi. La relazione generale viene illu-

strata ai congressisti da Bruno Storti,che dal 2 luglio 1958,

cioè dal giorno successivo all’ingresso di Giulio Pastore al Go-

verno quale ministro per la Cassa del mezzogiorno, ha assun-

to la carica di segretario generale. Il tema congressuale è: “Il

sindacato democratico per lo sviluppo della società italiana

ed europea”. I punti principali affrontati nella relazione so-

no: l’autonomia sindacale, il rapporto sindacato-partito,

l’unità dei lavoratori, la politica contrattuale. Il Congresso

conferma la linea della Cisl di riferire l’incremento salariale

all’incremento della produttività del lavoro; sollecita un mag-

gior snellimento delle procedure della contrattazione, il rior-

dinamento dell’assetto zonale salariale e la parità di retribu-

zione tra uomo e donna. Viene inoltre ribadito il giudizio ne-

gativo sull’attuazione dell’articolo 39 della Costituzione e vie-

ne indicata, in linea di principio, l’incompatibilità tra respon-

sabilità sindacali e responsabilità politiche e parlamentari.

Un particolare momento di emotività e fraternità associativa

viene vissuto dai congressisti quando Bruno Storti consegna

una medaglia ricordo all’ex segretario generale e fondatore

della Cisl, Giulio Pastore, che il Congresso con un apposito

ordine del giorno, approvato all’unanimità, elegge membro

a vita del Consiglio Generale della Cisl. Questa la nuova segre-

teria: Bruno Storti (segretario generale), Dionigi Coppo (se-

gretario generale aggiunto), Giovanni Canini, Paolo Cavezza-

li, Claudio Cruciani, Luigi Macario, Enrico Parri (segretari con-

federali).

III Congresso

Roma

19-22 marzo 1959

Il III Congresso confederale si svolge a Roma al Palazzo dei

congressi dell’Eur. Vi partecipano 662 delegati, di cui 261 rap-

presentanti delle Usp e 401 delle federazioni e sindacati di

categoria. Gli iscritti alla Cisl sono 1.654.242. I lavori sono pre-

sieduti da Renato Cappugi. La relazione generale viene illu-

strata ai congressisti da Bruno Storti,che dal 2 luglio 1958,

cioè dal giorno successivo all’ingresso di Giulio Pastore al Go-

verno quale ministro per la Cassa del mezzogiorno, ha assun-

to la carica di segretario generale. Il tema congressuale è: “Il

sindacato democratico per lo sviluppo della società italiana

ed europea”. I punti principali affrontati nella relazione so-

no: l’autonomia sindacale, il rapporto sindacato-partito,

l’unità dei lavoratori, la politica contrattuale. Il Congresso

conferma la linea della Cisl di riferire l’incremento salariale

all’incremento della produttività del lavoro; sollecita un mag-

gior snellimento delle procedure della contrattazione, il rior-

dinamento dell’assetto zonale salariale e la parità di retribu-

zione tra uomo e donna. Viene inoltre ribadito il giudizio ne-

gativo sull’attuazione dell’articolo 39 della Costituzione e vie-

ne indicata, in linea di principio, l’incompatibilità tra respon-

sabilità sindacali e responsabilità politiche e parlamentari.

Un particolare momento di emotività e fraternità associativa

viene vissuto dai congressisti quando Bruno Storti consegna

una medaglia ricordo all’ex segretario generale e fondatore

della Cisl, Giulio Pastore, che il Congresso con un apposito

ordine del giorno, approvato all’unanimità, elegge membro

a vita del Consiglio Generale della Cisl. Questa la nuova segre-

teria: Bruno Storti (segretario generale), Dionigi Coppo (se-

gretario generale aggiunto), Giovanni Canini, Paolo Cavezza-

li, Claudio Cruciani, Luigi Macario, Enrico Parri (segretari con-

federali).

 

IV Congresso

Roma

10-13 maggio 1962

Il IV Congresso confederale della Cisl si svolge a Roma al

Palazzo dei congressi dell’Eur. Vi partecipano 526 delegati,

di cui 192 rappresentanti delle Usp e 334 rappresentanti

delle federazioni e sindacati di categoria. Gli iscritti alla Cisl

sono 1.401.737. I lavori sono presieduti da Franco Volontè.

Il tema è :”L’Iniziativa rinnovatrice della Cisl nella società in

trasformazione per la promozione dei lavoratori italiani”.

Il dibattito è caratterizzato dai temi dell’autonomia sindaca-

le e della contrattazione. Nella relazione generale Storti

propone la revisione dell’articolo 39 della Costituzione e

rilancia la proposta dell’unificazione di tutti i sindacati “de-

mocratici”.

