L’Etruria

Redazione

Quando la musica racconta l’amore di Dio

Quando la musica racconta l’amore di Dio

L’oratorio di Marcello Bronzetti “Tolle Lege”, rappresentato al Signorelli venerdì 2 luglio nel contesto della 17° edizione del Festival Cortonese di Musica Sacra, ha segnato per i fortunati spettatori un momento di alto coinvolgimento emotivo ed artistico . Nel genere musicale dell’Oratorio la musica diventa protagonista  nel sottolineare gli elementi drammatici, narrativi e contemplativi della storia cosicché, con il suo potere  immaginifico, trasporta virtualmente i presenti in una dimensione “altra” che nel nostro caso si svolge ai primi di agosto del 386 quando  S. Agostino ha trentatrè anni, S. Monica sua madre ne ha cinquantaquattro e Agostino inizia il cammino di fede.
Ero in prima fila ho avuto quindi l’opportunità non solo di ascoltare ma di percepire direttamente dagli occhi degli artisti, talvolta lucidi di emozione, l’intensità del messaggio. Poi la “potenza della musica”  - per dirla con Lucio Dalla -  ha fatto  il resto: il mio ruolo di spettatore è diventato qualcosa di più compiuto, più profondo, ancor più  connesso al tema dell’ oratorio medesimo che racconta, come già detto, l’atto finale di un travaglio penoso ma esaltate quale è la conversione di S. Agostino. Quello a cui abbiamo  assistito, in un ora circa passata velocissimamente, non è stata solo una rappresentazione artistica  ma anche -  forse soprattutto - una testimonianza cristiana, un cammino di fede che non è mai, e non può esserlo, lineare e senza “lacrime”.  E’ principalmente questo che Marcello Bronzetti ci comunica: la strada che percorre S. Agostino è la nostra strada. Il “grido-preghiera” di S. Monica: “Sì, finirà questa notte…” diventa il nostro incessante grido di speranza e di fiducia nella misericordia e nell’amore di Dio.
Ed è proprio l’amore di Dio il protagonista principale, non solo dell’Oratorio a cui abbiamo assistito ma di tutto il Festival, anzi di tutti 17 i Festival, ce lo ha ricordato l’autore stesso nella presentazione che ha preceduto lo spettacolo.
Quella che ha dato vita e spessore alla bellissima performance sul palco del Signorelli - appassionandoci e commuovendoci! - è una compagine di artisti validi e comunicativi: il Coro Fideles et Amati, il Direttore e Violinista Tina Vasaturo, lo stesso Marcello Bronzetti al pianoforte, le “lacrime” Chiara Tettoni e Fatima Lucarini, Alipio Lamberto Allegritti, Santa Monica Laura Ferrari e S. Agostino Fabio Fois. Un grazie veramente sentito a tutti coloro che contribuiscono in vari modi alla realizzazione di questo Festival di Musica Sacra, appuntamento prezioso dell’estate cortonese, al quale auguriamo lunghissima vita.

Romano Scaramucci