L’Etruria

Redazione

Al Santuario del Calcinaio l'ultimo saluto a Gian Luca

Tanta commozione e tanta gente al funerale del camuciese Meucci

Al Santuario del Calcinaio l'ultimo saluto a Gian Luca

Nel pomeriggio dell'11 ottobre 2023, i familiari, assieme ai  parenti e tanti amici, si sono ritrovati al Santuario di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio per l'ultimo saluto terreno a Gian Luca Meucci, tornato alla Casa del Padre il 10 ottobre.

La Santa Messa funebre è stata celebrata dal parroco del Calcinaio don Ottorino Cosimi, che all'omelia ha ricordato la grande bontà e onestà di vita cristiana di Gian Luca che, dopo una grave e incurabile malattia, ha lasciato, a soli sessant'anni, questa vita terrena per ricongiungersi in Cielo a babbo Giovanni e all'amatissima mamma Vincenza, che da alcuni anni lo avevano preceduto nel viaggio misterioso verso la vita eterna.

Gian Luca Meucci, fino a che la salute lo ha sorretto, è stato un serio e infaticabile  lavoratore  del settore chimico farmaceutico dove con garnde pofessionalità faceva l'informatore medico.

Da giovane e fino a che è stato bene Gian Luca è stato un camuciese molto presente nella vita paesana, amico di tutti e molto appassionato di "moto enduro"  e di fotografia amatoriale.

Persona perbene e molto corretta nei rapporti con il prossimo Gian Luca in questi ultimi anni di malattia ha vissuto nella bella casa di Via Italo Scotoni, costruita dai suoi genitori e dove è stato assistito amorevolmente dalla figlia Sofia, dalla ex-moglie Anna, dalla zia Palmira, dallo zio Giuseppe, dagli amati cugini, dalla collaboratrice domestica Viorica Hanus e dai vicini di casa, come le amiche della sua mamma Vincenza, le signore Giovanna, Marisa, Lucia e Graziella.

Ho avuto il piacere e l'onore di conoscere Gian Luca giovane trentenne nei lontani anni 1990, essendo amico dei suoi genitori ( il babbo Giovanni, un grande muratore maestro artigiano e la mmama Vincenza Adreani, una grande, diligente infermiera dell' ex-ospedale di Castiglion Fiorentino, oltre che mamma premurosa e infaticabile) e ricordo con tanto affetto ed amicizia le tante chiacchierate avute con lui ogni volta che  mi sono fermato a casa sua. Una casa che egli amava tantissimo e dal cui tetto il 23 maggio 1993  assistemmo insieme all'atterragggio  in elicottero al vicinissmo  stadio Sante Tiezzi di Camucia del Santo Padre Giovanni Paolo Secondo, che veniva in visita ufficiale a Cortona ed a pregare sull' urna che conserva il corpo incorrotto di Santa Margherita.

Nel ricordo della sua felicità e del suo grande sorriso al termine di quella spregiudicata azione fatta per fotografare l'arrivo di San Giovanni Paolo Secondo nella nostra città, un fraterno "Ciao, Luca! ".

Che la terra ti sia lieve. Soprattutto:  Buona strada nelle eterne praterie della Gerusalemme Celeste , dove "possa  la strada alzarsi per venirti incontro, / possa il vento soffiare sempre alle tue spalle,/ possa il sole splendere sempre sul tuo viso". Dove, sono sicuro con la presentazione di San Giovanni Paolo Secondo, sei già nella luce di Dio, assieme al tuo babbo Giovanni e alla tua mamma Vincenza.

Condoglianze cristiane da parte mia e dell'Etruria alla figlia Sofia, alla zia Palmira, allo zio Giuseppe, alla ex-moglie Anna, agli amati cugini e ai parenti tutti. 

Ivo Camerini