L’Etruria

Redazione

Aldo Paoloni, agente assicurativo in Camucia e dintorni

Profili di vite cortonesi

Aldo Paoloni, agente assicurativo in Camucia e dintorni

In questi giorni di afa estiva, incontro Aldo Paoloni, giovanotto ottantaduenne, che frescheggia sotto l’ombrellone di uno dei grandi cedri, che arredano la sua casa ai Salci e che una volta era l’Albergo Bruni di Portole.

Conoscendolo da tanti anni e, avendo avuto con lui anche dei buoni rapporti di assicurazione negli anni ottanta  del Novecento , lo invito al vicino bar di Portole per un caffè ed una chiacchierata sulla sua straordinaria biografia di agente assicurativo in Camucia e dintorni.

Nella piccola , ma splendida terrazza del bar di Portole che guarda sulla Val d’Esse e sul Trasimeno, Aldo, alla presenza anche dell’imprenditore agricolo  teverinese Luigi Suardi (qui con lui nella foto collage), mi racconta brevemente la sua vita che volentieri riporto alla conoscenza dei lettori de L’Etruria.

Figlio di Guido Paoloni e di Agostina Falegnami, Aldo nasce in Monsigliolo l’8 giugno 1939, in una famiglia  contadina del Ferranti.

Dopo le elementari a Camucia frequenta le medie a Cortona, dove consegue la  licenza di terza media con il mitico prof. Armando Paoloni.

A quattordici anni va a lavorare al mangimificio di Romeo Turini e nel 1958, a seguito della conoscenza intervenuta con il dott.Martini della Toro assicurazioni, incomincia la sua professione di assicuratore. Nel 1960 lavora l’Allsecures e nel giro di due anni ne diviene operatore di fiducia, aprendo una propria sede in Piazza Sergardi a Camucia.

Nel 1975 diviene agente esclusivo dell’Allsecures e della Toro. Negli anni 1990 amplia la sua attività e acquista l’odierna sede tra il Boninsegni e la Bpc, dove  oggi sono agenti assicurativi la figlia Renata , il figlio Renato e il nipote Francesco.

Fiero dei suoi successi nei decenni conclusivi del Novecento ( tremila nuove polizze in un anno) oggi si gode il suo buon rifugio di Salci e, da pensionato attivo e attento al mondo che cambia, fa lunghe camminate fino Portole e Tornia dove non manca mai di ricordare il suo amico don Antonio Anderini e qualche verso dello storico ottocentesco prete torniese don Francesco Chiericoni, noto ai cultori della poesia dialettale come “ Maranguelone da Tornia”.

Nel ringraziare Aldo per aver scelto di vivere la sua terza età nella nostra montagna cortonese, lo saluto augurandogli un felice, sereno Buon Ferragosto in quel di Portole, che ancora negli anni 1960 rappresentava  il confine di Borgo Casale e della parrocchia di San Biagio e San Giusto verso il Torreone  e Cortona.

Ivo Camerini