Sui rapporti tra Cisl e Cgil Storti si limita a constatare che le

due confederazioni sono “organizzazioni operanti non solo

in posizioni diverse strutturalmente e organizzativamente,

ma che hanno due diverse concezioni della società e del

sindacato”. I punti sui quali si articola la mozione conclusi-

va sono: il rafforzamento organizzativo; lo sviluppo econo-

mico e sociale dell’Italia; un nuovo equilibrio sindacale ita-

liano e lo sviluppo economico-sociale su scala mondiale.

La Segreteria che guida la Cisl dopo il Congresso risulta così

composta: Storti (segretario generale), Coppo (segretario

generale aggiunto), Armato, Cavezzali,Cruciani, Macario,

Scalia (segretari), Baldini, Fantoni, Marcone, Rocchi (vicese-

gretari).

 

V Congresso

Roma 

22-25 aprile 1965

Il V Congresso confederale si svolge a Roma al Palazzo dei

congressi dell’Eur.

Vi partecipano 572 delegati di cui 212 in rappresentanza

delle Usp e 360 delle federazioni e sindacati di categoria.

Gli iscritti alla Cisl sono 1.515.564.

I lavori sono presieduti da Giovanni Canini.

La relazione generale è svolta da Storti sul tema congres-

suale: “La Cisl forza autonoma per il progresso dei lavorato-

ri in una società pluralistica”.

Nel corso del dibattito prendono consistenza posizioni, dif-

ferenti da quelle della segreteria, che si coagulano, in parti-

colare, nelle tematiche portate avanti dalla dirigenza Fim.

La mozione conclusiva si sofferma sulla politica governati-

va che dovrà favorire la ripresa degli investimenti produtti-

vi, soprattutto in direzione delle industrie di base. Per quan-

to riguarda i rapporti con gli altri sindacati viene auspicato

il superamento delle remore ancora esistenti al completo

realizzarsi della unificazione tra le centrali sindacali italiane

aderenti alla Cisl internazionale. Nei confronti della Cgil vie-

ne indicata la linea di azione sindacale, “intesa come stru-

mento di convergenza sulle linee autonomamente elabora-

te e come alternativa competitiva nei riguardi dei lavorato-

ri”. Il 26 si tiene la terza sessione del Consiglio generale che

riconferma nella carica di Segretario generale Bruno Storti.

La segreteria è completata con la nomina di Coppo

(segretario generale aggiunto), Cavezzali, Armato, Scalia,

Cruciani (segretari), Baldini, Fantoni, Marcone (vice segretari).

 

VI Congresso

Roma

17-20 luglio 1969

Il VI Congresso confederale si svolge a Roma al Palazzo dei

congressi dell’Eur. Vi partecipano 610 delegati di cui 2227

in rappresentanza delle Usp e 383 delle federazioni e sinda-

cati di categoria. Gli iscritti alla Cisl sono 1.622.158.

I lavori sono presieduti da Guerrino Tappi. Il tema è: ”Pote-

re contro potere”.

Dopo un serrato e teso dibattito congressuale vengono pre-

sentate due mozioni contrapposte: una della maggioranza,

cui fa capo Storti, ed una della minoranza cui fanno capo

Armato, Macario, Carniti.

Il Congresso stabilisce l’incompatibilità tra il mandato parla-

mentare ed ogni incarico direttivo nell’organizzazione. I

contrasti vertono soprattutto sui modi e sui tempi in cui

perseguire alcuni obiettivi fra i quali: la riforma della casa,

del fisco, della scuola, dell’agricoltura, il disarmo della poli-

zia nei conflitti di lavoro, le forme di rappresentanza e l’uni-

tà sindacale. Il 30 luglio il nuovo Consiglio generale elegge

la segretaria confederale che risulta così composta: Storti

(segretario generale), Scalia (segretario generale aggiun-

to), Baldini, Ghezzi, Pomini, Reggio e Tacconi (segretari con-

federali).

 

VII Congresso

Roma

18-21 giugno 1973

Il VII Congresso confederale si svolge a Roma al Palazzo dei

Congressi dell’Eur. Vi partecipano 799 delegati in rappre-

sentanza di 2.184.279 iscritti alla Cisl. All’Ufficio di presiden-

za sono eletti: Sala, Leolini, Spandonaro, Beretta e Sironi.

Sul tema “Una Cisl forte e unità per l’unità e lo sviluppo

della società italiana” svolge la relazione Bruno Storti.

Il dibattito congressuale fa emergere posizioni divergenti

sui principali temi discussi: politica delle riforme, strategia

delle lotte contrattuali, nuove rappresentanze sindacali al-

l’interno delle aziende, unità sindacale, unità interna all’or-

ganizzazione. Le due mozioni finali, una della maggioranza,

cui fa capo Storti, e una della minoranza, cui fa capo Scalia,

ottengono rispettivamente: 1.121.500 voti  la  prima e

899.500 voti la seconda.

