L’Etruria

Redazione

La minoranza di Castiglion Fiorentino interviene sulla scelta di ammainare la bandiera europea

La minoranza di Castiglion Fiorentino interviene sulla scelta di ammainare la bandiera europea

Dopo che ieri il Deputato di Fratelli d’Italia, nonché Vice Presidente della Camera dei Deputati, Fabio Rampelli - rappresentando magari in modo arbitrario più il suo elettorato che lo Stato - ha ammainato la bandiera europea nel suo ufficio, anche il Sindaco di Castiglion Fiorentino, di prima mattina, si è cimentato in quest’impresa, togliendo di sua unica sponte il vessillo europeo dalla facciata del Comune.

Oggi, 31 marzo, a seguito di una proposta iniziale dei Comuni bergamaschi, fatta propria prima dal Sindaco di Bari, Presidente dell’ANCI, e successivamente dalla Presidenza del Consiglio, i Comuni Italiani avrebbero dovuto esporre a mezzasta le bandiere nazionale ed europea per commemorare gli oltre 11000 cittadini fin qui vittime del coronavirus; gesto, questo, affiancato dal momento di silenzio previsto per le ore 12.

Ricordiamo come  in Italia i Palazzi Istituzionali debbano esporre per legge il Tricolore e la bandiera dell’Unione Europea (DPR del 7 aprile 2000).

Chiaro quindi che l’iniziativa di Agnelli è assolutamente arbitraria, presa quasi da padrone di Palazzo San Michele, convinto forse di poter far di esso e di altro quello che gli pare. Nonostante le percentuali sbandierate in ogni occasione, siamo ancora convinti che il Palazzo Municipale rappresenti le Istituzioni nel nostro territorio e a sua volta la nostra intera Comunità.

Invece Agnelli ha pensato bene, il giorno dopo il voto in Ungheria che ha consegnato al Premier Orbàn i pieni poteri per un tempo illimitato, di indicare l’Europa quale nemico su cui orientare l’opinione dei sui concittadini, piuttosto che concentrarsi sulla gestione dei problemi contingenti del nostro territorio, sicuramente non a lui ascrivibili, ma che meritano di rimanere quelli verso cui concentrare ogni sforzo comune. Che il concetto di Europa vada probabilmente rivisitato è assodato, ma non lo si riforma certo da soli o con gesti finalizzati a lasciare il segno soprattutto sui profili social, il vero scenario che pare interessare a questa Amministrazione di destra che cerca di gettare a suo vantaggio fumo negli occhi dei cittadini, criticando gli eventuali atteggiamenti proprio di destra della stessa Europa.

Ci auguriamo che le autorità competenti, ancora prima della fine di questa stessa giornata, possano e vogliano intervenire per restituire un senso di democraticità alla vita politica di Castiglion Fiorentino.