L’Etruria

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M5 Stelle Cortona torna sulla questione del reparto di psichiatria dell'Ospedale di Fratta

"I lavori sono terminati. Perchè allora non apre? Solo promesse da parte della Asl?"

M5 Stelle Cortona torna sulla questione del reparto di psichiatria dell'Ospedale di Fratta

Siamo in attesa ormai da molto tempo della riapertura del reparto di Psichiatria all’Ospedale Santa Margherita della Fratta, i lavori dovrebbero essere terminati da tanto tempo ma il reparto è ancora chiuso, crediamo che siano state solo promesse da parte della direzione ASL e niente più.

Perché i nostri amministratori non sollecitano ? Perché non prendono posizioni, si interessano, si attivano per il bene del proprio territorio? e dei propri cittadini ?perchè non rispondono alle domande che gli poniamo in merito?

Quello che preoccupa maggiormente, è il fatto che sempre di più i servizi si allontanano dal nostro territorio, le liste di attesa si allungano sempre più e vengono tagliate le risorse per la prevenzione e l’assistenza socio sanitaria.

E’ di questi giorni la notizia, riportata anche dai sindacati uniti, dei tagli di 47 milioni di euro dai servizi socio-sanitari, per ripianare i bilanci della Regione Toscana per il 2014-2015, soldi che erano destinati in parte proprio per questi scopi ma non essendo stati spesi (apposta)  dalle varie ASL, la Regione li ha destinati per chiudere i buchi di bilancio.

Questo il dettaglio delle risorse recuperate (in milioni di euro) perché non spese  dalle varie ASL:

Ausl 1- 1,990 ; Ausl2-5,759; Ausl3-1,210; Ausl4-1,271; Ausl5-2,270; Ausl6-3,512; Ausl7-1,890; Ausl8-5,791; Ausl9-1,179; Ausl10-5,488; Ausl11-1,468; Ausl12-1,056; Aou Pisa-0,330; Aou Siena-1,500; AouCareggi-9,012; Meyer-0,760; Ispo-2,428.

La sanità pubblica è sempre meno pubblica. Si continua ad investire nel privato  costringendo la popolazione a doversi pagare analisi per la prevenzione e anche per le cure, è ormai dato diffuso che sta aumentando la mortalità proprio per la mancata prevenzione che molti cittadini non possono più permettersi.

Ascoltando la TV o leggendo i giornali tutti i santi giorni si apprendono notizie di disagi per quanto riguarda l’assistenza e le cure più o meno su tutto il territorio Regionale e Nazionale, ma chi ci governa  dice che va tutto bene e che anzi abbiamo la migliore sanità del mondo.

Non osiamo pensare quello che potrà succedere quando saranno attive le nuove riorganizzazioni dei servizi con la soppressione della guardia medica notturna, i cittadini ogni giorno dalle ore 24 fino alle 08 del mattino e nei giorni festivi saranno abbandonati a sé stessi e si dovranno rivolgere al 118 (senza più medico a bordo se non  per criticità estreme) o ai pronto soccorsi, con il conseguente intasamento degli stessi che già sono quasi al collasso per mancanza di personale.

I nostri governanti invece di preoccuparsi ed investire nei servizi investono in personale amministrativo soprattutto direzionale e dirigenziale, suddividendosi parte delle risorse risparmiate (tagliate ai servizi essenziali) anche per elargirsi premi da decine di migliaia di euro.

Come anche riportato nello specifico servizio della trasmissione Report di domenica 5 giugno 2016 proprio intervistando il governatore Enrico Rossi della Regione Toscana, prontamente sbugiardato dal giornalista proprio sulla quesione dei premi ai dirigenti.

Le proteste dei cittadini e dei comitati vengono completamente ignorate, la regione Toscana ha, di fatto, defraudato 60.000 cittadini di un referendum , nel quale si faceva richiesta di abrogare la legge sanitaria 28/2015 dal momento che prevedeva tagli ai servizi soprattutto per le classi sociali più disagiate; a proposito di questo c’è in atto in questo momento un ricorso al TAR la cui sentenza dovrebbe arrivare a breve, speriamo che sia resa giustizia al popolo.

In questi giorni e precisamente il 7 giugno il comitato referendario e gli altri comitati, alla presenza dei consiglieri regionali di SI Toscana e Movimento 5 Stelle, hanno presentato al Consiglio Regionale di Garanzia, le firme per la richiesta di un nuovo Referendum per bloccare un articolo della nuova legge che dà il via alla “sperimentazione delle convenzioni con il privato” (nell’ articolo però non si specifica quali siano queste convenzioni).

Esatto !!! avete proprio letto bene. Convenzioni con il privato. Convenzioni che poi in futuro diventeranno prestazioni a pagamento che già in parte lo sono.

Speriamo che questa nuova richiesta abbia maggior fortuna e i cittadini abbiano soddisfazione, da parte nostra ci sarà sempre appoggio verso tutte le iniziative popolari e lotteremo per un paese e soprattutto una Sanità migliore.