La mozione congressuale vincitrice indica come obiettivi

immediati del sindacato la lotta all’inflazione, la ripresa del-

l’occupazione, la perequazione dei redditi. Riforme, occu-

pazione e Mezzogiorno devono essere i punti qualificanti

della lotta dei lavoratori italiani. Si riconferma la volontà

della Cisl di realizzare l’unità organica portando avanti le

esperienze avviate, generalizzando le strutture di base, fa-

cendo della Federazione unitaria un momento di reale de-

mocratizzazione del processo unitario.

La segreteria, eletta dal nuovo Consiglio generale uscito

dal Congresso risulta così composta: Storti (segretario ge-

nerale), Macario (segretario generale aggiunto),Baldini, Ciancaglini, Fantoni, Marcone, Marini, Reggio, Romei, Spandonaro, Tacconi (segretari confederali).

 

VIII Congresso

Roma

14-18 giugno 1977

L’VIII Congresso confederale si svolge a Roma al Palazzo dei

Congressi dell’Eur. Vi partecipano 1.012 delegati, in rappre-

sentanza di 2.823.735 iscritti alla Cisl. All’Ufficio di presiden-

za sono nominati: Carmelo Pillitteri, Enzo Leolini, Bruno

Mazzi, Antonio Pagani ed Enzo Terranova.

Il tema congressuale è “Una proposta di solidarietà e ugua-

glianza per uscire dalla crisi economica, per impedire la di-

sgregazione sociale”.

La relazione è tenuta dal segretario generale Luigi Macario,

che è succeduto nella carica a Bruno Storti, eletto nel gen-

naio del 1977 alla presidenza del Cnel.

Macario parla della crisi nel Paese che viene definita “non

solo economica e sociale, e non solo civile e politica, ma

anche morale e spirituale”, delle politiche rivendicative e

contrattuali, dell’assetto del territorio, della politica delle

riforme, della riconversione produttiva e dell’azione sinda-

cale internazionale. Il documento conclusivo approva la re-

lazione di  Macario e  la  lista  della  tesi-1  che  ottiene

1.678.500 voti apri a 44 consiglieri. La lista della tesi-2 ottie-

ne 1.225.500 voti a pari 22 consiglieri. Il congresso approva

inoltre il nuovo Statuto confederale. Il 6 luglio il nuovo Con-

siglio generale della Cisl elegge Segretario generale Luigi

Macario con 123 voti favorevoli su 194 votanti e Pierre Car-

niti Segretario generale aggiunto con 125 voti a favore su

195 votanti. Alla segreteria confederale vengono eletti:

Eraldo Crea, Idolo Marcone, Roberto Romei, Michelangelo

Ciancaglini, Manlio Spandonaro. La minoranza non accetta

cariche di segreteria e di Comitato esecutivo. Solo in un se-

condo momento Franco Marini e Pietro Merli Brandini en-

treranno in segreteria. Il superamento delle due posizioni

interne avviene con la riunione del Consiglio generale del 2

maggio 1979 quando Pierre Carniti viene eletto Segretario

generale e Franco Marini Segretario generale aggiunto. Il

Consiglio Generale del 2/5/’79 elegge inoltre la nuova Se-

greteria confederale che risulta così composta: Mario Co-

lombo, Cesare Del Piano, Antonino Pagani, Paolo Sartori.

Luigi Macario, sempre il 2 maggio 1979, lascia la Cisl per

candidarsi alle elezioni politiche e a quelle per il Parlamen-

to europeo e Idolo Marcone si dimette dalla segreteria per

motivi di salute e raggiunti limiti di età.

 

IX Congresso

Roma

7-12 ottobre 1981

Il IX Congresso Cisl si svolge a Roma al Palazzo dei congressi

dell’Eur. Vi partecipano 1.031 delegati, di cui 519 in rappre-

sentanza delle strutture orizzontali e 512 in rappresentan-

za delle strutture verticali.

I lavori sono presieduti da Luigi Paganelli, direttore del cen-

tro Studi Cisl di Firenze.

La relazione è svolta dal segretario generale Pierre Carniti

sul tema: “Capire il nuovo, guidare il cambiamento”.

I temi affrontati da Carniti sono quelli della crisi e dell’

emergenza visti come occasione di trasformazione; del-

la pace e della giustizia quali valori necessari per trova-

re nuovi equilibri nel mondo; del rapporto sindaca-

to-stato democratico; della lotta al terrorismo, della

democrazia sindacale e dell’unità; della riforma della

struttura e dei contenuti della contrattazione connes-

sa alle priorità rivendicative della lotta all’inflazione;

della riduzione dell’orario di lavoro; della necessità di

un riesame dei criteri “di professionalità e della difesa

del salario familiare”.

Il Congresso approva all’unanimità una mozione politi-

ca generale, che fa proprie le tematiche della relazione

e della replica conclusiva di Carniti, 48 mozioni su temi

specifici e 5 ordini del giorno, tra i quali uno sui proble-

mi dell’informazione.

