L’Etruria

Redazione

Martedì dopo Pasqua 2022:" quella processione del Cristo Risorto non s'ha da fare"

Sabato sera 19 marzo, strane voci di malumore e protesta correvano tra le piazze e le rughe di Cortona alimentate da un freddo vento aretinaccio

Martedì dopo Pasqua 2022:" quella processione del Cristo Risorto non s'ha da fare"

Sabato sera 19 marzo , tra folate di fredda tramontana, mi son trovato ad attraversare le piazze e le rughe di Cortona. Ho trovato tra gli intabarrati cortonesi, a passeggio in Rugapiana o in crocicchio in piazza del Comune e in piazza Signorelli, molto malumore e gelo verso il palazzo vescovile aretino.  Tutti protestavano e inveivano  non contro il vento gelido improvvisamente ritornato in  questo inzio di martoriata primavera , ma contro i piani alti di quella dimora curiale "arezzina" lontana e , a dir loro , nemica della nostra città e delle nostre terre. Incuriosito e sorpreso da tanta rabbia contro le autorità religiose che colà  (nella città dantesca dei " botuli ringhiosi" o dei diavoli rappresentati nella decima scena degli affreschi di Giotto in Assisi) ancor oggi farebbero il bello e il cattivo tempo contro la nostra civitas cristiana, mi son messo a domandare e , udite udite, la gente protestava contro il vescovo che , a dir loro, avrebbe dato ordine ai nostri parroci di sopprimere anche quest'anno la processione del Cristo Risorto che, da secoli e secoli,  si tiene il martedi dopo Pasqua nelle vie cittadine del centro storico. 

Lì per lì son rimasto allibito e incredulo, ma poi un tale ,più informato degli altri, mi ha detto che "questo divieto è già stato emanato ex-cathedra, anche in barba alla già annunciata fine dello stato di emergenza covid, che avverrà il 31 marzo".  Aggiungendo: " Se dal primo aprile all'aperto sarà abolito negli eventi il green-pass e si potranno rifare tutte le iniziative dei tempi prepandemici;  se già la gente va  a ballare e agli stadi hanno  concesso il pienone, come si permettono ad Arezzo di vietare la nostra storica, secolare processione del martedì dopo Pasqua?"

Da giornalista di strada non posso non raccogliere questo interrogativo e giralo ai lettori dell'Etruria per aprire un dibattito che riguarda tutta Cortona e non solo quella cristiana.

Ma son sicuro che  quell' angoscioso interrogativo del "tale beneinformato" era solo frutto di chiacchiere alimentate dalle gelide folate del vento aretinaccio , come lo chiamavano i nostri genitori e nonni.

L'editto " la processione del martedì dopo Pasqua non s'ha da fare" non esiste e, se esistesse, senz'altro non verrà pubblicato o stampato e affisso, perché tanto i cortonesi alla processione secolare del martedì dopo Pasqua non ci rinuncerebbero e potrebbero farla anche senza i canti e le insegne di un redivivo Tarlati.

Delle chiacchiere sparse a folate dal vento gelido e aretinaccio nella sera della Festa di San Giuseppe per le strade e le rughe di Cortona non ho trovato alcun riscontro documentale e quindi le trascrivo solo a futura memoria e come invito a chi ne avesse contezza affinché faccia avere  tali documenti al nostro giornale , che ben volentieri li pubblicherà.

Sulla storia della processione e della statua lignea del  Cristo del cosidetto "volo", cfr:  https://www.valdichianaoggi.it/blogs/il-volo-a-cortona-e-la-presunta-mancinita-del-cristo-del-fabbrucci/

Ivo Camerini