L’Etruria

Redazione

Amarcord cortonese: quella panchina dei desideri al Parterre "dove sedeva il mio giovane,impossibile amore".

Una bella , simpatica storia romantica che “Ritorno al Paese natale” ha fatto ritrovare e riemergere.

Amarcord cortonese: quella panchina dei desideri al Parterre "dove sedeva il mio giovane,impossibile amore".

Che la manifestazione autunnale del Ritorno al Paese natale, da me subito ribattezzata a suo tempo  come Cortona 2.0, avesse in sé qualcosa di quel neoromanticismo che da più parti sta tornando per addolcire le asprezze neoilluministiche dei nostri magmatici giorni, l’avevo intuito ascoltando e parlando con il gruppo degli organizzatori capofila. Mai avrei immaginato però che la realtà del cuore si presentasse così presto e all’improvviso.

Stamani davanti alla richiesta di aiuto ad iscriversi alla manifestazione da  parte di una elegante e giovanile sessantenne romana, tra una simpatica chiacchiera e l’altra, mi son trovato ad essere testimone del racconto di una travolgente cotta giovanile da parte di questa signora sedicenne per un suo coetaneo cortonese. Davanti a tanto bell’amarcord cortonese, alla descrizione di una panchina del viale del Parterre e del  giovanotto sedicenne che  in estate spesso vi  sostava all’ombra dei grandi alberi napoleonici, non me la sono sentita di sorvolare e di non agevolare tanto desiderio di ritrovarsi.

Questa ancor giovane signora cortonese, figlia di cortonesi ed emigrata bambina a Roma che ricordava i suoi sedici anni estivi in Cortona, mi è apparso uno storytelling da condividere, da portare all’attenzione dei nostri lettori.

Infatti,come si fa a restare insensibili alla narrazione romantica, di una sprintosa e moderna  sessantenne che, pur conoscendomi solo di vista, è così entusiasta della manifestazione del Ritorno alla Città natale tanto che mi affida il suo ricordo bello e ancora vivo di sedicenne innamorata? 

Mi ha colpito il suo raccontare di come passeggiando per il parterre si era innamorata perdutamente di un bel coetaneo cortonese e di come avesse in ogni modo tentato di farsi notare da lui.

Lui invece che (cito a braccio) : tutto solo e assorto nei suoi pensieri se ne stava seduto su una panchina all’ombra e non mi degnava di uno sguardo. Un pomeriggio andai pure in minigonna, ma lui non mi guardò e allora gli scattai di nascosto una foto. Eravamo alla fine dell’estate e tornata a Roma, per tutto l’inverno piansi più volte su quella foto.  La storia mi ha impressionato e prima di dare tutte le indicazioni per iscriversi all’evento di ottobre, immaginandomi  la giovanissima sedicenne in minigonna che  in quella lontana estate passava davanti in continuazione a questo suo coetaneo, nell’allora classico avanti e indietro degli adolescenti,  che cercavano filarini e/o fidanzatini  nella libera passeggiata pomeridiana, non me la sono sentito di rimanere solo un passivo ascoltatore di un romantico storytelling .Conoscendo il signore cortonese oggetto di tanto amarcord neoromantico, di questa bella storia di amore platonico giovanile, ho subito composto il numero del mio amico in questione (che oggi so felicemente sposato) e gli ho passato al telefono questa sua innamorata  degli anni adolescenziali.

Non sto a raccontare le tante belle frasi indirizzategli dalla signora , la narrazione da libro cuore avvenuta nella telefonata tra i due fatta in viva voce  e che quindi ho dovuto ascoltare.

Essendo un giornalista di strada, all’antica che racconta, con serietà e rispetto, ciò che incontra, lo faccio anche con questo caso da Libro Cuore. Naturalmente senza rivelare i nomi e  tutelando la privacy di questa bella storia romantica, fatta ritrovare e  riemergere dai primi atti di una manifestazione, che, costruita con coraggio ed indipendenza da cortonesi liberi e forti dei nostri giorni, riserverà ancora tante sorprese e senz’altro in autunno regalerà memorabili giornate di cuore, di amore alla nostra Piccola Patria.

PS: Per coloro che vogliono iscriversi alla manifestazione di ottobre, andare su www.cortonalive.it e seguire le indicazioni.

Ivo Camerini