L’elezione dei 102 membri del Consiglio generale avvie-

ne su lista unica di 122 candidati.

Il nuovo Consiglio generale si riunisce a Roma il 27 otto-

bre ed elegge segretario generale della Cisl Pierre Car-

niti con 215 voti su 222 votanti e segretario generale

aggiunto Franco Marini con 176 voti su 225 votanti.

Alla segreteria confederale vengono confermati tutti i

segretari in carica dal 2 maggio 1979 ad eccezione di

Manlio Spandonaro che “chiede di non essere ripropo-

sto”, pur rimanendo “impegnato nella vita dell’organiz-

zazione come coordinatore del settore previdenziale”

della Cisl.

Il 4 luglio 1983 si riunisce il Consiglio generale che eleg-

ge segretari confederali Franco Bentivogli, Sante Bian-

chini, Sergio D’Antoni ed Emilio Gabaglio, che subentra-

no a Cesare Del Piano, deceduto il 25 febbraio 1983, ad

Angelo Fantoni, dimessosi dalla carica per assumere la

segreteria generale della Fit, e a Roberto Romei e Anto-

nino Pagani, che avevano lasciato la segreteria per can-

didarsi alle elezioni politiche generali del 26 giugno

1983.

Michelangelo Ciancaglini lascerà invece la segreteria

confederale il 9 maggio 1984 per candidarsi al Parla-

mento europeo di Strasburgo nelle elezioni del 20 giu-

gno 1984.

X Congresso

Roma

8-13 luglio 1985

Il X Congresso confederale della Cisl si svolge a Roma

presso l’Hotel Ergife dall’8 al 13 luglio 1985.

I delegati che vi partecipano sono 1.053, in rappresen-

tanza dei 3.097.899 lavoratori iscritti all’organizzazio-

ne.

I lavori sono presieduti da Pietro Merli Brandini.

La relazione generale è svolta dal segretario generale

uscente, Pierre Carniti, ed ha per tema: “Solidarietà

per il lavoro”.

Dopo la rottura dell’unità sindacale, avvenuta in segui-

to alla posizione assunta dalla corrente comunista del-

la Cgil, nel febbraio 1984 e, quindi, nel referendum sul-

la scala mobile, Carniti osserva che i rapporti tra la Cisl

e la Cgil dovranno basarsi essenzialmente su tre intese:

l’autonomia, la chiarezza del metodo democratico e la

chiarezza di direzione strategica, cioè la centralità del

lavoro.

Sono le tre  stesse direzioni del lavoro politico-sindacale ribadite nell’intervento di Franco Marini, designato alla guida della Cisl, dopo le note vicende della malattia che aveva colpito Carniti nella primavera del 1984. Infatti, l’11 luglio, a fine giornata, quando Carniti chiude il dibattito congressuale con una replica di alta tensione morale, parafrasando S. Paolo, l’ex operaio di Cremona pronuncia così il suo addio alla Cisl:”Ho combattuto la buona battaglia. Ho terminato la mia corsa. Ho conservato la fede in quello straordinario fatto di solidarietà umana che è il sindacato, che è la Cisl”. Un ordine del giorno del Congresso, approvato all’unanimità, nomina Pierre Carniti membro a vita del Consiglio generale della Cisl.

Il nuovo Consiglio generale, eletto dal Congresso, si riunisce a Roma il 19 luglio ed elegge, con voto plebiscitario, Franco Marini a Segretario generale della Cisl. Su invito di Marini, poi, il Consiglio generale sdoppia la carica di segretario generale aggiunto e vi elegge Eraldo Crea e Mario Colombo.

Alla segreteria confederale vengono eletti: Paolo Sartori, Sante Bianchini, Franco Bentivogli, Sergio D’Antoni, Luca Borgomeo, Emilio Gabaglio, Rino Caviglioli. Nella riunione del Consiglio generale della Cisl, tenutasi a Roma dal 2 al 4 dicembre 1987, la Segreteria confederale verrà integrata con l’elezione di Carlo Biffi,che era Segretario generale della Fisba.

XI Congresso

Roma

14-18 luglio 1989

L’XI Congresso della Cisl si tiene a Roma dal 14 al 18

luglio 1989. Tema del Congresso è: “Lavoro e solidarie-

tà in Italia e in Europa”.

Vi partecipano 1.038 delegati eletti per il 50% dai Con-

gressi di federazioni nazionali di categoria e per l’altro

50% dai Congressi delle Unioni sindacali regionali.

Bisogni di libertà, uguali dignità di giustizia e di demo-

crazia economica sono i temi affrontati dal dibattito

congressuale, assieme al problema del rinnovamento

delle istituzioni, che Marini sottolinea nuovamente nel-

la replica finale.

