L’Etruria

Redazione

Caro metano : il ritorno alla legna

L’interessante esperimento del camuciese Silvano Pellegrini

Caro metano : il ritorno alla legna

E’ cosa arcinota che davanti alle necessità i cortonesi e i chianini non si tirano indietro ed aguzzano l’ingegno. E’ successo anche quest’inverno davanti al caro metano e in tanti si sono attrezzati come meglio potevano per riscaldare la propria casa.

Un' interessante soluzione l’ ha adottata il camuciese Silvano Pellegrini che per  riscaldare la propria grande abitazione è ricorso ad una stufa a legna, che ha collegato all’impianto di riscaldamento con un boiler-acqua calda di duecento litri, che, gestito da un microchip, si mantiene sempre tra i cinquanta e gli ottanta gradi, regolando accensione e spegnimento in automatico di questa moderna stufa di ultima generazione.

Silvano ha potuto così affrontare il freddo di questi giorni, mantenendo una temperatura costante in casa di venti gradi e spendendo il settanta per cento in meno rispetto alla cara bolletta del gas metano.

Come si vede dalla foto di corredo qui pubblicata, Silvano mi ha permesso di vistare questo suo impianto alternativo  e mi ha pure mostrato il funzionamento che è molto semplice e che nel ricarico della legna  lo impegna una sola volta nell’arco di ventiquattro ore.

La sua termostufa  consuma solo sei pezzi di legna ogni ventiquattro ore e si spegne ogni volta che l’acqua arriva ad ottanta gradi per riaccendersi poi appena scende sotto i cinquanta gradi.

Insomma un esperimento di risparmio bolletta da segnalare e applaudire. Bravo Silvano!

( IC )