L’Etruria

Redazione

Una "zona franca" per la montagna cortonese

La proposta di Andrea Bernardini per dare sgravi fiscali e rilancio economico agli ultimi montagnini

Una "zona franca" per la montagna cortonese

Interessante dibattito elettorale, martedi 21 maggio, alla Sala Civica di Teverina, dove il candidato a Sindaco di Cortona Andrea Bernardini  ha illustrato il suo programma e fatto alcune promesse davvero innovative per  costruire una vera rinascita della montagna cortonese.

Nel pubblico dibattito, introdotto da una ampia disamina sui problemi  concreti delle frazioni di Teverina, Seano e Casale svolta dal candidato consigliere Enrico Gustinelli  della Lista Cortona per Bernardini, il candidato sindaco del Pd ha assicurato i presenti sul suo impegno a favore della montagna , che egli vede come una "zona franca" di sviluppo cortonese e come una zona su cui immediatamente prendere decisioni di sgravi delle tasse e delle tariffe comunali verso i montagnini  residenti onde incentivare la loro presenza di presidio abitativo e lavorativo.

In questa direzione Andrea Bernardini ha detto che sarà suo compito , se verrà eletto sindaco, chiedere allo Stato e all'Europa la costituzione di una "zona franca" , che permetta di rilanciare sviluppo e progresso attraverso la valorizzazione della ricostituzione dei pregiati castagneti da frutto di una volta, sia di piccoli allevamenti di animali allevati biologicamente, sia di attività pastorizia da nicchia per formaggi caprini e ovini sia per produzione di  lane pregiate che oggi potrebbero trovare sbocchi di mercato nella vicina Solomeo di Cucinelli e quindi far rivivere le perfomances  dei secoli passati quando la fiera di Coldimorro era un famoso punto di riferimento per  le  filande umbre dello Stato Pontificio.

Inoltre Bernardini, su sollecitazione di Amerigo Coppini, ha assicurato che le sue prime delibere di giunta, se risulterà vincitore delle elezioni, saranno quelle per decidere lavori di manutenzione straordinaria dei  piccoli cimiteri della montagna e di dare ogni possibile aiuto alle Feste estive di promozione  del territorio, assieme ad una sburocratizzazione per tutti coloro che  vorranno investire in piccole strutture domestiche o di camping di accoglienza per far usufruire a  bambini, anziani, a tutti i cittadini cortonesi ed italiani dei grandi benefici sanitari di un ambiente che è vera oasi incontaminata  di terapia naturale.

Comunque al cronista di strada che,su invito del giovane teverinese Enrico Gustinelli, è intervenuto volentieri a questo dibattito, sia consentita una piccola riflessione da montagnino doc: nessuno sviluppo, nessun nuovo progresso sarà possibile per la nostra montagna se noi, ultimi montagnini rimasti, nonostante tutto e nonostante tutti, non ritroviamo dentro di noi  il sentirsi comunità attiva, piccola patria sinergica, il fare cooperativo  che traguarda la cima dei nostri aspri monti e la certezza etica  che, nonostante la bufera della globalizzazione, che , purtroppo, è inarrestabile,come quell'Europa unita che ha reso concreta realtà i nostri odierni agriturismi, sia ancora possibile , come dicevano i nostri nonni, riportare i buoi dentro la stalla e richiudere la porta. Senza questa svolta culturale, etica che sappia far ritrovare le ragioni del cuore, dell'amore fraterno alle nostre case, ai nostri boschi non c'è futuro illuminista che tenga per il domani dei nostri nipoti.Un futuro che tutti ci auguriamo possa rivedere la nostra montagna ripopolata come nei secoli passati, ante bonifica Fossombroni della Valdichiana, quando nei monti cortonesi viveva il quaranta per cento della popolazione di Cortona. 

Ivo Camerini