Il Congresso vive momenti di grande attenzione quan-

do intervengono nel dibattito i due segretari generali

aggiunti uscenti, Mario Colombo ed Eraldo Crea. Il pri-

mo (che andrà a presiedere l’Inps) incentra il suo inter-

vento sul tema dell’anomalia sindacale cislina che de-

ve continuare la propria splendida strada sindacale nei

tempi nuovi che il Paese è chiamato ad affrontare.

Il secondo (che andrà a presiedere i Centri studi nazio-

nali della Cisl e che morirà prematuramente, stroncato

da una malattia incurabile, il 7 giugno 1992) affronta il

tema cruciale del rapporto tra politica e gruppi dirigen-

ti del sindacato e spiega con motivazioni ideali e di rin-

novamento generazionale il perché del suo diniego ad

assumere la carica di unico segretario generale aggiun-

to offertagli da Franco Marini.

Il nuovo Consiglio generale si riunisce a Roma il 26 lu-

glio 1989 e Franco Marini viene rieletto segretario ge-

nerale della Cisl con 197 voti su 216 votanti.

L’elezione del segretario generale aggiunto viene rin-

viata e la nuova segreteria confederale che viene elet-

ta risulta così composta: Sergio D’Antoni, Aldo Smolizza, Luigi Cocilovo, Rino Caviglioli, Raffaele Morese, Carlo Biffi, Franco Bentivogli, Luca Borgomeo, Giorgio Alessandrini, Emilio Gabaglio, Domenico Trucchi.

Il 7 dicembre 1989 il Consiglio generale della Cisl, riunito sempre a Roma per la sessione autunnale dei propri lavori, elegge Sergio D’Antoni alla carica di Segretario generale aggiunto.

D’Antoni, nel ringraziare il Consiglio generale per l’ampia fiducia accordatagli, chiede a tutti i dirigenti della Cisl di lavorare insieme “per un impegno corale di tutta l’organizzazione per gli obbiettivi di rinnovamento che la Cisl si è prefissa”.

Il 30 aprile 1991 il Consiglio generale della Cisl (riunito a Roma in seduta straordinaria convocata in seguito alle dimissione date da Franco Marini che il 28 marzo ha assunto la carica di coordinatore di ‘Forze Nuove’ e nei giorni successivi quella di Ministro del lavoro nel VII Governo Andreotti) elegge, con 215 voti su 245 votanti, Sergio D’Antoni alla carica di Segretario generale del- la Cisl e, con 196 voti su 241 votanti, Raffaele Morese alla carica di Segretario generale aggiunto.

 

XII Congresso

Roma

29 giugno-3 luglio 1993

Il dodicesimo Congresso della Cisl si tiene a Roma, al-

l’Eur, dal 29 giugno al 3 luglio 1993 ed ha come motivo

conduttore del dibattito lo slogan: “Dalle difficoltà alle

opportunità”.

Vi partecipano 1200 delegati eletti dalle strutture Cisl

in rappresentanza di 3.800.000 iscritti. I delegati sono

al 50% provenienti dalle strutture orizzontali e al 50%

da quelle verticali; geograficamente il 46,2% appartie-

ne al nord, il 19,8% al centro e il 34% al sud.

Sono presenti al congresso 160 rappresentanti di dele-

gazioni estere e 250 rappresentanti delle istituzioni,

delle forze politiche, delle realtà associative e culturali,

dell’imprenditoria.

I lavori vengono aperti nella giornata del 28 giugno dal

Segretario generale Sergio D’Antoni con una relazione

intitolata ‘Riprogettare il futuro’ e che affronta i nodi

decisivi della situazione istituzionale, politica, sociale

ed economica dell’Italia del momento investita dalla

cosiddetta bufera di ‘mani pulite’.

Nella giornata del 30 giugno interviene ai lavori, con

una forte e precisa relazione sull’economia italiana e

mondiale, il premio Nobel Franco Modigliani che, ricor-

dando l’amico professor Ezio Tarantelli, invita l’Italia “a

non farsi rimettere le manette dalla Bundesbank”.Il di-

battito intenso di questo particolare congresso della

Cisl si conclude con la replica di Sergio D'Antoni che

termina il suo discorso con la frase di Bob Kennedy: “Il

sogno non si è spezzato… il sogno è alla nostra porta-

ta”.

