L’Etruria

Redazione

Prendo atto del dispiacere della Usl, ma basta con il “turismo vaccinale”.

Marco Casucci interviene ancora in difesa dei cittadini vaccinandi costretti dal distorto sistema dell’algoritmo di convocazione a lunghe e costose trasferte fuori casa e chiede che ogni persona sia vaccinata nel comune di residenza o viciniore.

Prendo atto del dispiacere della Usl, ma basta con il “turismo vaccinale”.

Riceviamo e pubblichiamo, commentando che, come abbiamo scritto più volte, per evitare questi disagi "Basta correggere l’algoritmo e, come avviene altrove, il programma offrirà appuntamenti vaccinali solo nel comune di residenza o viciniore." ( IC)

"Sul caso riguardante una signora di Cortona, costretta a peregrinare tra Arezzo e provincia per poter essere vaccinata, prendiamo atto delle scuse del Direttore Generale D’Urso, ma riteniamo ugualmente che tali fatti siano veramente incresciosi. Siamo, infatti, in presenza di una palese disorganizzazione che ha messo in seria difficoltà la sfortunata protagonista della vicenda. Tra l’altro, noi abbiamo avuto segnalazione di questa specifica problematica, ma non è da scartare l’ipotesi che, in questi mesi, siano potute avvenire criticità analoghe in zona. Il Direttore Generale parla, nella sua risposta ad una nostra interrogazione, di “difetto di comunicazione” ma, lo ribadiamo, con una programmazione ben fatta, episodi di questo tipo non si sarebbero verificati. Il cittadino merita da parte dell’autorità sanitaria la massima attenzione e si devono tassativamente evitare questi fenomeni di “turismo vaccinale” che comportano seri disagi alle persone. Prendiamo atto, quindi, del dispiacere per quanto successo da parte del Dr. D’Urso, ma invitiamo ad essere maggiormente precisi nelle convocazioni vaccinali".

Marco Casucci, Consigliere regionale Lega