L’Etruria

Redazione

Franco Castellani, un camuciese buono, un grande lavoratore, un babbo eccezionale

Franco Castellani, un camuciese buono, un grande lavoratore, un babbo eccezionale

Sono passati appena cinque anni dalla chiamata al Cielo di Franco Castellani, l’Archimede cortonese degli elettrodomestici  e il suo ricordo in Camucia e dintorni è ancora vivo e nitido in persone come me che hanno usufruito del suo sapere di artigiano tuttofare. Per tanti decenni, a partire dal 1979, non c’era problema improvviso di elettrodomestico che Franco non ti risolveva , anche di domenica o alla vigila di vacanze o feste comandate.

Nei giorni scorsi , in un momento  di passaggio alla Casa della Salute di Camucia, ho incontrato casualmente la sua brava figliola Chiara Francesca che lì lavora e il discorso è caduto subito sul suo babbo, sul suo animo gentile, sul suo essere sempre disponibile a venire a casa a sistemare il problema sorto.

Ho chiesto a Francesca di ricordarlo con una breve scheda anche ai lettori de L’Etruria e lei  mi ha inviato su Whatsapp queste righe  che volentieri riporto integralmente.

Franco Castellani, figlio di Pietro e Fanny Sorbi,era nato a Cortona il 27 aprile 1945. Visse la propria infanzia e adolescenza alle Piagge, Piazzanella. Divenuto giovanotto, sul finire degli anni 1960/inizio anni 1970, decise di lasciare la sua amatissima Cortona per trasferirsi a Milano. In questa grande città del Nord Italia, ha intrapreso fin da subito l’attività di tecnico degli elettrodomestici, presso una media impresa locale, che già all’epoca trattava grandi marche del settore. Durante la sua permanenza nel capoluogo lombardo, conobbe la mia mamma, Maria Luisa, che da un piccolo paese della Lunigiana (MS), appena diplomata ragioniera, era nadata anche lei a cercare fortuna al Nord. Lavorava infatti presso un’importante multinazionale come contabile. Il 12 ottobre 1974 decisero di convolare a nozze nel bellissimo Santuario della Madonna della Neve in Lunigiana. Nel 1979 sono nata io...La realizzazione dal punto di vista affettivo e professionale, non riuscì a distogliere il babbo dalla voglia di ritornare in quel di Cortona. E così, nel settembre del 1979 (io avevo appena 7 mesi) babbo e mamma decisero, bagagli in mano, di tornarci a vivere.

Dopo un difficile anno di assestamento, il babbo con tanta tenacia, riuscì ad ingranare con il lavoro, esercitando , fino all’ultimo anno della sua vita, quella professione che aveva sapientemente e diligentemente imparato a Milano: il riparatore degli elettrodomestici.  La mamma Maria Luisa gli è stata sempre accanto, dedicandosi alla famiglia con amore e passione di donna di casa; e tutto sommato non hanno mai avuto rimpianti.

Franco Castellani era conosciuto da tutti nel Comune di Cortona come persona onesta, buona e gentile. Spesso, in questi cinque anni, ho sentito ricordarlo come “un animo nobile”, un innamorato di Cortona  e di Santa Margherita alla quale, dopo la sua morte avvenuta il 16 aprile 2016, casualmente ho scoperto aveva dedicato anche una poesia. Ciao babbo Franco! Con amore immenso ti  ricorderò sempre e coltiverò al meglio possibile la tua devozione alla nostra Santa”.

Volutamente non ho tolto nemmeno una parola da queste righe scritte con un amore filiale che mi ha commosso e mi unisco alla memoria di Chiara Francesca, corredando questo articolo con la foto che i familiari pubblicarono nel ricordino dei funerali celebrati cinque anni orsono.

Ivo Camerini