Il nuovo Consiglio generale, uscito da questa dodicesi-

ma assise cislina , si riunisce a Roma il 21 luglio e confer-

ma la leadership di Sergio D’Antoni rieleggendolo Se-

gretario generale con il 94% dei consensi (205 voti su

217 votanti). Raffaele Morese, con 175 voti su 216 vo-

tanti, viene rieletto Segretario generale aggiunto. Il

Consiglio generale elegge anche la nuova Segreteria

confederale che risulta così composta da: Luigi Cocilo-

vo (182 voti), Natale Forlani (174 voti), Augusta Restelli

(153 voti), Aldo Smolizza (150 voti), Luigi Viviani (147

voti), Domenico Trucchi (136 voti), Zaverio Pagani (133

voti), Giuseppe Surrenti (131 voti), Questa segreteria si

dimetterà dall'incarico nel corso del consiglio generale

del 19 luglio 1994. Il consiglio generale del 30 settem-

bre 1994 ,nel contesto del processo di autoriforma de-

stinato a snellire gli organigrammi in vista dell'accelera-

mento del processo unitario, elegge la nuova segrete-

ria che risulta così composta;Giovanni Guerisoli (156

voti); Lia Ghisani(153), Graziano Treré (147), Roberto

Tittarelli(134), Natale Forlani(confermato), Luigi Vivia-

ni (confermato). Il Consiglio generale del 24 aprile

1996 accoglierà poi le dimissioni di Luigi Viviani candi-

datosi alle elezioni politiche del 21 aprile ed eleggerà

Luigi Cocilovo in segreteria confederale da dove ne era

uscito il 19 luglio 1994.

XIII Congresso

Roma

21-24 maggio 1997

Il tredicesimo Congresso nazionale della Cisl si svolge a

Roma dal 21 al 24 maggio 1997. Ai lavori vi partecipano

1254 delegati in rappresentanza di 3.800.000 iscritti e

sono di provenienza al 46,8% dal nord, al 20,73% dal

centro, e al 32,54% dal sud. La provenienza dalle strut-

ture sindacali è equamente divisa al 50% tra quelle oriz-

zontali e quelle verticali. Le delegate donne sono il

17%.

I lavori vengono aperti dal Segretario generale Sergio D’Antoni

con una relazione mirata a definire la nuova Cisl

per il nuovo sindacato e intitolata : “Negoziamo il futuro”. 

D’Antoni con una relazione mirata a definire la nuova Cisl

per il nuovo sindacato e intitolata : “Negoziamo il futuro”.

Temi base della relazione sono quelli del ‘sindacato,

la politica, i valori’, della ‘concertazione’, del passaggio ad ‘un

nuovo stato sociale’, del ‘rilancio dell’economia’, del ‘lavo- ro e i lavori’, della ‘democrazia economica’, de ‘l’unità sin- dacale’, de ‘l’Europa’, del ‘sindacato domani’.

Nel dibattito congressuale, oltre i dirigenti e i delegati,inter- vengono e portano il loro saluto i leaders di Cgil, Uil (Coffe- rati e Larizza), personalità istituzionali come il presidente del Consiglio, Romano Prodi, del mondo religioso come il Cardinale Ersilio Tonini, del mondo sociale come Franco Passuello e Don Antonio Mazzi, del mondo accademico co- me il premio Nobel Franco Modigliani e del sindacalismo internazionale come il segretario generale della Ces, Emilio Gabaglio.

Il dibattito congressuale si conclude con la replica di Sergio D’Antoni che invita tutti i cislini ad impegnarsi per rendere ancora più forte e grande la Cisl, sapendo che ‘il futuro è iniziato e noi lo negoziamo’.

I lavori del Congresso terminano con l’approvazione della mozione conclusiva generale, di quelle tematiche , di dieci ordini del giorno e con l’elezione del nuovo Consiglio gene- rale, che, riunitosi poi a Roma il 19 giugno, rielegge Segreta- rio generale della Cisl Sergio D’Antoni con 202 voti su 216 votanti e Segretario generale aggiunto Raffaele Morese con 125 voti su 215 votanti.

In Segreteria confederale vengono rieletti : Graziano Treré (149 voti), Roberto Tittarelli (137 voti), Luigi Cocilovo (132 voti), Natale Forlani (130 voti), Giovanni Guerisoli (127 vo- ti) e Lia Ghisani (119 voti).

Nel'ottobre 1998 Raffaele Morese si dimette dalla carica di Segretario generale aggiunto ed entra come Sottosegreta- rio al Lavoro nel primo Governo D'Alema. Il Consiglio gene- rale del 16 dicembre 1998, dopo aver approvato il terzo mandato di Segretario generale a Sergio D’Antoni (il secon- do mandato avrebbe avuto scadenza il 30 aprile 1999), rin- nova anche la Segreteria confederale che ora risulta così composta da: Pier Paolo Baretta, Raffaele Bonanni, Erme- negildo Bonfanti, Lia Ghisani (confermata), Giovanni Gueri- soli (confermato), Savino Pezzotta, Giorgio Santini, Grazia- no Treré (confermato), Antonio Uda. A Savino Pezzotta vie- ne assegnata la nuova funzione di Segretario Vicario . Il Con- siglio generale del 4 dicembre 2000, riunito a Roma, al Pa- lazzo dei Congressi dell'Eur, dopo aver accolto le dimissioni da Segretario generale di Sergio D'Antoni ( che lascia la Cisl per fondare il partito di Democrazia Europea e quindi per scendere in campo politico partecipando alle elezioni politi- che del 13 maggio 2001 e alle elezioni comunali di Roma come candidato a Sindaco ) nomina, con 204 voti su 215 votanti, nuovo Segretario generale della Cisl Savino Pezzot- ta . Nella stessa seduta il Consiglio generale rielegge , su proposta del Segretario , la nuova Segreteria confederale che quindi risulta così definita: Uda Antonio (179 voti);Bet- ti Sergio (178 voti) ;Bonanni Raffaele (165 voti);Ghisani Amalia (156 voti);Trerè Graziano (155 voti); Bonfanti Erme- negildo(154 voti);Santini Giorgio(150 voti);Baretta Pierpaolo (149 voti); Guerisoli Giovanni (140 voti).

