L’Etruria

Redazione

Festa  primaverile di Santa Margherita: una bandiera e  un popolo cristiano per ripartire, per il ritorno alla normalità.

Fotocronaca di una giornata cortonese speciale

Festa  primaverile di Santa Margherita: una bandiera e  un popolo cristiano per ripartire, per il ritorno alla normalità.

Sono le dieci di una splendida giornata primaverile , ma con strade silenziose  e quasi deserte a causa dell’ultima giornata di lockdown, quando una piccola delegazione di cortonesi  ( tutti con mascherina e fisicamente distanziati secondo le regole sanitarie in vigore dall’inizio della Fase2 dell’emergenza sanitaria  e che da oggi ci accompagneranno nella cosiddetta  ripartenza per una normalità che non arriverà prima di un anno o due), guidata dal presidente del Consiglio dei Terzieri di Cortona lascia Porta Colonia e si incammina verso Santa Margherita, per la via corta delle antiche mura di nord-ovest,  per omaggiare la Santa  Patrona della nostra città con l’annuale bandiera devozionale donata dal popolo cortonese. Un popolo che, domenica 17 maggio, in occasione della festa di primavera di Santa Margherita (che cade la domenica antecedente  l’Ascensione), nonostante fosse ancora chiuso in casa per le disposizioni di legge via via emanate dall’otto marzo scorso, quando alle otto del mattino fu celebrata proprio nel Santuario l’ultima Santa Messa con la presenza dei fedeli nelle nostre chiese, ha deciso, attraverso il secolare Consiglio dei Terzieri, di  rendere un omaggio simbolico a colei che , come sempre, con il suo mantello di Santa francescana, ha protetto i cortonesi e le cortonesi anche in questa improvvisa ed inaspettata pandemia 2020 del Covid-19.

L’omaggio simbolico, racchiuso in una bella, raffinata bandiera (disegnata da Carlo Maria Cavalli, cucita da Stefania Annechini ed issata in un artistico palo realizzato da Massimo Pierini) portata da Riccardo Tacconi, Presidente dei Terzieri, da Lorenzo Casucci e Giacomo Petrucci (responsabili del gruppo storico e degli sbandieratori)  è stato consegnato, alle dieci e trenta in punto, nelle mani del rettore del Santuario, padre Livio Crisci, che, come si vede dall’ampia documentazione fotografica della nostra  gallery , ha provveduto a stenderla sopra l’urna della Santa e dove rimarrà a lungo come carezza riconoscente dei cortonesi per la protezione ricevuta e che, naturalmente,  ancora in tanti  implorano in questa ripartenza per un futuro incerto e pieno di nubi minacciose che attende tutti, nessuno escluso.

Dopo la preghiera e l’implorazione a Santa Margherita , guidata  da padre Livio, la delegazione è uscita dalla basilica per  ritornare alle proprie case.  Le porte del santuario subito dopo sono state chiuse per la celebrazione di una messa solenne presieduta dal nostro vescovo Mons. Riccardo Fontana. Una Santa Messa concelebrata dai padri francescani custodi del Santuario e dai sacerdoti delle chiese del centro storico di Cortona (don Ottorino Capannini e don Simone Costagli) e a cui ha assistito, in fascia tricolore e in rappresentanza ufficiale dei cortonesi, il sindaco Luciano Meoni. Anche i pellegrini , che, a piedi o in bicicletta,  si sono recati per tutta la giornata per un breve e contingentato momento di preghiera davanti al corpo incorrotto della Santa, durante la celebrazione eucaristica non hanno avuto accesso alla basilica.

Insomma, piccoli momenti di festa senza il popolo e le iniziative degli altri anni  e dell’ultima festa del 22 febbraio scorso, ma gesti devozionali  e di culto straordinario che ricorderanno per sempre ai cortonesi l’ultima giornata di una emergenza sanitaria  storica e devastante . Un’ emergenza  che , a livello legale, ieri ha vissuto il suo ultimo giorno di lockdown, ma un’emergenza che  durerà ancora a lungo e che potrà essere vinta solo dai comportamenti responsabili che ognuno di noi è chiamato a praticare proprio a partire da oggi.

L’evento del dono della bandiera 2020 a Santa Margherita, che nei suoi disegni e nei suoi colori racconta  l’essenza di questi lunghi giorni di dolore e paura vissuti anche in Cortona e dintorni, ma anche  tutte le speranze di nuovo futuro che i cortonesi vogliono costruire sotto la protezione della loro Santa Patrona, rimarrà senz’altro nella storia della nostra città e il giornalista di strada de L’Etruria si è sentito davvero onorato di poterlo seguire, fotografare e raccontare ai lettori del nostro giornale. Anche perché nella bandiera di un popolo cristiano e devoto ai propri santi, che ieri  ha sventolato sulla sommità del colle di Cortona e poi si è adagiata in atto di omaggio e preghiera sull’urna di Santa Margherita, c’è davvero tutta la fierezza e la forza per riconquistare quella felicità e normalità perdute con il Covid-19 e che prima del coronavirus, forse,  non ci eravamo resi conto di avere.

Ivo Camerini