L’Etruria

Redazione

Pd Cortona: Niente Fiera di Settembre a Camucia?

Pd Cortona: Niente Fiera di Settembre a Camucia?

Il Partito Democratico di Cortona esprime la sua forte preoccupazione per l’economia del territorio, in particolare di Camucia. Le voci di un possibile annullamento della Fiera di Settembre da parte dell’Amministrazione Meoni si fanno sempre più insistenti. Questa scelta assesterebbe un duro colpo al nostro tessuto socio-economico e questa prospettiva allarma i commercianti su sede fissa e soprattutto gli ambulanti per il danno che ne potrebbe derivare.

La Fiera di Settembre rappresenta per gli operatori del commercio locale un momento irrinunciabile: è una giornata in cui, tradizionalmente, si fanno affari importanti e per alcuni settori merceologici costituisce il trampolino di lancio per le vendite della stagione autunno-inverno. Lo stesso dicasi per il commercio ambulante: un’altra fiera annullata, gli introiti azzerati e le difficoltà di un settore che crescono sempre più in modo esponenziale.

Il Partito Democratico di Cortona intende farsi interprete di questo forte disagio e insicurezza e chiede all’Amministrazione se le voci che circolano hanno un fondamento. Vogliamo sapere se si stanno facendo tutte le verifiche prima di un possibile annullamento dell’evento. Il “fierone” di Camucia, non è forse un mercato del giovedì un po’ più grande? Anche quest’ultimo, in tempo di lockdown, sembrava impossibile, ma con l’impegno di tutti ha ripreso gradualmente la sua attività. D’altronde i DPCM ancora in vigore e le linee guida della Regione Toscana consentono lo svolgimento di fiere.

Pertanto, a dieci giorni dalla manifestazione fieristica, rivolgiamo un appello forte all’Amministrazione Comunale di Cortona: si faccia la Fiera di Settembre a Camucia!
Dobbiamo permettere agli imprenditori di poter lavorare affrontando con la massima serietà il problema Covid-19, responsabilizzando tutti: amministratori, operatori del settore e clienti.

Finché non ci sarà un vaccino per tutti, la popolazione sarà costretta a convivere con il virus: non possiamo penalizzare un settore già in difficoltà con scelte politico-amministrative frettolose e spicciole che fanno intravedere l’incapacità a mettersi intorno a un tavolo e cercare soluzioni.