XIV Congresso

Roma

12-15 giugno 2001

Il quattordicesimo congresso nazionale della Cisl si tiene

all’Hotel Ergife di Roma dal 12 al 15 giugno 2001.

Savino Pezzotta apre il dibattito congressuale con una va-

sta ed articolata relazione, intitolata “ Abitare il futuro “.

Nel corso del dibattito intervengono: i segretari generali di

Cgil ed Uil, Gugliemo Epifani e Luigi Angeletti, il segretario

generale dell’Icftu, Bill Jordan, il segretario generale della

Ces, Emilio Gabaglio, l’Osservatore della Santa Sede presso

le Organizzazioni internazionali di Ginevra, S.E. Mons. Mar-

tin e il Ministro del Lavoro , On. Roberto Maroni.

Dopo la replica conclusiva del Segretario generale , Savino

Pezzotta, i lavori si concludono con l’approvazione della

Mozione conclusiva generale e con l’elezione del nuovo

Consiglio generale, che riunitosi a Roma il 27 giugno rieleg-

ge Segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta, con 206

voti su 224 votanti.

Sempre nella stessa seduta il Consiglio generale, con 224

votanti, elegge la Segreteria confederale, che risulta così

composta: Baretta Pierpaolo (96), Betti Sergio (120), Bo-

nanni Raffaele (159), Bonfanti Ermenegildo (119), Ghisani

Amalia (149), Guerisoli Giovanni (94), Santini Giorgio (100),

Treré Graziano (107).

Nella primavera-estate del 2002, con il raggiungimento de-

gli otto anni di mandato, escono dalla Segreteria ed assu-

mono altri incarichi i segretari confederali: Ghisani, Gueri-

soli e Treré.

Nella riunione del Consiglio generale, tenutosi a Roma il 28

novembre 2002, la Segreteria confederale viene stabilita in

nove componenti (214 si e 39 astenuti) e integrata con l’ele-

zione di : Bellini Renzo (127 voti), Furlan Anna Maria (143

voti), Regenzi Cesare (135 voti), Sorgi Antonino (121 voti).

 

XV Congresso

Roma

5  8 Luglio 2005

Il XV Congresso confederale della Cisl si tiene al Palazzo dei

Congressi dell’Eur, in Roma, dal 5 all’8 Luglio 2005.

Il dibattito congressuale è aperto dalla relazione del Segre-

tario generale Savino Pezzotta sul tema: “Partecipazione,

sviluppo, solidarietà: le fondamenta del nostro domani”.

Dopo un ampio dibattito, che vede anche gli interventi di

importanti ospiti istituzionali e politici, come il Presidente

del Consiglio Romano Prodi, il Sindaco di Roma,Walter Vel-

troni, il Ministro del Lavoro Cesare Damiano e dei Segretari

generali di Cgil e Uil,Epifani ed Angeletti, al termine della

replica di Savino Pezzotta, i congressisti approvano una Mo-

zione finale in cui tra l’altro si afferma: “La CISL, nel consta-

tare che la globalizzazione è un fenomeno inarrestabile

quanto potenzialmente in sé positivo, mette in evidenza

che è necessario governarla in modo da piegare l'economia

alle logiche del vivere insieme, della politica, assumendo a

premessa che tutti i popoli e tutti gli esseri umani hanno

diritto ad accedere ad un livello di vita e di sviluppo dignitoso,

con un lavoro adeguato nella democrazia e nella libertà”.

I lavori si concludono il giorno 8 luglio con l’elezione del

nuovo Consiglio generale della Cisl, che riunitosi in Roma il

19 luglio, rielegge Segretario generale, con 222 voti su 238

votanti, Savino Pezzotta e la nuova segreteria confederale

che risulta così composta: Raffaele Bonanni (145 voti), An-

na Maria Furlan (142 voti), Giorgio Santini(137 voti), Nino

Sorgi (136 voti), Sergio Betti(122 voti), Gigi Bonfanti(120

voti), Renzo Bellini(194 voti), Cesare Regenzi(95 voti),Pier

Paolo Baretta (92 voti).

