L’Etruria

Redazione

Pericolo lupi sulle montagne cortonesi

Casi di attacco ad animali domestici. L'episodio a Novelle

Pericolo lupi sulle montagne cortonesi

Già un anno e mezzo fa, a seguito dello sbranamento di diverse pecore , di un vitello a Teverina e delle gravi ferite riportate da un cane domestico  a Montemaggio, L’Etruria aveva lanciato l allarme sul pericolo lupi nelle nostre montagne. Qualcuno ci derise additandoci come novelle Cassandre.  Purtroppo non ci eravamo sbagliati.

Sul finire di febbraio i lupi hanno nuovamente attaccato alle Novelle, sul versante di San Pietro a Dame. Questa volta il tragico evento ha riguardato un piccolo cane domestico di una famiglia del posto, che è stato letteralmente sbranato e divorato verso l’ una di notte. Infatti del piccolo Rex alla mattina i proprietari hanno ritrovato solo qualche brandello avanzato all’ orribile  pasto notturno dei predatori introdotti da politici nostrani "senza cervello" come mi hanno detto  alcuni abitanti della zona dopo il delitto perpetrato dai famelici lupi.

Ho ascoltato lo strazio della proprietaria del cane e ne sono rimasto impressionato. Mi è sembrato di ritrovarmi davanti l’ immagine dantesca della "bocca sollevata dal fiero pasto" ( il conte Ugolino che mangia la testa del figlio).
Eh sì, i lupi sono proprio senz’ anima e di una ferocia inaudita quando sono affamati. Alla faccia degli animalisti che li amano e li proteggono. Come sottacere e non parlare delle lacrime con cui  la mamma di Daniele , affezionato proprietario di Rex, mi raccontava del ritrovamento dei brandelli del corpo del loro amato cagnolino nei campi vicino casa?

Nel profondo della  notte Rex ,devoto custode del loro focolare domestico, era stato attaccato nel cortile di casa da un branco di lupi. Loro, richiamati dal suo disperato latrare, erano balzati dal letto e usciti fuori per controllare cosa succedesse. Ma non avevano potuto far nulla in quanto ormai Rex era già in bocca ai lupi sul limitare del bosco  e quindi si erano prudentemente ritirati in casa in attesa dell’ alba. Al sorgere del sole si sono recati nel campo vicino al bosco e lì non hanno potuto far altro che piangere e raccogliere i pochi resti del loro Rex. Il pezzo più grosso era la testa con il collare. Piangendo  hanno provveduto a dare una degna sepoltura al loro fedele amico e poi si sono recati alla Usl per la burocratica denuncia in quanto il loro Rex aveva il  microchip e tutte le carte in regola che la burocrazia richiede. Non ho potuto far altro che unirmi alle loro lacrime e condividere le imprecazioni contro uno stato che impone controlli burocratici e balzelli alle famiglie che tengono animali domestici, mentre protegge e lascia alla loro furia animali selvatici come i lupi, che nelle nostre montagne erano scomparsi con l’ antropizzazione dell’ Alto Medioevo.
Si parla tanto di montagna , ma poi si lascia che gli ultimi montagnini siano scacciati via dagli animali selvatici. Davvero, mala tempora currunt.

Un’ altra famiglia, che ha una bambina piccola di pochi anni, mi ha detto che ha visto dei lupi sul loro campo dietro casa e ormai non la  lasciano più sola. Eh sì, siamo proprio ritornati al Medioevo o giù di lì. 

Questo non va proprio bene. D’ estate tutti i cittadini vanno a godersi le bellezze e il fresco dei nostri boschi, a far man bassa di funghi e altri prodotti. Ma d’ ora in avanti stiano attenti i cercatori di funghi.

Se i cortonesi ,a maggio e giugno, si inoltrano nei nostri boschi per passeggiate, ricerca di funghi o altri frutti, stiano ben attenti che se passano vicino ad una cucciolata, la lupa non avverte. Prima attacca e sbrana e poi si presenta.

Uomo avvisato, mezzo salvato!