L’Etruria

Redazione

Successo per la presentazione dei libri di Lara Gigmignani e Carla Rossi sul Santuario del Calcinaio

Successo per la presentazione dei libri di Lara Gigmignani e Carla Rossi sul Santuario del Calcinaio

Sabato 8 ottobre la splendida cornice del Teatro Signorelli di Cortona ha accolto una doppia presentazione di libri, incentrata sul Santuario di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio.

Ad aprire l'evento, moderato da Federica Marri della Libreria "Le Storie" di Camucia, un energico
intervento del parroco, don Ottorino Cosimi, che ha raccontato alla platea alcuni aneddoti sulla costruzione dell'edificio, annoverato dai critici d'arte tra i capolavori dell'arte rinascimentale.

Ha poi preso la parola Alessandro Ferri, che ha introdotto il volume di Lara Gimignani «Il ruolo socio-culturale della Parrocchia-Santuario di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio di Cortona», in cui è delineata nel dettaglio l'attività sociale dei parrocchiani del Calcinaio (il Banco Alimentare, l'associazione "Amici di Francesca" per l'assistenza ai malati di malattie rare, la comunicazione sociale di Radio Incontri e molte altre esperienze).

Lara è una giovane studiosa, che conosce sin dall'infanzia l'attività di don Ottorino e ha voluto darne una descrizione nel libro pubblicato dalle edizioni F&C di Arezzo.

A titolo dell'Amministrazione Comunale, ha parlato l'Assessore alla Cultura Albano Ricci, che si è detto molto contento dell'interesse che i giovani nutrono nei confronti del nostro patrimonio culturale e spirituale.

Il secondo testo presentato nell'occasione è stato «La Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio. Una storia di luce e spiritualità» di Carla Rossi (edito da Calosci, storico e attento editore

delle pubblicazioni riguardanti le realtà del nostro territorio).

Lo ha introdotto il prof.Nicola Caldarone, che ha proposto una documentata e sentita riflessione sulla spiritualità del popolo e del territorio cortonese.
L'iniziativa ha riscosso un ottimo afflusso di pubblico, a dimostrazione del fatto che i cortonesi, giovani e meno giovani, sono legati alla propria tradizione, e che "salvare il Calcinaio" non è
solo uno slogan, ma una volontà concreta. Una parte consistente dei proventi della vendita dei volumi, lo ricordiamo, è devoluta al fondo
per il restauro del complesso.