Successivamente, nel 2006,il Consiglio generale Cisl, riuni-

to in Roma il 27 aprile 2006, ratifica le dimissioni da Segreta-

rio generale date da Savino Pezzotta nel corso della riunio-

ne di Segreteria confederale del 10 aprile e già accolte dal

Comitato Esecutivo del 19 aprile; quindi elegge Segretario

generale Raffaele Bonanni (con 220 voti) e Segretario gene-

rale Aggiunto Pier Paolo Baretta (con 171 voti).

Nella stessa seduta viene eletta anche la nuova Segreteria

confederale che risulta così composta: Anna Maria Furlan

(150 voti), Nino Sorgi (147 voti),Giorgio Santini (143 voti),

Gianni Baratta (140 voti), Cesare Regenzi (136 voti, si dimet-

te a fine 2007 per raggiunti limiti di età), Sergio Betti (133

voti), Gigi Bonfanti (129 voti), Renzo Bellini (125 voti).

Inoltre il Consiglio generale Cisl, riunito in Roma il 18 aprile

2008, accoglie le dimissioni da Segretari confederali di Ni-

no Sorgi e Sergio Betti (che passano ad altri incarichi) ed

integra la Segreteria confederale in carica con l’elezione di

Paolo Mezzio (198 voti su 223 votanti).

 

XVI Congresso

Roma,

20-23 maggio 2009

Il sedicesimo congresso nazionale della Cisl si tiene a Roma,

al Palazzo dei Congressi dal 20 al 23 maggio 2009.

Alla presenza di 1037 delegati, provenienti da tutt’Italia in

rappresentanza di 4.531.085 iscritti, tiene la relazione di

apertura, sul tema congressuale “ Nel lavoro partecipazio-

ne e responsabilità”, il segretario generale Raffaele Bonan-

ni.

Al dibattito delle intense giornate congressuali dell’assise

romana della Cisl bonanniana partecipano non solo tutti i

dirigenti sindacali della Confederazione e delle sue struttu-

re verticali ed orizzontali, ma anche esponenti di primo pia-

no del mondo politico,sociale ed economico nazionale co-

me, tra gli altri, Pier Ferdinando Casini ( Udc) , Enrico Letta

(Pd), Giulio Tremonti (Pdl). Portano saluti e contributi di

riflessione rappresentanti del Governo (Maurizio Sacconi,

ministro del Lavoro) della Confindustria (Emma Marcega-

glia, presidente), della Santa Sede (Mons. Giampaolo Cre-

paldi, segretario del Pontifico Consiglio di giustizia e pace)

del sistema bancario (Massimo Ponzellini, presidente Ban-

ca popolare di Milano), della Confederazione internaziona-

le dei sindacati (Guy Ryder, segretario generale), della Cgil

(Guglielmo Epifani, segretario generale) e della Uil (Luigi

Angeletti, segretario generale).

I lavori si concludono con una vibrante replica conclusiva di

Raffaele Bonanni, che, rivendicando l’orgoglio dell’essere

Cisl nell’azione sindacale contemporanea e nella storia del-

l’Italia repubblicana, tende la mano alla Cgil e al suo leader

Epifani, per una comune battaglia di nuove conquiste dei

lavoratori italiani.

Nelle votazioni finali dei delegati il primo degli eletti è Raffa-

ele Bonanni con oltre il novantotto per cento dei voti.

Il nuovo Consiglio generale della Cisl, che si riunisce subito

dopo la proclamazione dei risultati, rielegge Raffaele Bo-

nanni segretario generale (231 voti) e quindi elegge la nuo-

va segreteria confederale che risulta così composta: Gior-

gio Santini (201 voti, successivamente, con il Consiglio ge-

nerale del 16 dicembre 2010, verrà eletto Segretario gene-

rale aggiunto; 175 voti), Anna Maria Furlan (209), Ermene-

gildo Bonfanti (207), Maurizio Petriccioli (203), Paolo Mez-

zio (198), Liliana Ocmin (189), Pietro Cerrito (187), Giovan-

ni Battista Baratta (182), Fulvio Giacomassi (180).

Gli ultimi quattro, come titola Conquiste del Lavoro, sono

“le new entry” nella segreteria da cui esce invece Renzo

Bellini per assumere la presidenza dell’Iscos, l’Istituto della

Cisl per la Cooperazione e lo Sviluppo.

Il 30 ottobre 2009 Ermenegildo Bonfanti, detto Gigi, viene

eletto nuovo Segretario generale della Fnp-Cisl e pertanto

si dimette dalla Segreteria confederale.

Il Consiglio generale della Cisl, riunito in Roma il 16 dicem-

bre 2009,integra la Segreteria confederale con l’elezione di

Piero Ragazzini (174 voti) e Luigi Sbarra (173 voti).

Il 15 gennaio 2013 Giorgio Santini, segretario generale ag-

giunto, e Gianni Baratta, segretario confederale, si dimetto-

no dalle loro cariche sindacali per candidarsi alle elezioni

politiche del 24-25 febbraio. ( segue)

Ivo Camerini