L’Etruria

Redazione

Mirella Billi una donna , una mamma eccezionale.

Tornata alla Casa del Padre il sette dicembre scorso ce la  ricorda, con parole toccanti,  la figlia Margherita

Mirella Billi una donna , una mamma eccezionale.

Il sette dicembre 2021 la nostra concittadina Mirella Billi, colpita da una malattia incurabile,  è tornata alla Casa del Padre. Milena era nata a Castiglion Fiorentino il sei marzo 1944. Figlia di Maria Cuseri e Bruno Billi era divenuta cortonese in seguito al matrimonio con Walter Venturini , che l’ha preceduta nella Gerusalemme celeste nel 2004.

Donna affabile e amica di tutti Mirella, dopo un impiego giovanale alla Stilbert, ha fatto sempre la casalinga ed ha abitato a lungo nel  centro storico di Cortona, in Via Cioli, dedicandosi alla figlia Margherita , adottata dopo un lungo , travagliato iter durato ben nove anni.

Ed è proprio la figlia Margherita, incontrata casualmente alla Misericordia di Camucia, che ci ricorda e racconta la sua mamma Mirella.

“ La mia mamma- comincia Margherita- era una donna semplice , anche se bella, fine , elegante e piena di classe. Insomma una vera signora, come del resto il mio amato babbo.  Era nata a Castiglion Fiorentino , ma da giovane ha vissuto sempre ad Arezzo. Era la prima di cinque figli e per dare una mano alla famiglia smise di studiare presto per andare a lavorare alla Stilbert. In questa fabbrica incontrò il suo unico, vero e grande amore: il mio babbo Walter Venturini con cui , dopo un breve fidanzamento, si sposò diventando cortonese a tempo pieno. Con babbo Walter è stato un amore bellissimo anche se travagliato da nove anni di pratiche burocratiche per adottare me, l’unica loro, amatissima figlia. Ho sempre saputo che sono stata la loro unica ragione di vita e oggi il dolore per la loro perdita è grande , anche se sono fiera e felice di essere la loro figlia. La mia è stata con mamma e babbo una splendida famiglia piena d’amore e di principi, anche se martoriata da naufragi e dolori forti come la perdita drammatica dei miei nonni morti uno di seguito all’altro e la perdita precoce del mio babbo Walter”.

“ Mamma Mirella – prosegue Margherita-  per amo mio e della nipote Benedetta   non si è mai abbattuta ed è andata avanti con coraggio come poche donne sanno fare, aiutandoci in maniera eccezionale. Purtroppo nel 2019 è arrivata la batosta di una malattia incurabile al polmone e mamma Mirella l’ha affrontata con tutta la sua fora e con il coraggio di una leonessa, affrintandola con fiducia e serenità. Negli ultimi tre mesi, avendo la malattia preso molto sopravvento sul suo fisico, io mi sono trasferita a tempo pieno a casa sua e l’ho assistita con  tutto l’ amore del mondo. Nonostante il male incurabile siamo state felicissime insieme ed abbiamo recuperato tutta la bellezza del rapporto mamma-figlia che con l’adolescenza e la gioventù , come avviene un po’ per tutti i figli, si era fattoun poco  conflittuale. In questi tre mesi siamo state in simbiosi perfetta e nei nostri occhi era tornata la felictà, il grande amore dei vecchi tempi di quando ero bambina. Sono stati tre mesi di totale cura per lei in cui ho forse messo un po’ da parte anche mia figlia adolescente.  Ma lo rifarei milioni di volte perche ogni istante di queste dure giornate è servito a me e mamma per e riempire di amore puro i nostri cuori. Mamma Mirella mancherà tanto a me e mia figlia Benedetta, ma sono serena perché ora so che lei è in cielo con babbo Walter”.

Grazie, cara Margherita,  per questo tuo toccante ricordo della tua mamma Mirella. A te, Benedetta , a tuo marito  Marco Matteassi, ai tuoi zii Liliana ed Enrico Billi, ai parenti tutti le cristiane condoglianze del nostro giornale.

Ivo Camerini