L’Etruria

Redazione

L’ultimo saluto di Cortona a Francesco Cenci

Nella Chiesa Parrocchiale di Pietraia

L’ultimo saluto di Cortona a Francesco Cenci

Nella mattinata del 18 novembre Cortona e Pietraia si sono fermate per rendere l’ultimo saluto a Francesco Cenci, improvvisamente tornato alla Casa del Padre, nel pomeriggio di venerdi scorso. Il funerale si è tenuto nella sua amata Chiesa di San Leopoldo in Pietraia. In una chiesa , stracolma di parenti, amici e conoscenti arrivati anche da lontano, ha presieduto la Santa Messa di commiato il parroco Don Luca Lazzeri

Assieme al vicario Don Simone Costagli e ai frati di Santa Margherita, hanno concelebrato tutti i sacerdoti cortonesi e il coro degli Scout ha eseguito i canti e le melodie di una celebrazione eucaristica solenne che è stata una vera e propria festa cristiana di arrivederci ad un fratello, che nel suo pellegrinaggio terreno ha camminato tanto e ,sempre, spendendo se stesso per l’altro, per il prossimo.

Come ha ricordato  don Luca , nella sua fraterna e commossa omelia, “ Francesco ha dato a noi tutti una testimonianza particolare del suo essere cristiano, cittadino, padre e marito camminando ogni giorno con il sorriso sulle labbra, spendendosi, con semplicità e sapienza, per gli altri, cercando sempre, nel suo quotidiano, di fare qualcosa per lasciare il mondo migliore di quello che aveva trovato. In questo è stato un grande esempio per noi che, pur attoniti per la sua improvvisa partenza, oggi ci rivolgiamo alla speranza perché, come dice la Sacra Scrittura, 'le vite dei giusti sono nelle mani di Dio' (....) E’ San Leopoldo, di cui egli era un grande devoto, che lo ha portato dal Signore e, siccome era un vero argento vivo, ce lo immaginiamo già come una bella, luminosa scintilla di fuoco che balla e canta nel focolare di Dio. E lassù, nella Luce di Dio, sappiamo che  è già tutto impegnato a preparare il posto anche per noi, così come quaggiù era sempre infaticabile e solerte custode e restauratore di questa bella casa terrena di Dio”.

Tanti gli amici politici e sindacali dei suoi anni di militante e dirigente novecentesco della Dc e della Coldiretti, venuti a salutarlo a Pietraia, assieme alle autorità locali guidate dal Sindaco Luciano Meoni. L’Etruria ha partecipato con una propria rappresentanza, guidata dal direttore Enzo Lucente.

Dopo la commovente e partecipata cerimonia religiosa di Pietraia, la salma è stata sepolta nel Cimitero monumentale di Cortona,  dove, dopo la benedizione e le preghiere del rito di sepoltura, officiato sempre da don Luca Lazzeri, Francesco è stato ancora salutato dallo struggente canto " Buona Strada" , intonato dagli scouts cortonesi al cadere delle prime zolle di terra sulla bara: “Possa la strada alzarsi / per venirti incontro;/ possa il vento soffiare sempre alle tue spalle;/ possa il sole splendere/sempre sul tuo viso/ e la pioggia cadere/soffice sul tuo giardino/e fino a che non ci/ incontreremo di nuovo/possa Dio tenerti/ nel palmo della Sua mano”.

E per chi scrive, mentre lo sguardo si perdeva nel cielo sopra Cortona, velato d’ azzurro e clemente, la memoria andava alle tante appassionate chiacchierate avute con Francesco  nei lontani anni 1970, quando da giovani democratici cristiani, sotto la guida di Brunetto Bucciarelli Ducci e di Amintore Fanfani, si discuteva della costruzione di un mondo migliore inverato dalla dottrina sociale cristiana. Di quella dottrina sociale che il suo babbo gli aveva trasmesso dopo averla praticata giovanissimo nell’Azione cattolica degli anni 1930, assieme agli amici Iginio Giordani, Giulio Pastore e al giovane Mons. Giovanbattista Montini, che, nelle catacombe dell’antifascismo cattolico, l’avevano mantenuta viva e salvaguardata per la costruzione della nostra Carta Costituzionale, realizzatasi nel biennio 1946-1948.

Una memoria che si confrontava subito dopo con i tanti commenti di stima e di dolore affidati, in questi giorni, ai social da amici ed avversari politici, fermandosi in particolare sulle parole vergate dal suo avversario politico cortonese di quegli anni 1970, Tito Barbini, che scrive: “Davvero colpito da questa notizia. Ho avuto in consiglio comunale un giovane che veniva dalla dc e dal mondo cattolico. Un avversario politico, ma un giovane amico. Ciao Francesco”.

Allo  “Ciao “ di Tito e dei tanti altri amici cortonesi e non, si unisce l' "Arrivederci" cristiano di tutta L’Etruria.

Ivo Camerini